Tra poco più di 24 ore (alle 13:10 ora Italiana del 22 Maggio) il pianeta rosso, Marte, si troverà al punto di opposizione geometrica con la Terra. Questo sta a significare che il nostro vicino di Sistema Solare sarà perfettamente posizionato per le nostre osservazioni, e lo rimarrà per qualche settimana.
Il telescopio spaziale Hubble lo ha fotografato 10 giorni fa, con una classica quantità di dettagli davvero stupefacente.
Possiamo vedere moltissime features sulla superficie del pianeta, insieme a molte aree coperte dalle nubi marziane. In particolare in questa vista la grande area più chiara al centro è l'Arabia Terra, mentre a sinistra troviamo la zona scura della Terra Meridiani; oltre queste, la Xanthe Terra verso Sud e la Chrise Planitia verso Nord.
Naturalmente, dalla Terra, dietro la sua atmosfera, osservare così tante caratteristiche superficiali rimane molto difficile, e una cosa relegata solo a chi possiede telescopi dal diametro generoso (12"/14" in su). Nonostante questo, tutto potranno apprezzare l'evento, che si ripete -a causa dei moti orbitali del nostro pianeta e di Marte- ogni due anni.
Innanzitutto, dove troviamo Marte? Possiamo localizzarlo nella Costellazione dello Scorpione, ben posizionato per essere osservato durante tutto il corso della notte, senza alcun problema. Come si può vedere anche dall'immagine la direzione in cui ricercarlo è il Sud, intorno all'una di notte.
Sarà impossibile non riconoscerlo, in quanto brillerà di una luminosa tonalità arancione (magnitudine -2.0), che lo distingue completamente da qualsiasi altro oggetto del cielo.
Se osserverete proprio questa notte, lo troverete poco sotto la Luna, mentre domani il nostro satellite naturale sarà vicino al pianeta Saturno, anch'esso prossimo all'opposizione, che raggiungerà agli inizi di Giugno.
Cosa potremo osservare? Come detto, ad occhio nudo potremo ammirare la sua stupenda tonalità arancio rossastra. E potrete anche effettuare un confronto visivo con la stella che rivaleggia il suo colore, Antares. Proprio il suo nome sta a significare rivale di Ares (Marte) o simile ad Ares, nella sua etimologia, e data la loro similitudine, il paragone salta benissimo all'occhio. In arabo invece il suo nome è Ķalb al Άķrab, ovvero, il Cuore dello Scorpione.
Con dei binocoli invece la sua luce sarà davvero brillante, risaltando in modo splendido su un cielo ripieno di stelle. Data la sua magnitudine elevata sarà facilissimo rintracciarlo anche con un campo visivo più ristretto.
Questo fattore vale naturalmente anche per i telescopi: a bassi ingrandimenti si potrà notare il punto bianco che indica la calotta polare settentrionale. Salendo con gli stessi (e per chi li ha a disposizione, con i diametri di lenti o specchi principali) inizieranno ad emergere dettagli a scala planetaria, come la differenza tra le terre più scure e quelle color arancio/ruggine.
Grazie al software WinJUPOS possiamo simulare cosa si vedrà alle ore 01:00 del 22 Maggio.
Vi sarà una predominanza di terre chiare, con una delle zone più belle da apprezzare sulla destra, ovvero la regione dei vulcani: poco spostato dal centro abbiamo il Mons Olympus, la montagna più elevata dell'intero Sistema Solare, che svetta a 22 km di altezza dalla superficie, con una estensione pari a quella dell'intera Francia. Per un paragone, il nostro Monte Everest non arriva neanche a 9 km di altitudine, e il Manua Kea non si eleva a più di 10 km dai fondali marini.
Sulla destra abbiamo invece l'intera regione di Tharsis, con i tre vulcani caratteristici, mentre a sinistra la vasta estensione delle pianure Amazonas e Arcadia.
Tutto questo in attesa dell'opposizione del 2018, quando il pianeta rivaleggerà le dimensioni apparenti di quella del 2003. Il pianeta sarà infatti grande 24.3 secondi d'arco, al contrario dei 18.6 dell'opposizione dell'anno corrente, e dei 15.2 del 2014.
Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca
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