Lightbox Effect

lunedì 23 luglio 2018

L'Eclisse Totale di Luna del 27 Luglio 2018 - Parte II


Il primo contatto (P1) segna il vero e proprio inizio dell’Eclisse. In questa fase è difficile notare ad occhio nudo l’oscuramento progressivo del nostro satellite, ma con il passare dei minuti nei quali la Luna si avvicinerà all’ombra, questo diventerà sempre più evidente.


In questa prima immagine possiamo vedere come apparirà la Luna a circa metà del suo percorso nella penombra. La riduzione di luminosità del nostro satellite è visibile, ma non ancora evidente.


Il secondo e successivo contatto (U1) si ha quando il disco tocca per la prima volta la zona d’ombra della Terra. Da questa fase in poi l’Eclisse avanza verso la totalità, e verso il massimo oscuramento.


A questo punto l’oscuramento diventerà facilmente percepibile ad occhio nudo, e tonalità rosse sempre più scure si faranno strada sulla superficie del nostro satellite. Pian piano tutto il disco lunare sarà all’interno del cono d’ombra proiettato nello spazio dalla Terra, e si arriverà quindi al momento denominato U2 (terzo contatto), visibile nell’immagine sottostante.


Da questo istante in poi saremo di fronte alla vera e propria Totalità dell’Eclisse di Luna, che come indicato nella tabella posta due pagine fa, avverrà circa cinquanta minuti più tardi, nel Massimo.
L’intera fase totale durerà un’ora, quarantadue minuti e cinquantasette secondi con il nostro satellite che sarà intorno ai +16 gradi di elevazione sull’orizzonte sud-orientale. 

Riporto per completezza anche i tempi generali dell’Eclisse Totale:

Eclisse di Penombra: 06h 13’ 48” (dal primo contatto – P1 – al sesto contatto – P4)
Eclisse di Ombra: 03h 54’ 32” (dal secondo contatto – U1 – al quinto contatto – U4)
Eclisse Totale: 01h 42’ 57” (dal terzo contatto – U2 – al quarto contatto – U3) 

L’intera Eclisse durerà quindi gran parte della prima metà della notte, dandoci ampio spazio per la sua osservazione. Anche la fase Totale sarà estesa, quasi 103 minuti, ed in caso di meteo non troppo favorevole, potrebbe garantire la sua visibilità anche con la presenza di nubi sparse.


Tornando alla descrizione delle varie fasi, si arriverà quindi al terzo contatto (U3) dopo il quale la Luna inizierà ad uscire dall’ombra terrestre, ed a riacquistare progressivamente luminosità. 

Ci avviciniamo ormai alla fase finale di questa Eclisse Totale di Luna, e una volta che la stessa sarà emersa completamente dal cono d’ombra della Terra, rimarrà solamente l’attraversamento della fascia di penombra.

Il nostro satellite si trova nel momento denominato come U4 (quinto contatto) ed, in maniera analoga ma opposta a quanto visto nella prima fase dell’evento, la Luna si troverà sempre più nella zona di penombra, e la diminuzione di luminosità sarà sempre meno percepibile, fino al termine dell’Eclisse (P4). 


Abbiamo già detto in apertura che l’Italia si trova in una delle zone intermedie tra la visibilità completa della fase Totale dell’Eclisse e la sua non visibilità. Come appare dalla prima mappa, la nostra nazione è attraversata dalla linea di visibilità del momento U1, ovvero, come spiegato in precedenza, il termine effettivo della prima metà della fase di Penombra, e contemporaneamente, l’inizio della fase Totale dell’Eclisse stessa.


Grazie a questa sovrapposizione realizzata con Google MapsTM possiamo vedere la situazione un po’ più da vicino: per chi si troverà alla destra della linea bianca denominata U1 sarà possibile osservare il sorgere della Luna prima dell’inizio della fase Totale. Per chi sarà alla sinistra, invece, la fase Totale inizierà con il satellite ancora al di sotto dell’orizzonte locale. 

Andiamo a mostrare la visibilità dell’evento prendendo tre località esempio: Bari, Roma e Torino.





Come è facilmente comprensibile, le prime due sono a destra della Linea U1 illustrata in precedenza, e questo sará la causa dell’impossibilità di osservare l’inizio della fase Totale per circa metà della nostra nazione. Tuttavia, da ovunque si osservi sul territorio italiano, sarà possibile apprezzare il Massimo dell’Eclisse Totale, con la Luna al maggiore oscuramento. 

Inoltre, questa Eclisse avrà qualcosa in più, che la renderà ancor più speciale di quanto non sia normalmente. L’orario del massimo è, come indicato nella seconda pagina, alle 22:21 ora Italiana, ma la Luna sarà transitata in apogeo (punto dell’orbita lunare a maggiore distanza dalla Terra) alle ore 05:45 ad una distanza di 406222 km dal nostro pianeta: la distanza massima per tutto l’anno in corso, che la rende così quella che viene comunemente chiamata ‘MiniLuna’ (il nome ufficiale è Luna Piena d’Apogeo). 

Avremo quindi il disco lunare che sarà più piccolo in diametro apparente circa dell’8%, un aumento non percepibile ad occhio nudo, ma facilmente identificabile in caso di rapporti con una Luna Piena a distanza media, o una ‘SuperLuna’, ovvero una Luna Piena di Perigeo. 

Un altro dato interessante è quello sulla durata dell’Eclisse Totale stessa. Con la sua ora e quarantatré minuti, questa sarà l’Eclisse Totale più lunga dell’intero ventunesimo secolo. Meteo permettendo, un evento che è decisamente da non perdere.


Un consiglio aggiuntivo è quello di tentare anche l’osservazione dell’interazione dei raggi solari con la fascia di ozono che circonda e protegge il nostro pianeta. 



Come è possibile vedere dalla foto allegata, realizzata dall’autore, poco prima e poco dopo la fase di Massima totalità, sarà possibile osservare per qualche minuto, una ristretta fascia dove il colore della superficie lunare assumerà tonalità tendenti al blu, prima di virare sull’arancio e sul rosso. 

Il pianeta Marte, inoltre, si troverà in opposizione rispetto alla Terra proprio durante la stessa sera, in una delle apparizioni nei nostri cieli più affascinanti da quella del 2003. Con buoni telescopi sarà possibile avvistare molti dettagli della sua superficie.
  
Potremo apprezzare anche la visibilità di ben quattro pianeti, oltre alla Luna Piena eclissata, nella stessa sera. A partire da Est, verso Occidente, in ordine saranno visibili Marte, Saturno, Giove e Venere, in una vera e propria notte planetaria.



Dopo tutti questi dati riguardanti la prossima Eclisse Totale di Luna, passiamo a fornire qualche informazione finale: per osservarla non occorre nessuna strumentazione particolare, bastano anche i vostri occhi per poter apprezzare lo spettacolo. Con un binocolo si potrà invece vedere meglio la linea dell’ombra avanzare sulla superficie del nostro satellite, mentre con un telescopio potremo vedere più nel dettaglio questo fenomeno.

Noteremo anche, se abbiamo a disposizione entrambi gli ultimi due strumenti, che con i pochi ingrandimenti di un binocolo la linea che demarca il cono d’ombra sembrerà quasi netta, con poche sfumature; con il telescopio (e quindi maggiori ingrandimenti) invece vedremo una cosa completamente opposta, una zona quasi sfumata che avanza lentamente tra i Maria e i Crateri della Luna. Entrambe le viste meritano sicuramente il tempo che a loro sarà dedicato.


Per quanto riguarda la fotografia, anche qui non occorrono particolari attrezzature. Si riuscirà a catturare l’evento anche con una semplice digitale compatta, o con una bridge camera. Naturalmente avendo a disposizione una reflex e un teleobiettivo con focale >= 200mm si potrà catturare l’evento al meglio, evidenziando scatto dopo scatto l’avanzare della Luna nelle zone di penombra ed ombra. Le impostazioni ISO possono andare bene in un range 100-400, con diaframma completamente aperto e tempi di esposizione accordati di conseguenza.


Per chi volesse avere questi due articoli in una guida comoda da tenere sempre a portata di mano, sia in forma cartacea che digitale, ecco il pdf che la contiene:

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

lunedì 16 luglio 2018

L'Eclisse Totale di Luna del 27 Luglio 2018 - Parte I

Un’Eclisse di Luna è sempre un fenomeno affascinante, che ha attirato l’attenzione della razza umana sin dai tempi antichi, quando non avevamo ancora le conoscenze per capire fino in fondo tutti i meccanismi di questo fenomeno celeste.

Oggi, con il progresso tecnologico e scientifico, possiamo predire con precisione le Eclissi e quindi prepararci alla loro osservazione per tempo avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie.

Di seguito vi è la mappa che illustra l’Eclisse prevista per il 27 Luglio 2018, realizzata da Fred Espenak, NASA GSFC - http://eclipse.gsfc.nasa.gov/ dove l’Italia è stata evidenziata in rosso.


Di seguito si fornirà un aiuto interpretativo alla stessa, che può risultare ostica a chi la osserva per la prima volta.

Come possiamo facilmente vedere, le Eclissi di Luna sono osservabili da qualunque punto della superficie terrestre dove la Luna sia sopra l'orizzonte ed interessano una vasta fascia del pianeta e quindi ci saranno zone dove l’Eclisse non sarà visibile (come in questo caso per il Pacifico e l’intera America settentrionale, l’area più scura) e zone dove invece l’Eclisse sarà totalmente visibile (l’area contrapposta, più chiara, centrata approssimativamente sull’Oceano Indiano occidentale).

Inoltre, abbiamo due vaste zone intermedie, con varie tonalità di grigio, sotto le etichette ‘Eclisse al Sorgere della Luna’ ed ‘Eclisse al Tramontare della Luna’. Proprio la prima è quella che interessa il nostro paese, visto che l’Eclisse inizierà con il nostro satellite naturale molto basso sull’orizzonte orientale.

Vediamo quindi, nell’immagine e nella tabella alla pagina seguente, i momenti principali che definiscono una Eclisse di Luna.


Contatto P1
19:14:49 (al di sotto dell’orizzonte)
Contatto U1
20:24:27
Contatto U2
21:30:15
Massimo dell’Eclisse
22:21:43
Contatto U3
23:13:12
Contatto U4
00:19:00 (28 Luglio)
Contatto P4
01:28:37 (28 Luglio)

La Luna, nel suo cammino lungo la sua orbita intorno alla Terra, entrerà poco a poco prima nella penombra del nostro pianeta, e poi nella sua ombra, per arrivare al Massimo dell’Eclisse. E seguirà lo stesso percorso, ovviamente inverso, per la sua uscita dalle medesime zone.

Avendo a disposizione le tempistiche, in ora italiana, si può pianificare al meglio una sessione di osservazione e/o di ripresa dell’evento. Come possiamo vedere il tutto avverrà dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata, con l’inizio della fase totale intorno alle 21:30 e termine intorno alle 23 circa.


Addentriamoci però un momento nella meccanica di una Eclisse di Luna. Questo fenomeno avviene quando, da specifiche posizioni sulla Terra, il nostro satellite naturale, la Luna, si trova all’interno del cono d’ombra (o penombra nel caso di una Eclisse di Penombra) proiettato nello spazio dalla Terra stessa.

In questa immagine tratta da Cartoline dall'Universo vediamo in schema (non in scala) l’evento nella sua totalità. Una Eclisse può essere suddivisa in varie fasi, eccole di seguito:

  • ·         Primo contatto esterno (P1): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra;
  • ·         Primo contatto interno (U1): il profilo lunare è tangente esternamente al bordo della zona d’ombra proiettata dalla Terra;
  • ·         Secondo contatto interno (U2): il profilo lunare è tangente internamente al bordo della zona d’ombra, si ha l’inizio della fase Totale dell’Eclisse;
  • ·         Totalità (Massimo): è chiamata anche fase massima o di massimo oscuramento della Luna;
  • ·         Terzo contatto interno (U3): termine della fase Totale dell’Eclisse;
  • ·         Quarto contatto interno (U4): il profilo lunare è tangente esternamente alla zona d’ombra proiettata dal pianeta, ma dalla porzione opposta;
  • ·         Secondo contatto esterno (P4): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra, ma dal lato opposto. Termine dell’Eclisse.


Dato che l’orbita del nostro satellite naturale è inclinata di 5.1° rispetto a quella della Terra non avremo una Eclisse per ogni Luna Piena: per far sì che questo evento accada la Luna deve essere in prossimità di uno dei due punti di intersezione (nodi) tra la sua orbita ed il piano orbitale della Terra.

Un altro argomento che è necessario trattare per comprendere l’evento che si andrà ad osservare è il perché il nostro satellite assuma una colorazione rossastra durante una Eclisse Totale.

La ‘colpa’ è tutta dell’atmosfera della Terra dato che il sottile strato di gas che ci circonda devia i raggi solari a causa della rifrazione. Dato che la lunghezza d’onda della luce rossa viene diffusa in modo meno efficace rispetto alla lunghezza d’onda blu, la superficie della Luna piano piano va a prendere una colorazione dai toni rossastro/marroncini, in riferimento a quanto il satellite si addentra nel cono d’ombra.

Se non ci fosse questo fenomeno, ovvero la debole diffusione della luce del Sole causata dall’atmosfera terrestre, la Luna sarebbe immersa in una ombra molto più buia rispetto a quella che possiamo osservare praticamente.


Abbiamo la Scala di Danjon che ci aiuta nel classificare la tipologia di Eclisse osservata (© AstroShop):



La seconda parte, tra una settimana!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

domenica 1 luglio 2018

I Pianeti del Mese - Luglio 2018

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.




Mercurio: la prima parte del mese è favorevole all’osservazione del pianeta in orario serale. Il momento migliore è proprio il 1° luglio, quando Mercurio tramonta quasi un’ora e mezza dopo il Sole, il massimo intervallo disponibile per osservare il pianete per l’estate 2018. La massima elongazione viene invece raggiunta il 12 luglio con una distanza angolare dal Sole di oltre 26°. Nel corso della seconda metà del mese Mercurio si avvicina sensibilmente al Sole, fino a diventare inosservabile.


Venere: il cielo sull’orizzonte occidentale è ancora caratterizzato dallo splendore del pianeta Venere, che tramonta circa due ore dopo il Sole. Nel corso del mese di luglio l’intervallo di tempo a disposizione per ammirare il fulgido pianeta si riduce di circa mezz’ora. Gradualmente ma inesorabilmente il pianeta si avvicina all’orizzonte e con il passare delle settimane lo vederemo man mano più basso e per meno tempo. Nel corso del mese di luglio Venere attraversa per intero la costellazione del Leone, fino a raggiungere il limite con la Vergine.



Marte: il pianeta rosso sarebbe stato il protagonista incontrastato del mese, se non venisse in parte messo in secondo piano dall’eclissi totale di Luna. Per i dettagli rimandiamo agli approfondimenti dedicati alla “Luna Rossa”. Ricordiamo le informazioni essenziali : proprio il 27 luglio, data dell’eclissi, Marte sarà all’opposizione e in congiunzione con la Luna eclissata. Marte, situata sulla volta celeste in posizione opposta a quella del Sole, sarà osservabile per tutta la notte, raggiungerà la massima luminosità per l’anno in corso (M = - 2,8 , il Marte più luminoso dalla grande opposizione del 2003). La minima distanza effettiva dalla Terra, pari a 57.590.630 km. sarà raggiunta qualche giorno dopo, il 31 luglio. Marte si sposta con moto retrogrado nella costellazione del Capricorno, dove rimane per tutto il mese.


Giove: all’inizio di luglio lo possiamo osservare al culmine in direzione Sud quando il cielo è ancora rischiarato dalle luci del crepuscolo, poco dopo il tramonto del Sole. Nel corso del mese possiamo ancora osservarlo nelle prime ore della notte, ma il pianeta riduce l’intervallo di osservabilità, anticipando l’orario del proprio tramonto. Lo possiamo osservare a Sud Ovest, via via sempre più basso sull’orizzonte. Anche per questo mese Giove rimane all’interno della costellazione della Bilancia. dove l’11 luglio torna al moto diretto.




Saturno: dopo l’opposizione avvenuta nello scorso mese di giugno, Saturno offre ancora un periodo di visibilità ideale. Lo si può individuare senza difficoltà e rimane osservabile per quasi l’intera notte. Si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.



Urano: il pianeta anticipa ulteriormente l’orario del proprio sorgere e compare sull’orizzonte orientale dopo la mezzanotte. Nel corso delle ultime ore della notte lo si può osservare già piuttosto alto in cielo a Sud-Est. Urano si sposta quasi impercettibilmente nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è consigliato l’uso del telescopio.



Nettuno: l pianeta è osservabile per quasi tutta la notte, essendo ormai imminente l’opposizione al Sole. Sorge in tarda serata ed è possibile individuarlo inizialmente a Sud-Est e successivamente in direzione Sud, dove culmina nel corso delle ore che precedono il sorgere del Sole. Per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è al di sotto al limiti accessibile alla percezione dell’occhio nudo. Nettuno si sposta molto lentamente con moto retrogrado nell’Acquario, costellazione che lo ospiterà per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.



PlutoneSi verifica il miglior periodo dell’anno per tentarne l’osservazione. Infatti il 12 luglio Plutone si trova in opposizione al Sole. Diventa quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, rimane indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

- Una curiosità sull’opposizione di Plutone :
L’allineamento Plutone-Terra-Sole sarà così perfetto che da Plutone si vedrebbero la Terra e la Luna transitare sul disco solare. L’ultima volta è avvenuto nel 1931 (anno della scoperta di Plutone) e dovremo attendere 161 per ritrovare un allineamento simile.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

Transiti Notevoli della Stazione Spaziale Internazionale - Luglio 2018

Appuntamento mensile con la rubrica che si occuperà di descrivere e fornire informazioni riguardo i passaggi visibili più importanti di una tra le più grandi opere ingegneristiche dell'uomo!


Stiamo parlando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS): una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27743,8 km/h, completando 15,7 orbite al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, rinnovandosi di missione in missione.





Qui di seguito invece, trovate un elenco riguardante i principali avvistamenti. Per tutti i transiti e gli avvisi al minuto invece potete recarvi sul canale Twitter @AstroPratica (che potete trovare e seguire sulla destra della pagina) e sul canale Facebook AstroPratica  con messaggi dedicati.
La ISSStazione Spaziale Internazionale sarà rintracciabile nei nostri cieli sia ad orari mattutini che serali. Avremo molti transiti notevoli con magnitudini elevate durante il secondo mese estivo, auspicando come sempre in cieli sereni.

Si inizierà il giorno 4 Luglio, dalle 04:48 verso SO alle 04:57 verso ENE. Visibilità perfetta da tutta la nazione, con magnitudine di picco a -3.8. Osservabile senza problemi, meteo permettendo.

Si replica il 5 Luglio, dalle 03:58 alle 04:04, osservando da S a ENE. La ISS sarà ben visibile dalle regioni meridionali con una magnitudine massima si attesterà su un valore di -3.0.

Passiamo al giorno 6 Luglio, dalle 04:40 in direzione OSO alle 04:48 in direzione NE. Questo sarà un transito ottimale per tutto il Centro Nord. Magnitudine massima di -3.1.

Il giorno successivo, 7 Luglio, la ISS sarà nuovamente osservabile da tutta la nazione, con magnitudine a -3.9 (uno dei transiti migliori del mese) dalle 03:49 verso OSO alle 03:56 verso NE.

Saltando di circa due settimane, al 19 Luglio, avremo la prima delle due giornate con un transito al mattino ed uno alla sera. La ISS transiterà nei nostri cieli dalle 04:31 alle 04:41, da NO ad ESE, con una magnitudine massima di -3.0. Osservabile da tutto il paese.

Ancora, il 19 Luglio, ma alla sera, quando la Stazione Spaziale transiterà dalle 22:46 alle 22:57, da OSO a NE. Un transito ottimale per tutto il paese, con magnitudine massima a -3.7. Se osservata dal centro transiterà vicina alla Luna sorta da poco.

Il giorno dopo, il 20 Luglio, dalle 21:54 alle 22:04, da SO a ENE, avremo un transito apprezzabile da tutto il paese. Magnitudine massima a -4.0 per il miglior transito del mese. Se osservata dal Centro Italia, la ISS transiterà vicina alla congiunzione tra la Luna e Giove.

Il 21 Luglio, dalle 04:22 alle 04:32, con magnitudine di picco a -3.9, visibile da tutta Italia, da ONO a SE, tagliando in due la Via Lattea

Passando al 22 Luglio, dalle 03:29 verso NO alle 03:39 verso ESE, la Stazione Spaziale Internazionale effettuerà il primo dei due transiti odierni. Visibile al meglio da tutta Italia, con magnitudine massima a -3.5.

L’ultimo transito notevole del mese si avrà ancora il 22 Luglio, osservabile da tutto il paese, dalle 21:45 alle 21:55, da OSO a NE. La ISS, con magnitudine massima a -3.3, transiterà vicina alle due Orse, se osservata dal Centro.

Giorno
Ora Inizio
Direzione
Ora Fine
Direzione
Magnitudine
04
04:48
SO
04:57
ENE
-3.8
05
03:58
S
04:04
ENE
-3.0
06
04:40
OSO
04:48
NE
-3.1
07
03:49
OSO
03:56
NE
-3.9
19
04:31
NO
04:41
ESE
-3.0
19
22:46
OSO
22:57
NE
-3.7
20
21:54
SO
22:04
ENE
-4.0
21
04:22
ONO
04:32
SE
-3.9
22
03:29
NO
03:39
ESE
-3.5
22
21:45
OSO
21:55
NE
-3.3

N.B. Le direzioni visibili per ogni transito sono riferite ad un punto centrato sulla penisola, nel centro Italia, costa tirrenica. Considerate uno scarto ± 1-5 minuti dagli orari sopra scritti, a causa del grande anticipo con il quale sono stati calcolati.
Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca