Lightbox Effect

giovedì 30 gennaio 2014

Un'eclisse solare particolare

Oggi c'è stata una eclisse parziale di Sole, con copertura di più dei tre quarti della stella da parte della Luna. Come?! Non ce ne siamo accorti? Anche se certamente il tempo sulla nostra penisola non era proprio dalla nostra parte?

La risposta è presto detta, non ce ne saremmo mai potuti accorgere! Questo perchè la Luna e il Sole non erano allineati con la necessaria precisione per avere una eclisse totale visibile dalla Terra. E quindi, chi l'ha vista? Siamo fortunati, perchè la sonda per lo studio solare Solar Dynamic Observatory (SDO in breve) era nel posto giusto, al momento giusto. E ha effettuato una osservazione completa di tutto il fenomeno, che è durato poco più di due ore e mezza, uno dei più lunghi osservati.

Nell'immagine qui sopra possiamo vedere il massimo dell'eclisse, ripresa dalla sonda alla lunghezza d'onda di 171 Angstroms (1 angstrom = 0,0000000001 metri), che ci mostra la zona della corona solare, evidenziando in particolare i 'loop', gli archi, sui quali il plasma incandescente (circa 1 milione di gradi) si muove seguendo le linee di campo magnetico.

Non si è potuto purtroppo avere un livestream in tempo reale, quindi ho salvato tutte le immagini disponibili dal sito ufficiale della sonda SDO (http://sdo.gsfc.nasa.gov/) per arrivare a creare questa moviola. Sono 13 scatti in circa tre ore, con la prima ed ultima immagine che mostrano il Sole completamente libero dall'oscuramento della Luna. Potete trovare la moviola che ho realizzato a questo indirizzo, e dato che è in alta risoluzione, divertitevi pure ad ingrandirla.

Sicuramente affascinante, forse ancora di più di una eclisse di Sole vista dal nostro pianeta da un certo punto di vista, dato che non potremmo mai riuscire ad apprezzare tutte quelle caratteristiche sulla superficie della stella! Senza ovviamente nulla togliere a queste, dato che la magia dell'oscuramento solare da parte della Luna è un qualcosa che ha affascinato sin dall'antichità, e che continuerà a farlo.

Questi transiti lunari, visti dalla sonda, non sono solamente scenici, ma hanno anche un elevato valore scientifico. In particolare sono utili alla sonda stessa per affinare il puntamento verso il Sole, oltre che a misurare di quanta luce non desiderata (calcolando quella riflessa dal bordo lunare, che dovrebbe essere totalmente nero, ma non lo è in pratica) entra nell'obiettivo del telescopio stesso
Inoltre, si può apprezzare benissimo il dettaglio di montagne, vallate, bordi di crateri che sono presenti sul bordo estremo della Luna, rendendo ancora il tutto ancora più spettacolare! E comprovando anche le misurazioni dei satelliti in orbita al nostro satellite naturale. Potete vederne alcuni esempi qui sotto:


Con il Sole di sfondo il tutto è reso ancora più affascinante e mozzafiato! Un grazie alla sonda SDO e al suo team per darci la possibilità di assistere a questi spettacoli della natura.

G. Petricca

lunedì 27 gennaio 2014

Rosetta e la cometa

Una menzione speciale è sicuramente meritata per questa missione. Di chi parliamo? Della sonda Rosetta, che la scorsa settimana si è risvegliata dopo una ibernazione di 31 mesi, isolata nello spazio. La sonda sta inseguendo la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, che raggiungerà nei prossimi mesi. Una volta effettuato questo 'incontro spaziale' sarà la prima missione ad averlo effettuato, la prima a tentare di far atterrare un lander sulla superficie della cometa, e la prima a seguire la cometa stessa mentre orbita intorno al Sole.

Dal suo lancio nel 2004, Rosetta ha fatto tre flyby (due della Terra e uno di Marte) che hanno aiutato la sonda ad entrare in perfetta sintonia con l'orbita della cometa, e che ha permesso di incontrare e studiare gli asteroidi Steins e Lutetia, durante il suo viaggio.

Il segnale del 'risveglio' è stato ricevuto dalle stazioni di terra di Goldstone e Canberra, della NASA, alle 18:18 GMT / 19:18 ora italiana, durante la prima finestra di opportunità di ricezione del segnale stesso. E' stato immediatamente confermato  dal centro ESA a Darmstadt, in Germania, e il successo di questo importante punto della missione è stato annunciato tramite l'account Twitter @ ESA_Rosetta, che ha twittato: "Ciao, mondo!"
Le comete sono considerate essere i mattoni primitivi del Sistema Solare e probabilmente ha contribuito ad 'inseminare' la Terra con acqua, e forse anche gli ingredienti per la vita, secondo alcuni studi. Ma rimangono molte domande fondamentali su questi oggetti enigmatici, e attraverso il suo completo studio in situ della Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, Rosetta si propone di svelare i segreti che la stessa contiene.

"Tutte le altre missioni dirette a comete sono state flyby, per fotografare solo in un fugate momento la vita di questi scrigni di ghiaccio" dice Matt Taylor, scienziato del progetto Rosetta dell'ESA. "Con Rosetta, seguiremo l'evoluzione di una cometa su base giornaliera e per oltre un anno, dandoci una visione unica sul suo e, infine, ci aiuterà a decifrare il loro ruolo nella formazione del Sistema Solare."

Ma prima, dovranno essere completati i controlli essenziali di salute sulla navicella. Poi gli undici strumenti sull'orbiter e i dieci sul lander saranno accesi e pronti per studiare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Le prime immagini di Rosetta della cometa sono attese a maggio, quando la sonda sarà ancora a 2 milioni di chilometri dalla sua destinazione. Verso la fine di maggio, la navicella eseguirà una manovra importante per il futuro appuntamento ravvicinato nel mese di agosto.

Dopo questo evento, la sonda inizierà il suo programma di ricognizione, con due mesi di vasta mappatura della superficie della cometa, e farà anche importanti misure di gravità della cometa, la massa e la forma, e valutare la sua atmosfera polverosa gassosa, o coma. L'orbiter sarà anche sondare l'ambiente circostante e potrà analizzare come la cometa interagisce con il vento solare.

Utilizzando questi dati, gli scienziati potranno scegliere un sito di atterraggio per il lander da 100 kg, Philae. L'atterraggio è attualmente previsto per l'11 novembre e sarà la prima volta sarà tentata una manovra del genere sul suolo di una cometa.

Tra la sua vasta gamma di strumentazioni scientifiche, Philae invierà un panorama dei suoi dintorni, così come le immagini ad altissima risoluzione della superficie. Sarà inoltre eseguita un'analisi sul posto della composizione dei ghiacci e materiale organico, compreso un drill-down a 23 cm sotto la superficie e l'analisi dei campioni tramite il laboratorio on board del lander.

L'obiettivo della missione sarà poi passare alla fase di 'scorta', durante la quale Rosetta rimarrà al fianco la cometa mentre si sposterà più vicino al Sole, e monitorerà le mutevoli condizioni della sua superficie, man mano che i ghiacci evaporeranno lungo la sua orbita.

Buona fortuna alla sonda Rosetta, al lander Philae, e a tutto il team di missione!

L'articolo originale è qui (in inglese).
G. Petricca

mercoledì 22 gennaio 2014

Esplode una Supernova in una galassia 'vicina'!

La notizia è recente, di questa notte, e sulla quale si sono avute le prime conferme durante la giornata odierna. Il titolo dell'articolo poi ci svela immediatamente il mistero: è infatti esplosa una stella nella galassia classificata come Messier 82, nella costellazione dell'Orsa Maggiore, che nell'emisfero settentrionale conosciamo più che bene.

La galassia e la supernova sono relativamente 'vicine', a soli 12 milioni di anni luce da noi. Certo, può sembrare senza pensarci troppo una distanza enorme, ma il fatto è che questo evento è il più vicino al nostro pianeta dalla supernova SN 1987A, avvenuta nell'anno che le da il nome stesso. Per maggiori informazioni su quest'ultima potete andare in questa pagina.

Qui sopra possiamo vedere un confronto di immagini (prese da E. Guido, N. Howes, M. Nicolini) dove nella seconda appare, nel cerchietto azzurro, la supernova per ora classificata con il nome (che è più un codice) PSN J09554214+6940260, esplosa come già detto stanotte. Qui invece potete trovare una animazione delle stesse immagini, che fa apparire l'evento in tutta la sua evidenza.

venerdì 17 gennaio 2014

Osservare Giove, il periodo migliore

Per riagganciarci immediatamente al titolo, siamo nel periodo migliore per osservare il 'Re del Sistema Solare'. Sto parlando ovviamente del gigante gassoso Giove, un pianeta che ha affascinato sin dall'antichità e che continua a farlo tuttora. Non a caso veniva identificato, nella sua figura, come il sovrano degli dei tra i Greci e i Romani.

Il pianeta è decisamente massiccio: 2,46 volte la somma di tutti gli altri pianeti messi insieme. Il suo campo gravitazionale è talmente intenso da perturbare le orbite degli altri pianeti, e allo stesso tempo impedisce che la maggioranza dei detriti o asteroidi pericolosi possano raggiungere le zone più interne del Sistema Solare stesso. Tutti ricorderemo infatti l'impatto della cometa Shoemaker-Levy 9 sul pianeta, che lasciò 'ferite' nella sua coltre di nubi che perdurarono per diversi mesi. In questa pagina potrete trovare altre informazioni al riguardo.
(Giove ripreso dall'autore, in una serata non ottimale. Sono visibili anche tre dei quattro satelliti Medicei)

mercoledì 15 gennaio 2014

Nuovo tipo di pianeta o stella mancata?

Articolo originale:
http://www.spacedaily.com/reports/New_kind_of_planet_or_failed_star_Astrophysicists_discover_category_defying_celestial_object_999.html

E' stato scoperto uno strano oggetto dagli astrofisici dell'Università di Toronto, a quasi 500 anni luce di distanza dal nostro Sistema Solare, che potrebbe rinnovare le tradizionali interpretazioni sulla formazione di stelle e pianeti. L'oggetto si trova vicino - e probabilmente in orbita - ad una giovanissima stella e sta portando gli astrofisici ad avere nuove teorie su una linea di confine tra ciò che è e non è un pianeta.

"Abbiamo misure molto dettagliate di questo oggetto che abbracciano sette anni di rilevamenti, anche uno spettro che rivela la sua gravità, temperatura e composizione molecolare. Ancora, però, non possiamo determinare se si tratti di un pianeta o una stella mancata - quelle che noi chiamiamo nane brune." ha detto Thayne Currie, un borsista post-dottorato in nel Dipartimento di Astronomia e Astrofisica dell'Università di Toronto, in Canada.


Per ora è stato denominato ROXs 42Bb per la sua vicinanza alla stella ROXs 42B, l'oggetto è di circa nove volte la massa di Giove, al di sotto del limite che maggior parte degli astronomi usano per classificare un pianeta differente da una nana bruna, che è più massiccia. Tuttavia, si trova ad una distanza 30 superiore rispetto a quanto Giove sia dal Sole.

martedì 14 gennaio 2014

Il Cielo di Gennaio 2014

Articolo originale a cura del Dottor Mario di Martino - INAF Osservatorio Astrofisico Torino.
http://www.meteogiuliacci.it/articoli/il-cielo-di-gennaio-2014.html

Pianeti della sera:
Giove sorge a est al tramonto, rimanendo visibile per tutta la notte.
Il 5 gennaio Giove è in opposizione. In questo periodo il pianeta gigante si trova alla minima distanza dalla Terra (circa 779 milioni di km).
Questo è il momento migliore per osservare Giove e le sue quattro lune galileiane (Io, Europa, ganimede e Callisto) con un telescopio o un buon binocolo.
(Giove fotografato dall'autore del blog, due giorni dopo l'opposizione.
Versione in alta risoluzione qui: http://www.astrobin.com/71795/)

Costellazioni e oggetti del cielo profondo:
Visibile è la costellazione Auriga, raffigurata dagli antichi Greci e Romani come un pastore di capre. La stella più brillante di questa costellazione, Capella, è la sesta stella più brillante del cielo e la terza più luminosa dell'emisfero boreale. Benché ad occhio nudo appaia come una stella singola, Capella è in realtà un sistema multiplo costituito da 4 componenti, raggruppate in due stelle binarie. La prima coppia, che costituisce l'elemento predominante del sistema, è formata da due stelle giganti di colore giallo come il Sole, una massa di circa 2,5 masse solari e un diametro approssimativamente 10 volte superiore a quello della nostra stella. La loro luminosità e circa 70 volte superiore a quella del Sole.

lunedì 13 gennaio 2014

Il Sole e la Luna in questa settimana

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Stesso discorso viene fatto per la Luna, ma con l’unica differenza di riferire gli orari alla latitudine media della nostra nazione. All’occorrenza, saranno segnalate anche le macchie solari di importanza rilevante, con gli accorgimenti per osservarle (ricordate, MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici!) avendo a disposizione anche e solo un piccolo telescopio.

Orari di alba e tramonto del Sole, riferiti al giorno mediano settimanale, Giovedì 16:

Ancona
sorge alle 07:35
tramonta alle 16:57
Aosta
sorge alle 08:02
tramonta alle 17:09
Bari
sorge alle 07:15
tramonta alle 16:50
Bologna
sorge alle 07:45
tramonta alle 17:04
Cagliari
sorge alle 07:41
tramonta alle 17:26
Campobasso
sorge alle 07:20
tramonta alle 17:03
Firenze
sorge alle 07:41
tramonta alle 17:08
Genova
sorge alle 07:55
tramonta alle 17:14
L’Aquila
sorge alle 07:27
tramonta alle 17:05
Milano
sorge alle 07:57
tramonta alle 17:10
Napoli
sorge alle 07:23
tramonta alle 17:03
Palermo
sorge alle 07:20
tramonta alle 17:12
Perugia
sorge alle 07:34
tramonta alle 17:06
Potenza
sorge alle 07:13
tramonta alle 17:01
Reggio Calabria
sorge alle 07:11
tramonta alle 17:03
Roma
sorge alle 07:33
tramonta alle 17:07
Torino
sorge alle 08:00
tramonta alle 17:18
Trento
sorge alle 07:50
tramonta alle 17:01
Trieste
sorge alle 07:39
tramonta alle 16:50
Venezia
sorge alle 07:46
tramonta alle 16:55

mercoledì 8 gennaio 2014

Un potente flare sulla superficie del Sole!

Due giorni fa ci sono stati fenomeni molto intensi sulla nostra stella, in particolare un flare e una emissione di materia coronale, sicuramente spettacolari a vedersi. Di cosa parliamo? I flares sono improvvisi aumenti di luminosità sulla superficie del Sole, identificato come un intenso rilascio di energia, dell'ordine equivalente di miliardi di megatoni di TNT, mentre le emissioni di materia coronale (CME - Coronal Mass Ejection) sono emissioni di plasma dalla Corona Solare, la parte più esterna dell'atmosfera della nostra stella.

Nell'immagine appena sopra (Copyright NASA-SDO) vediamo il flare avvenuto ieri, nella AR 1944, una regione attiva della superficie dalle dimensioni eccezionali: la sua intera lunghezza supera il diametro del pianeta più grande del Sistema Solare, Giove! Mentre i nuclei delle singole macchie solari che la compongono sono grandi da 1,5 a 2,5 volte il nostro pianeta!

domenica 5 gennaio 2014

Il Sole e la Luna di questa settimana

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Stesso discorso viene fatto per la Luna, ma con l’unica differenza di riferire gli orari alla latitudine media della nostra nazione. All’occorrenza, saranno segnalate anche le macchie solari di importanza rilevante, con gli accorgimenti per osservarle (ricordate, MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici!) avendo a disposizione anche e solo un piccolo telescopio.

Orari di alba e tramonto del Sole, riferiti al giorno mediano settimanale, Giovedì 9:

Ancona
sorge alle 07:38
tramonta alle 16:49
Aosta
sorge alle 08:05
tramonta alle 17:11
Bari
sorge alle 07:17
tramonta alle 16:42
Bologna
sorge alle 07:48
tramonta alle 16:55
Cagliari
sorge alle 07:43
tramonta alle 17:19
Campobasso
sorge alle 07:23
tramonta alle 16:48
Firenze
sorge alle 07:46
tramonta alle 16:58
Genova
sorge alle 07:57
tramonta alle 17:06
L’Aquila
sorge alle 07:30
tramonta alle 16:57
Milano
sorge alle 07:59
tramonta alle 17:01
Napoli
sorge alle 07:25
tramonta alle 16:55
Palermo
sorge alle 07:22
tramonta alle 17:05
Perugia
sorge alle 07:37
tramonta alle 16:58
Potenza
sorge alle 07:15
tramonta alle 16:53
Reggio Calabria
sorge alle 07:13
tramonta alle 16:56
Roma
sorge alle 07:35
tramonta alle 16:59
Torino
sorge alle 08:04
tramonta alle 17:09
Trento
sorge alle 07:53
tramonta alle 16:52
Trieste
sorge alle 07:43
tramonta alle 16:42
Venezia
sorge alle 07:50
tramonta alle 16:44


mercoledì 1 gennaio 2014

Buon 2014 Italia..dallo spazio!

Il nuovo anno è arrivato, e quindi direi che non c'è modo migliore di celebrarlo con i 'fuochi d'artificio' che le nostre città accendono ogni giorno con le loro luci, nel buio della notte! Ovviamente, viste dallo spazio!

Senza indugiare oltre allora, ecco qui una carrellata di stupende immagini della nostra penisola!

In questa possiamo osservare tutta la Pianura Padana. La città più a sinistra è Torino, mentre ovviamente la più luminosa su tutte è la grande Milano insieme a tutta la sua area metropolitana. Possiamo vedere anche l'antica Via Emilia che corre tra le città di Ariminum (Rimini) e Placentia (Piacenza), nel suo tronco originale. Il punto più evidente lungo questa diagonale è la città di Bologna. Sono visibili anche tutte le vallate alpine, così come le tante città della pianura Veneta con il suo capoluogo in laguna, Venetia.


Ci trasferiamo al Sud Italia, con la Sicilia che si estende in secondo piano nell'immagine. Visibili e più evidenti le città di Catania e Palermo. Mentre, sulla terraferma, il punto più luminoso su tutti è l'agglomerato urbano che circonda la città di Napoli! Sull'altra cosa invece, la città più a destra è Pescara, in Abruzzo, e si corre giù fino a Bari, in Puglia.


Qui invece abbiamo una vista d'insieme della nostra penisola, che si espande in a partire da dove potete osservare le luci più intense, verso sinistra. In primo piano invece abbiamo la catena alpina, innevata, che si estende in verticale. In lontananza si può scorgere la Corsica.


Passiamo ad uno sguardo più da vicino a due delle città principali Italiane: qui sopra abbiamo Napoli, stretta tra il suo golfo e il suo vulcano, il Vesuvio, che potete vedere nell'immagine come un grande ovale scuro nella parte alta della fotografia.


Qui invece abbiamo la nostra Capitale, con alcune nuvole non troppo consistenti che hanno un po' aggiunto qualcosa all'immagine in generale. Ben visibili tutte le strade che portano a Roma così come il grande anello del raccordo anulare, e la moltitudine dei quartieri che continuano ad espandersi verso zone che sono ancora 'buie'.


Chiudiamo la rassegna fotografica con uno sguardo dall'alto all'antico e al moderno! Perchè antico? Perchè inquadrata abbiamo visibili le zone tra Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia sulla destra in basso con Messina): è la zona che era conosciuta come la Magna Grecia. E come disse Ovidio: "Itala nam tellus Graecia maior erat" - "(Ciò che chiamano Italia era Magna Grecia.").

Ma c'è anche il moderno: sull'estrema destra possiamo vedere componenti della Stazione Spaziale Internazionale, da dove sono state scattate queste stupende immagini. Una grande opera dell'uomo nella quale il nostro paese è in prima linea per la sua costruzione, con molti moduli e parti realizzate proprio in Italia!

Buon 2014 a tutti!!
G. Petricca