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lunedì 17 novembre 2014

Leonidi di Novembre al picco

Tra questa notte e quella di domani lo sciame meteorico delle Leonidi raggiungerà il suo massimo. Le previsioni per quest'anno indicano uno ZHR (Zenithal Hourly Rate - Rateo Orario Zenitale) di circa 20 meteore all'ora, non certo uno sciame corposo come quello delle Perseidi di Agosto, ma comunque foriero di buoni avvistamenti delle cosiddette, nella cultura popolare, 'stelle cadenti'.


L'immagine qui sopra (©Stardate.org) ci fornisce una direzione e una idea di dove guardare per rintracciare il radiante delle Leonidi. Si definisce radiante la zona apparente di cielo dal quale sembrano 'uscire' e distribuirsi tutte le traccie che le varie meteore creano disintegrandosi nell'atmosfera.

La Luna disturberà poco la loro visibilità, essendo ormai in decisa fase calante e quindi sorgendo molto tardi, nella seconda parte della notte. Quest'anno risulterà particolarmente facile trovare questo radiante particolare, dato che il pianeta Giove, molto luminoso nel cielo notturno attuale con una magnitudine di circa -1.7, sarà una guida perfetta. Basterà infatti osservare verso di lui per trovarsi proprio dentro al radiante delle Leonidi.

Ma chiediamoci, da dove si origina questo sciame meteorico? La risposta potrebbe apparire allo stesso tempo interessante e affascinante per chi si avvicina all'astronomia.
La cometa Tempel-Tuttle, che è stata scoperta indipendentemente da due astronomi  Ernst Tempel e Horace Parnell Tuttle nel 1865 e 1866, è una cometa periodica con un'orbita che la riporta al perielio (punto più vicino al Sole) ogni 33 anni. Il suo ultimo passaggio si è avuto nel 1998 e il prossimo si avrà nel 2031. Nella foto sottostante, e a cura dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone possiamo apprezzarla facilmente.


Ecco, è proprio lei la genitrice dello sciame meteorico delle Leonidi, in quanto queste 'stelle cadenti' sono niente altro che polveri e detriti che la cometa si lascia dietro dopo ogni passaggio nel Sistema Solare interno e che vanno a generare la famosa scia luminosa non appena entrano in contatto con la nostra atmosfera.

Dato che ormai sono passati 15 anni dal suo ultimo passaggio, naturalmente il numero totale di questi detriti è andato diminuendo, e questo ci porta al piccolo ZHR con cui avremo a che fare e che è stato trattato nella prima parte dell'articolo. Nel (e dal) 2031 in poi, anno del nuovo perielio, avremo uno ZHR delle Leonidi decisamente più elevato, e potremo apprezzarlo ancora di più.

Una curiosità riguardante questo sciame per concludere: dato che la scia di polveri e detriti si muove intorno al sole lungo l'orbita della Tempel-Tuttle in senso opposto a quello del movimento della Terra, queste meteore sono le più veloci in assoluto ad impattare contro la nostra atmosfera! La loro velocità si attesta infatti a circa 72Km/s oppure in unità più familiari, il valore di 260000 (duecentosessantamila) Km/h!

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

mercoledì 12 novembre 2014

LIVE - Atterraggio del lander Philae sulla Cometa 67/P

Un aggiornamento finale della situazione del lander Philae sulla superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.

Il lander è atterrato con successo sulla cometa, probabilmente rimbalzando una volta a causa dell'assenza della propulsione dal motore che non si è attivato per un malfunzionamento. In un primo momento sembrava tutto nominale, invece successivi studi della telemetria hanno mostrato che i due arpioni (illustrati sempre in questo post, basta scorrerlo per trovarli) non sono stati sparati come avrebbero dovuto.

Philae è quindi semplicemente ancorato alla superficie tramite le tre viti fissate alle tre estremità del treppiede di stabilizzazione, ma probabilmente non saranno sufficienti per tenerla salda come da previsione. Quindi si stanno cercando soluzioni e procedure, come se tentare di sparare nuovamente gli arpioni (con il rischio che però il contraccolpo faccia 'decollare' di nuovo il lander) oppure se procedere in questo modo rinunciando ad alcuni esperimenti o realizzandoli parzialmente.

Comunque, nonostante queste difficoltà, siamo atterrati su una cometa! Per la prima volta nella storia dell'uomo, e questo è già un risultato davvero enorme!!

Concludiamo qui il LIVE, sperando che sia stato esaustivo e chiaro per tutti. Seguite il canale Twitter e lo stream di Facebook per avere successivi aggiornamenti che sicuramente arriveranno nei prossimi tempi.

Grazie a tutti e congratulazioni al team di missione!
G. Petricca


Ecco la localizzazione del sito di atterraggio da una immagine grandangolare a quella dettagliata presa da Philae poco prima dell'atterraggio.




Una nuova foto dal lander Philae qualche secondo prima dell'arrivo sul suolo della cometa!




Immagine ripresa da Philae durante la discesa, ad opera dello strumento ROLIS (ROsetta Lander Imaging System) a circa 3 Km dalla superficie della cometa!




Aggiornamento: Le viti di stabilizzazione alle tre estremità del treppiede di sostegno del lander sono in posizione e fissate, quindi abbiamo almeno un minimo di stabilità. Tuttavia gli arpioni di ancoraggio principale non sono stati sparati e questo può costituire un problema serio.

A breve dovrebbero arrivare le prime immagini dalla superficie!


Attenzione!! I dati in arrivo indicano che le ancore non sono state sparate, quindi c'è un possibile problema. In attesa di ulteriori informazioni al riguardo.

La telemetria sembra indicare che il lander Philae si muova. Non è un buon segno ma attendiamo conferme. Inoltre sembra che il segnale dal lander non sia stabile. Si conducono studi anche su questo fattore.


In qualche minuto, le camere di ripresa del lander Philae inizieranno a scattare le prime foto pano della superficie!

Arpioni sparati, consolidati e cavi ritirati. Philae è saldamente sulla superficie della 67/P Churyumov-Gerasimenko!


Segnale dalla superficie!

Philae è atterrato sulla cometa #67/P! Un grandioso risultato!!!





Meno di 10 minuti all'apertura della finestra di arrivo dei segnali da Rosetta riguardo le sorti di Philae!

Dita incrociate!


La foto di Philae ripresa da Rosetta riorientata e leggermente elaborata! Supenda!




La finestra nominale di atterraggio si apre ora per Philae!
Rimaniamo in attesa della conferma che arriverà via trasmissione per Rosetta tra circa 28 minuti (+- 10 minuti)!


T-10 MIN all'atterraggio di Philae sulla cometa 67/P! Sono momenti di tensione e nervosismo, ma per ora è tutto nominale!

Il lander sembra ruotare lievemente su se stesso, ma non dovrebbe causare problemi. La preoccupazione rimane sul piccolo motore che sembra essere non funzionante e che avrebbe aiutato la sonda a rimanere posata sulla superficie prima dell'ancoraggio, senza rimbalzare. Rimaniamo in attesa di conferme.


Ora lo strumento ROLIS (Rosetta Lander Imaging System) dovrebbe essere attivo per fotografare il punto di atterraggio. Ecco una immagine tradotta da me con tutte le strumentazioni e le loro funzioni.



A bordo del lander  dovrebbe essersi attivata automaticamente! Circa 30 minuti all'atterraggio sulla cometa con la conferma dello stesso che ricordo sarà intorno alle 17 ora Italiana.


Una stupenda immagine di Philae ripreso dalla sonda Rosetta e diretto alla 67/P! Fantastica!



Ecco il sistema di lancio degli arpioni di Philae. Il lander ne ha due posti direttamente sotto di esso, pronti a sparare non appena si avvicinerà alla superficie della cometa.



Primissima immagine di Philae, scattata verso la sonda 'nave madre' Rosetta appena dopo lo sgancio con il Sole sullo sfondo! Davvero stupenda!



Philae‬ ha degli arpioni per ancorarsi alla cometa e calarsi fino alla sua superficie, e far si che il suo arrivo sia il più controllato possibile. Eccone uno identico a quelli a bordo del piccolo lander.





lunedì 10 novembre 2014

Rosetta e Philae all'atterraggio sulla Cometa!

Ne avevamo già parlato in due articoli precedenti sempre su questo blog, qui e qui, e finalmente dopo lunga attesa (per chi ha iniziato a progettare la missione sono passati più di 20 anni!) e un lungo viaggio nel Sistema Solare della durata di circa 10 anni e mezzo, siamo arrivati al momento cruciale della missione stessa: lo sgancio dalla 'nave madre' Rosetta e il successivo atterraggio del lander Philae sul nucleo della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko!


Parte della sonda Rosetta con il nucleo cometario sullo sfondo, in questo autoscatto quasi d'autore. (© ESA/Rosetta/Philae/CIVA)

L'appuntamento è previsto tra due giorni, il 12 Novembre, con il rilascio del lander che avverrà alle 09:35 ora Italiana, ad una distanza dal nucleo cometario di circa 22 Km. Philae impiegherà sette ore per arrivare sulla superficie ed arpionarsi saldamente alla stessa, con la conferma di questo avvenimento che è prevista alle 17:00 ora Italiana.

Dall'arrivo della sonda Rosetta alla sua destinazione sono passati circa 100 giorni, e grazie alle sue fotografie ad alta risoluzione dello stesso è stato possibile identificare molti siti di possibile atterraggio, per poi ridurli a quello effettivamente scelto. Il sito J, o come (grazie ad un concorso di proposte online) è stato ridenominato, Agilkia.

Il nome richiama un isola esistente realmente nel sud dell'Egitto, sul fiume Nilo. Su questa isola è stato spostato un intero complesso di antichi edifici e monumenti -compreso il famoso Tempio di Iside- da un'altra isola, Philae, che è stata sommersa a causa della costruzione della Diga di Assuan (famosa anche per lo spostamento del complesso di templi di Abu Simbel).


(© ESA/Rosetta)

Nell'immagine sopra possiamo vedere la posizione della sonda e della cometa in riferimento al Sistema Solare interno, in una spettacolare vista che è fedele alla realtà scientifica. Mentre nel video sottostante, alla massima risoluzione, possiamo osservare il sito di atterraggio di Philae, con una simulazione che lo mostra prossimo ad arrivare sulla superficie della cometa.


Come si è già fatto, in occasione di eventi simili, questo blog effettuerà una diretta LIVE sullo stesso, a partire dalle 9 del mattino, e sui suoi canali Twitter e Facebook, per avere la massima diffusione dell'avvenimento! Potrebbe sembrare una cosa da poca rilevanza di cronaca, ma ricordo a tutti che è la prima volta che tentiamo un atterraggio in remoto su un nucleo cometario, una impresa che non era mai stata tentata dall'uomo prima d'ora!


Condivido in conclusione una infografica creata dall'ESA e tradotta dall'autore che mostra a grandi linee la timeline di discesa del lander Philae e su quali misurazioni saranno al lavoro tutti i suoi strumenti, sia durante l'avvicinamento sia dopo l'atterraggio.

Lo streaming delle notizie sarà naturalmente esclusiva dell'European Space Agency, con un evento che inizierà già dalle 20:00 ora Italiana di domani 11 Novembre. Anche altri siti italiani seguiranno gli avvenimenti, come quello dell'Associazione AstronomiAmo che si collegherà in diretta dalle 20.45 del 12 Novembre con i telescopi di Slooh.com per osservare da Terra la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.

Appuntamento a dopodomani quindi, e buona fortuna al lander Philae, alla missione Rosetta e a tutto il team coinvolto!
G. Petricca

domenica 9 novembre 2014

Siding Spring / Marte - Foto e Primi Risultati

Il 19 Ottobre scorso abbiamo avuto quello che si ricorderà nella storia dell'Astronomia (e perchè no, anche in quella dell'uomo) come uno spettacolare e per ora unico incontro ravvicinato tra una cometa della Nube di Oort -la C/2013 A1 Siding Spring- e un pianeta di tipo roccioso del Sistema Solare interno come Marte!


La cometa vista il giorno prima dell'incontro ravvicinato, meno di 150000 Km dalla superficie del pianeta, ripresa dall'astrofotografo Damian Peach. (© SEN/D. Peach)

Negli ultimi tre giorni sono state rilasciate le immagini preliminari che i rover sulla superficie del pianeta rosso e le sonde in orbita allo stesso hanno scattato, insieme alle prime rilevazioni degli effetti che la cometa stessa ha avuto sulla tenue atmosfera marziana.


Questa è l'immagine (© NASA / JPL / UA) che ci ha fornito lo strumento HiRISE della sonda Mars Reconaissance Orbiter, scattata intorno alle 19:00 ora Italiana del 19 Ottobre. Ci mostrano un nucleo cometario più piccolo del previsto, rispetto alle stime calcolate in precedenza, ma comunque un attività nel coma che lo circonda molto interessante dal punto di vista scientifico. Inoltre attenzione, il puntone bianco non rappresenta tutto il nucleo, ma solamente circa un quarto dello stesso: la foto è stata volutamente sovraesposta per riprendere anche tutto ciò che lo circondava.

sabato 8 novembre 2014

La Luna in Congiunzione con le Iadi

La Luna è sorta nell'ultima mezz'ora dagli orizzonti orientali del nostro paese, e si trova già in una posizione molto suggestiva, ovvero quasi nel mezzo dell'ammasso aperto delle Iadi, occultando alcune stelle dell'ammasso stesso. Pian piano, con il passare delle ore, il nostro satellite si sposterà arrivando ad una distanza minima dalla stella principale della costellazione del Toro, Aldebaran, per poi 'sorpassarla' e spostarsi sulla sinistra dell'asterismo nel corso della notte.


Nell'immagine qui sopra (© Stellarium) possiamo vedere la situazione intorno alle 20:30 di questa sera. La Luna sarà piena al 95% circa, e quindi la sua luce (quasi come paradosso) oscurerà quella delle stelle più deboli presenti nei suoi immediati dintorni. Sarà una sfida riuscire ad osservare l'ammasso delle Iadi.

A proposito dello stesso, spendiamo qualche parola per illustrare di cosa si tratta. Come detto è un ammasso aperto, che lo differenzia dall'altra categoria -i globulari- che visivamente hanno un aspetto stellare decisamente più concentrato, e che allo stesso tempo giacciono al di fuori del piano galattico. Uno dei più famosi ammassi aperti è quello delle Pleiadi (altrimenti noto nel folklore come 'Le Sette Sorelle') rintracciabile sempre nella stessa zona. Infatti, vi basterà alzare lo sguardo in verticale sopra le Iadi per trovarle.

Tornando proprio a queste, l'ammasso aperto è distante da noi circa 150 anni luce ed è composto da alcune stelle brillanti visibili ad occhio nudo e molte che emergono con un semplice binocolo. La più luminosa sembra proprio essere l'arancione Aldebaran (Alpha Tauri) che però non ne fa parte, essendo posizionata a circa 75 anni luce da noi.



In sostanza, se osserverete questa stupenda vista celeste, osserverete allo stesso tempo la Luna che è distante solo 1 secondo luce da noi, Aldebaran a 75 anni luce e l'ammasso retrostante delle Iadi a 150 anni luce! Un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo in un singolo colpo d'occhio!

Nell'immagine qui sopra vediamo (con la luce riflessa dalla Luna ridotta artificialmente - in realtà sarà molto più luminosa) la posizione del nostro satellite rispetto alla stella arancione all'incirca per le 21:00 di questa sera, quando ormai inizieranno ad essere alte nel cielo e facilmente individuabili.
Un consiglio per tentare di osservare anche le stelle più deboli dell'ammasso aperto, postponete le vostre osservazioni fino a verso la mezzanotte, o se potete anche più tardi. La Luna spostandosi nel corso delle ore vi permetterà, una volta abituato l'occhio alla vista (cercate anche di non inquadrare il nostro satellite, così da avere meno luce in ingresso nella pupilla), di poter riconoscere e apprezzare meglio le singole stelle.

Certo, come detto è una sfida, dato che la luce sarà molto intensa, ma una sfida alla portata di tutti quelli che abbiano almeno un binocolo. Invece, per le Pleiadi (poco più in alto come detto) potrete tentare anche ad occhio nudo. Riuscite ad individuarle anche con una Luna quasi piena così vicina a loro?

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca