Lightbox Effect

mercoledì 20 aprile 2016

Liridi al loro Picco

In queste notti (in particolare nelle prime ore del 23 Aprile) se riusciamo a rimanere svegli o ad alzarci ad orari antelucani, abbiamo uno sciame meteorico minore da osservare, le Liridi. Questa 'pioggia di meteore' può offrire un interessante spettacolo notturno, e i cieli sereni su gran parte del paese (sperando nella loro permanenza) aiuteranno sicuramente nella sua osservazione.


Naturalmente potrete iniziare le osservazioni sin da quando sarà buio, dato che questo sciame ha avuto in passato molte osservazioni di fireballs, ovvero di meteore isolate la cui luminosità riusciva a superare quella del pianeta Venere.

Dove osservare con precisione? L'immagine sopra, creata con il software Stellarium, ci da una mano, aiutandoci a focalizzare la nostra attenzione sul radiante posto alla destra della costellazione della Lira (da qui il nome dello sciame). Potete prendere come riferimento la luminosa stella Vega, che sarà l'oggetto più in evidenza di tutto l'orizzonte orientale del nostro cielo, quindi difficile da non rintracciare.

Passiamo ora alla seconda domanda che solitamente viene posta in queste occasioni: cosa possiamo aspettarci di osservare? Il rateo orario zenitale teorico (ZHR : Zenithal Hourly Rate - il numero di meteore che in teoria sono avvistabili in un'ora di osservazione) di questo sciame non è molto elevato, parliamo di numeri che si orientano intorno alle 15/20 meteore all'ora. Tuttavia, avremo un ulteriore aiuto per quest'anno, dato che la Luna non sarà affatto un disturbo, essendo nelle fasi che precedono il primo quarto, e quindi non ostacolerà le osservazioni visuali.


In questa favolosa immagine, ripresa dall'astronauta Don Pettit della NASA, dalla Stazione Spaziale Internazionale ISS, possiamo vedere una meteora appartenente allo sciame delle Liridi disintegrarsi nell'atmosfera terrestre, creando la classica scia che può essere una delle origini del termine 'stella cadente', quando vista dal basso.

E, parlando di origini, lo sciame meteorico delle Liridi è da ricondursi all'attraversamento da parte della Terra della scia di polveri lasciata dalla cometa C/1861 G1 Thatcher, che è su una orbita di 415 anni e tornerà visibile nei nostri cieli nel 2276. Questo sciame meteorico interseca la nostra atmosfera ad un angolo di circa 80° e una velocità di circa 46 km/s (circa 160000 km/h) e come detto può essere foriera di fireballs, che sono decisamente spettacolari da osservare.

In ultimo, se volete fotografarle, sia che abbiate una reflex o una compatta, la regola base è impostare il tempo di esposizione maggiore di cui si dispone, e naturalmente, puntare verso il radiante. Non preoccupatevi se non riuscirete ad inquadrarlo al primo scatto, è difficile osservare stelle che non siano molto luminose nel liveview della vostra digitale. Per fortuna Vega potrà essere un ottimo 'faro' per orientarvi.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

lunedì 4 aprile 2016

Occultazione Diurna di Venere

Tra poco meno di due giorni, al mattino del 6 Aprile 2016, tutta Italia avrà la possibilità di seguire con le adeguate strumentazioni, una occultazione del pianeta Venere da parte del nostro satellite naturale, la Luna. E' un evento astronomico affascinante, ma che sicuramente presenta delle difficoltà nella sua osservazione, di cui parleremo tra poco.


Nel planisfero qui sopra (© Occult 4.2) possiamo individuare tra le linee rosse tratteggiate la fascia di interesse di questo fenomeno, che va dalle steppe della Siberia centrale fino alle coste atlantiche dell'Africa, interessando praticamente quasi tutto il continente Europeo. Un evento del genere è abbastanza raro, e avviene di solito una volta ogni quattro anni, quindi la sua osservazione è sicuramente consigliata!

Nella tabella qui sotto (© Coelum.com) le tempistiche di ingresso ed uscita del pianeta dal disco lunare, che sarà illuminato solamente all'1%! Una fase davvero sottilissima.

Città
Orario di Ingresso (Scomparsa)
Orario di Uscita
Milano
9:17
10:15
Torino
9:15
10:12
Venezia
9:20
10:21
Bologna
9:17
10:19
Firenze
9:15
10:18
Roma
9:11
10:19
Cagliari
9:02
10:10
Ancona
9:16
10:22
Napoli
9:10
10:22
Bari
9:14
10:27
Palermo
9:03
10:17
Catania
9:04
10:20

Con questi dati, ovunque sarete nel nostro paese, non vi sarà difficile prepararvi per tempo. Perché le difficoltà arrivano ora.

Come annunciato, l'occultazione avverrà in pieno giorno con la Luna (utilizzata in stile 'punto di riferimento' date le sue maggiori dimensioni) che presenterà solo una falce sottilissima, praticamente invisibile con il Sole al di sopra dell'orizzonte. Questo ci porta alla prima condizione: l'evento non sarà visibile ad occhio nudo, occorreranno necessariamente strumenti ottici come binocoli o telescopi.

Il setup migliore sarebbe quello che prevede l'utilizzo di una montatura computerizzata, allineata la sera prima e che quindi riuscirà ad individuare i due oggetti facilmente nel cielo. Su questa poi potremo fissare la nostra reflex, o telescopio e cam planetaria, ed effettuare le riprese di rito. Tuttavia, non sono molti quelli che possono disporre di questa strumentazione, quindi ecco qualche consiglio alternativo.


Nell'immagine sopra (© Stellarium), ecco visualizzati la Luna e Venere al termine dell'occultazione, visti da Roma.

Se come detto non possedete una montatura computerizzata, potrete rintracciare la coppia con un binocolo o con la vostra reflex semplicemente osservando e ri-osservando nella zona di cielo adeguata. Ma come riconoscerla dato che non vi sono punti di riferimento in un cielo totalmente blu?

Per prima cosa, posizionatevi in modo che il Sole (dopo questa prima fase) sia oscurato da un palazzo, un cartellone, o qualsiasi cosa che comunque non vi faccia avere luce diretta, che è un requisito fondamentale per non rischiare di avere problemi seri alla vista nel caso venga inquadrato per sbaglio! Ricordate, con il Sole non si può scherzare mai, perché pochi secondi sono sufficienti a causare danni permanenti!

La coppia Luna/Venere si troverà ad una distanza media di circa 12° sulla destra del Sole, da ovunque voi osserviate. Questa distanza è praticamente quasi pari all'estensione del vostro pugno chiuso rivolto a braccio teso verso il cielo: quindi, estendete il braccio con il pugno e posizionate l'indice sul Sole, la Luna e Venere saranno poco a destra del vostro mignolo (utilizzando la mano destra). Se collegate questo rilevamento ad un punto di riferimento sul terreno (albero, lampione, semaforo, qualsiasi cosa) sarà molto semplice ritrovarli nuovamente. Con due o tre tentativi, avrete nel vostro campo visivo i due oggetti celesti.

Consiglio inoltre di utilizzare teleobiettivi con focale >=200mm per ottenere una vista interessante, e tendete sempre a sottoesporre lo scatto, in modo da visualizzare il punto luminoso di Venere (magnitudine -3.9 con una fase del 98%) per bene nella foto. Può essere una sicura e affascinante sfida!

Come sempre, se effettuerete foto di questo oggetto, postatele pure sui canali social o nei commenti di questo articolo sul blog!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

domenica 3 aprile 2016

Piccola Cometa 252/P Linear al Mattino

Durante le ultime settimane una cometa (la 252/P Linear) ha fatto il suo ritorno nel Sistema Solare interno, dopo circa cinque anni e mezzo di assenza. Questo corpo celeste è infatti periodico, e tornerà abbastanza frequentemente a fare visita nei nostri cieli, come sta accadendo in questi giorni.

Infatti è da poco che il piccolo (relativamente, visto che la sua chioma ha una estensione di circa 90000 km, ben oltre la metà del diametro di Giove, e oltre sette volte quello della Terra) oggetto si è reso visibile ad una buona elevazione sui nostri orizzonti mattutini. Michael Jäger, dall'Austria, ci regala questo fantastico scatto su uno sfondo pieno di stelle!


Perché il suo colore appare verde? E' dato dalla vaporizzazione del nucleo della cometa stessa, e dall'emissione del C2, carbonio biatomico, che emette una luce verdastra nel quasi vuoto spaziale. C'è sicuramente da ammettere che rende il tutto ancora più affascinante.

Passiamo alle indicazioni su come rintracciarla nel cielo e con quali strumenti osservarla/riprenderla. La mappa stellare sotto ci viene in aiuto, e mostra la posizione della Cometa 252/P Linear per tutto il mese di Aprile: possiamo facilmente notare come la sua elevazione vada ad aumentare giorno per giorno, ma allo stesso tempo, la sua luminosità (qui potete trovare il grafico con la magnitudine aggiornata) va diminuendo. Bisogna quindi cercare di affrettarsi se la si vuole osservare con strumentazioni modeste (binocoli/piccoli telescopi).



La cometa si sposterà dalla costellazione del Serpente in quella dell'Ofiuco, rimanendo osservabile poco sopra e a sinistra del duo Saturno/Marte, facilmente riconoscibili. Potrete prendere loro come punto di riferimento, insieme alla costellazione dello Scorpione sottostante, e quindi muovervi nel cielo. Sfortunatamente l'oggetto non sarà osservabile ad occhio nudo, se non da cieli perfettamente tersi e altrettanto perfettamente bui, lontano da tutte le fonti di inquinamento luminoso, almeno per qualche altro giorno.

Invece, già con binocoli o telescopi, potremo intuire la sua grande chioma, e naturalmente, più generosi saranno i diametri dei nostri strumenti di osservazione, più sarà facile osservarla. Quello che dovrete cercare nel cielo è un piccolo 'batuffolo', che è completamente differente da qualsiasi altro oggetto presente nel campo visivo.


Proprio come possiamo vedere in suggestiva e stupenda foto di Monika Landy-Gyebnar, ripresa tramite una Nikon D5200, 18mm, 13 min.30 sec. exp. da Veszprem, in Ungheria.
La vasta zona nebulosa che si vede in buona parte dello scatto non è altro che la nostra Via Lattea, quindi questo potrebbe darvi qualche idea di composizioni fotografiche interessanti, inoltre a fornirvi una foto realistica dell'aspetto della cometa verde/bluastra in alto con un campo visivo non ristretto.

Come sempre, se effettuerete foto di questo oggetto, postatele pure sui canali social o nei commenti di questo articolo sul blog!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

venerdì 1 aprile 2016

I Pianeti del Mese - Aprile 2016

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.



Mercurio: in questo mese di aprile si verificano le migliori condizioni per l’anno in corso per l’osservazione del pianeta in orario serale. Il giorno migliore per osservare il pianeta è il 18 aprile, quando Mercurio raggiunge la massima elongazione serale, con una distanza angolare dal Sole di 19° 55’. Non sarà difficile individuare Mercurio sull’orizzonte occidentale, dove tramonta quasi un’ora e 50 minuti dopo il Sole.


Venere: giunge praticamente al termine il lungo periodo di osservabilità del pianeta al mattino, prima del sorgere del Sole. All’inizio del mese si potrà ancora tentare di scorgere Venere estremamente basso sull’orizzonte orientale, ma ormai l’intervallo di tempo tra il sorgere del pianeta e il sorgere del Sole è ridotto a meno di mezz’ora. Con il passare dei giorni le luci dell’alba rendono impossibile l’individuazione del pianeta. Venere lascia la costellazione dell’Acquario il 2 aprile e nel corso del mese attraversa completamente i Pesci, con una breve escursione nella costellazione della Balena dall’11 al 14 aprile.



Marte: il pianeta rosso, anticipando l’orario del proprio sorgere, si accinge a tornare visibile nel cielo della sera. A fine mese si può già tentare di individuarlo basso sull’orizzonte orientale intorno alle ore 23 ; Marte rimane agevolmente osservabile per il resto della notte. Il 3 aprile passa dalla costellazione dello Scorpione all’Ofiuco, ma nel corso del mese inverte il moto e torna retrogrado alla costellazione dello Scorpione, che raggiunge il 30 aprile.


Giove: dopo l’opposizione del mese scorso, il pianeta, il più luminoso del cielo di questo mese – data la inosservabilità di Venere – rimane l’oggetto più interessante per le osservazioni planetarie. Giove è visibile per quasi tutta la notte: al calare dell’oscurità è già alto in cielo a Sud-Est, culmina a Sud in tarda serata, per poi scendere verso l’orizzonte occidentale dove tramonta all’apparire delle prime luci dell’alba. Giove continua a spostarsi in modo quasi impercettibile con moto retrogrado nella parte inferiore della costellazione del Leone.


Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono molto simili a quelle di Marte. Per gran parte del mese entrambi i pianeti si trovano nella costellazione dell’Ofiuco, formando un suggestivo triangolo con la stella Antares dello Scorpione. Saturno è leggermente più basso in cielo rispetto a Marte e rispetto a quest’ultimo sorge circa mezzora più tardi.


Urano:  il pianeta è inosservabile. Il 9 aprile si trova in congiunzione con il Sole. A fine mese ricompare al mattino, ma ancora estremamente basso sull’orizzonte orientale, dove il 22 aprile si trova in congiunzione con Venere: entrambi i pianeti sono praticamente impossibili da individuare, confusi tra le luci dell’alba Urano si trova ancora nella costellazione dei Pesci.


Nettuno: il pianeta compare al mattino presto sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora difficoltosa, sia a causa della modesta altezza sull’orizzonte, sia per la bassa luminosità, che richiede comunque l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.


Plutone: Cresce l’intervallo di osservabilità di Plutone, tanto che a fine mese lo si può seguire per quasi tutta la seconda metà della notte, dal suo sorgere fino quasi alla culminazione a Sud, che avviene poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà per molti anni ancora, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

La Luna del Mese – Aprile 2016

Vediamo nel dettaglio, giorno per giorno, le fasi lunari che potremo osservare durante tutto il mese di Aprile 2016, grazie all’immagine a calendario che ci aiuta nel riunirle facilmente in un singolo colpo d'occhio (© Calendar12).



A questo link la troverete invece in una versione ad alta risoluzione, che potete anche stampare per avere un promemoria sempre con voi, oppure tenere comodamente sul vostro pc o dispositivo mobile

Luna Nuova
07 Aprile
13:24
Primo Quarto
14 Aprile
05:59
Luna Piena
22 Aprile
07:24
Ultimo Quarto
30 Aprile
05:29

Ma ricordate, la nostra Luna mostra in ogni caso qualcosa di differente giorno per giorno, e se ne si ha la possibilità avendo a disposizione telescopi di piccola e media grandezza e tempo da dedicare, anche nell'arco di una sola notte! Quindi, vale sempre alzare gli occhi al cielo notturno, e osservarla, sia da vicino che da lontano!

Di seguito la tabella che mostra giorno per giorno gli orari di alba e tramonto del nostro satellite, riferiti alle latitudini medie italiane.


 (Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it-)


Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

Il Sole del Mese - Aprile 2016

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Ricordate MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici, ne va della vostra vista!



Ed ecco quindi gli orari di alba e tramonto del Sole per i 20 capoluoghi di regione del nostro paese, ed anche per gli estremi orientali ed occidentali d’Italia. Potete comodamente cliccare su una delle città e il link vi porterà ad una pagina con le effemeridi annuali, dove gli orari sono rintracciabili in modo facile e veloce.


-Le effemeridi sono prese da: www.sunrisesunsetmap.com-


La tabella invece si riferisce agli orari di sorgere, culminazione, e tramonto del Sole per una posizione centrale del nostro paese: 


Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it

Ancora una volta ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Se volete provare ad osservare i dettagli della sua superficie, come le macchie solari, basterà possedere un piccolo telescopio. Posizionatelo in modo tale da far si che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie (se presenti) stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione, per osservarle in modo sicuro.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca