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lunedì 16 luglio 2018

L'Eclisse Totale di Luna del 27 Luglio 2018 - Parte I

Un’Eclisse di Luna è sempre un fenomeno affascinante, che ha attirato l’attenzione della razza umana sin dai tempi antichi, quando non avevamo ancora le conoscenze per capire fino in fondo tutti i meccanismi di questo fenomeno celeste.

Oggi, con il progresso tecnologico e scientifico, possiamo predire con precisione le Eclissi e quindi prepararci alla loro osservazione per tempo avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie.

Di seguito vi è la mappa che illustra l’Eclisse prevista per il 27 Luglio 2018, realizzata da Fred Espenak, NASA GSFC - http://eclipse.gsfc.nasa.gov/ dove l’Italia è stata evidenziata in rosso.


Di seguito si fornirà un aiuto interpretativo alla stessa, che può risultare ostica a chi la osserva per la prima volta.

Come possiamo facilmente vedere, le Eclissi di Luna sono osservabili da qualunque punto della superficie terrestre dove la Luna sia sopra l'orizzonte ed interessano una vasta fascia del pianeta e quindi ci saranno zone dove l’Eclisse non sarà visibile (come in questo caso per il Pacifico e l’intera America settentrionale, l’area più scura) e zone dove invece l’Eclisse sarà totalmente visibile (l’area contrapposta, più chiara, centrata approssimativamente sull’Oceano Indiano occidentale).

Inoltre, abbiamo due vaste zone intermedie, con varie tonalità di grigio, sotto le etichette ‘Eclisse al Sorgere della Luna’ ed ‘Eclisse al Tramontare della Luna’. Proprio la prima è quella che interessa il nostro paese, visto che l’Eclisse inizierà con il nostro satellite naturale molto basso sull’orizzonte orientale.

Vediamo quindi, nell’immagine e nella tabella alla pagina seguente, i momenti principali che definiscono una Eclisse di Luna.


Contatto P1
19:14:49 (al di sotto dell’orizzonte)
Contatto U1
20:24:27
Contatto U2
21:30:15
Massimo dell’Eclisse
22:21:43
Contatto U3
23:13:12
Contatto U4
00:19:00 (28 Luglio)
Contatto P4
01:28:37 (28 Luglio)

La Luna, nel suo cammino lungo la sua orbita intorno alla Terra, entrerà poco a poco prima nella penombra del nostro pianeta, e poi nella sua ombra, per arrivare al Massimo dell’Eclisse. E seguirà lo stesso percorso, ovviamente inverso, per la sua uscita dalle medesime zone.

Avendo a disposizione le tempistiche, in ora italiana, si può pianificare al meglio una sessione di osservazione e/o di ripresa dell’evento. Come possiamo vedere il tutto avverrà dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata, con l’inizio della fase totale intorno alle 21:30 e termine intorno alle 23 circa.


Addentriamoci però un momento nella meccanica di una Eclisse di Luna. Questo fenomeno avviene quando, da specifiche posizioni sulla Terra, il nostro satellite naturale, la Luna, si trova all’interno del cono d’ombra (o penombra nel caso di una Eclisse di Penombra) proiettato nello spazio dalla Terra stessa.

In questa immagine tratta da Cartoline dall'Universo vediamo in schema (non in scala) l’evento nella sua totalità. Una Eclisse può essere suddivisa in varie fasi, eccole di seguito:

  • ·         Primo contatto esterno (P1): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra;
  • ·         Primo contatto interno (U1): il profilo lunare è tangente esternamente al bordo della zona d’ombra proiettata dalla Terra;
  • ·         Secondo contatto interno (U2): il profilo lunare è tangente internamente al bordo della zona d’ombra, si ha l’inizio della fase Totale dell’Eclisse;
  • ·         Totalità (Massimo): è chiamata anche fase massima o di massimo oscuramento della Luna;
  • ·         Terzo contatto interno (U3): termine della fase Totale dell’Eclisse;
  • ·         Quarto contatto interno (U4): il profilo lunare è tangente esternamente alla zona d’ombra proiettata dal pianeta, ma dalla porzione opposta;
  • ·         Secondo contatto esterno (P4): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra, ma dal lato opposto. Termine dell’Eclisse.


Dato che l’orbita del nostro satellite naturale è inclinata di 5.1° rispetto a quella della Terra non avremo una Eclisse per ogni Luna Piena: per far sì che questo evento accada la Luna deve essere in prossimità di uno dei due punti di intersezione (nodi) tra la sua orbita ed il piano orbitale della Terra.

Un altro argomento che è necessario trattare per comprendere l’evento che si andrà ad osservare è il perché il nostro satellite assuma una colorazione rossastra durante una Eclisse Totale.

La ‘colpa’ è tutta dell’atmosfera della Terra dato che il sottile strato di gas che ci circonda devia i raggi solari a causa della rifrazione. Dato che la lunghezza d’onda della luce rossa viene diffusa in modo meno efficace rispetto alla lunghezza d’onda blu, la superficie della Luna piano piano va a prendere una colorazione dai toni rossastro/marroncini, in riferimento a quanto il satellite si addentra nel cono d’ombra.

Se non ci fosse questo fenomeno, ovvero la debole diffusione della luce del Sole causata dall’atmosfera terrestre, la Luna sarebbe immersa in una ombra molto più buia rispetto a quella che possiamo osservare praticamente.


Abbiamo la Scala di Danjon che ci aiuta nel classificare la tipologia di Eclisse osservata (© AstroShop):



La seconda parte, tra una settimana!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

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