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lunedì 14 novembre 2016

Sciame delle Leonidi 2016 al Picco

Nella notte tra il 17 ed il 18 Novembre lo sciame meteorico delle Leonidi raggiungerà il suo massimo. Le previsioni per quest'anno indicano uno ZHR (Zenithal Hourly Rate - Rateo Orario Zenitale) di circa 20 meteore all'ora, non certo uno sciame corposo come quello delle Perseidi di Agosto, ma comunque foriero di buoni avvistamenti delle cosiddette, nella cultura popolare, 'stelle cadenti'.


L'immagine qui sopra ci fornisce una direzione e una idea di dove guardare per rintracciare il radiante delle Leonidi. Si definisce radiante la zona apparente di cielo dal quale sembrano 'uscire' e distribuirsi tutte le traccie che le varie meteore creano disintegrandosi nell'atmosfera. La Luna disturberà la loro visibilità, essendo il picco solo tre giorni dopo la sua fase di Piena.

Un consiglio per osservarle è quello consueto di recarsi fuori città e da zone con poca umidità, in modo da minimizzare l'inquinamento luminoso nel cielo. Inoltre, se potete, mettervi con le spalle alle eventuali luci artificiali presenti (ad esempio dietro un muro al margine di una tettoia): questo limiterà la vostra visione del cielo, ma garantirà alla porzione più scura di essere decisamente più apprezzabile. Un altro consiglio che voglio dare è quello di non osservare direttamente verso il radiante in queste situazione, ma a qualche grado da questo. Per quale motivo? Il radiante è il punto dal quale sembrano irradiarsi appunto le scie luminose, ma queste possono attraversare il cielo anche a distanza notevole da questo punto. Quindi muovetevi con lo sguardo, e vedrete che potrete apprezzarne un numero ancora maggiore.

Fotograficamente parlando, se volete tentare di immortalarle, il consiglio è di utilizzare un obiettivo fortemente grandangolare (anche dei fish-eye), aprire il diaframma il più possibile, utilizzare nuovamente un tempo di esposizione elevato (circa sui 30 secondi al minimo) e aumentare il valore dell'ISO in rapporto al vostro cielo (più inquinato dalle luci cittadine sarà, e più l'aumento dell'ISO dovrà essere contenuto).

Dove si origina questo sciame meteorico? La risposta potrebbe apparire allo stesso tempo interessante e affascinante per chi si avvicina all'astronomia.
La cometa Tempel-Tuttle, che è stata scoperta indipendentemente da due astronomi  Ernst Tempel e Horace Parnell Tuttle nel 1865 e 1866, è una cometa periodica con un'orbita che la riporta al perielio (punto più vicino al Sole) ogni 33 anni. Il suo ultimo passaggio si è avuto nel 1998 e il prossimo si avrà nel 2031. Nella foto sottostante, e a cura dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone possiamo apprezzarla facilmente.


E' proprio lei la genitrice dello sciame meteorico delle Leonidi, in quanto queste 'stelle cadenti' sono niente altro che polveri e detriti che la cometa si lascia dietro dopo ogni passaggio nel Sistema Solare interno e che vanno a generare la famosa scia luminosa non appena entrano in contatto con la nostra atmosfera.

Dato che ormai sono passati 17 anni dal suo ultimo passaggio il numero totale di questi detriti è andato diminuendo, e questo ci porta al piccolo ZHR con cui avremo a che fare e che è stato trattato nella prima parte dell'articolo. Nel (e dal) 2031 in poi, anno del nuovo perielio, avremo uno ZHR delle Leonidi decisamente più elevato, e potremo apprezzarlo ancora di più.

Una curiosità riguardante questo sciame per concludere: dato che la scia di polveri e detriti si muove intorno al sole lungo l'orbita della Tempel-Tuttle in senso opposto a quello del movimento della Terra, queste meteore sono le più veloci in assoluto ad impattare contro la nostra atmosfera: la loro velocità si attesta infatti a circa 72km/s oppure in unità più familiari, il valore di 260000 (duecentosessantamila) km/h!

Come sempre, se riuscirete ad osservare l'evento scrivete le vostre testimonianze sia qui sul blog, nei commenti, sia nei canali Social di Astronomia Pratica. E se riuscirete a scattare delle foto, inviatele pure tramite gli stessi canali!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

martedì 17 novembre 2015

Il Massimo delle Leonidi

Tra questa notte e quella di domani lo sciame meteorico delle Leonidi raggiungerà il suo massimo. Le previsioni per quest'anno indicano uno ZHR (Zenithal Hourly Rate - Rateo Orario Zenitale) di circa 20 meteore all'ora, non certo uno sciame corposo come quello delle Perseidi di Agosto, ma comunque foriero di buoni avvistamenti delle cosiddette, nella cultura popolare, 'stelle cadenti'.


L'immagine qui sopra (©Stardate.org) ci fornisce una direzione e una idea di dove guardare per rintracciare il radiante delle Leonidi. Si definisce radiante la zona apparente di cielo dal quale sembrano 'uscire' e distribuirsi tutte le traccie che le varie meteore creano disintegrandosi nell'atmosfera.

La Luna disturberà poco la loro visibilità, essendo ormai in decisa fase calante e quindi sorgendo molto tardi, nella seconda parte della notte. Quest'anno risulterà particolarmente facile trovare questo radiante particolare, dato che il pianeta Giove, molto luminoso nel cielo notturno attuale con una magnitudine di circa -1.7, sarà una guida perfetta. Basterà infatti osservare verso di lui per trovarsi proprio dentro al radiante delle Leonidi.

Ma chiediamoci, da dove si origina questo sciame meteorico? La risposta potrebbe apparire allo stesso tempo interessante e affascinante per chi si avvicina all'astronomia.
La cometa Tempel-Tuttle, che è stata scoperta indipendentemente da due astronomi  Ernst Tempel e Horace Parnell Tuttle nel 1865 e 1866, è una cometa periodica con un'orbita che la riporta al perielio (punto più vicino al Sole) ogni 33 anni. Il suo ultimo passaggio si è avuto nel 1998 e il prossimo si avrà nel 2031. Nella foto sottostante, e a cura dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone possiamo apprezzarla facilmente.


Ecco, è proprio lei la genitrice dello sciame meteorico delle Leonidi, in quanto queste 'stelle cadenti' sono niente altro che polveri e detriti che la cometa si lascia dietro dopo ogni passaggio nel Sistema Solare interno e che vanno a generare la famosa scia luminosa non appena entrano in contatto con la nostra atmosfera.

Dato che ormai sono passati 16 anni dal suo ultimo passaggio, naturalmente il numero totale di questi detriti è andato diminuendo, e questo ci porta al piccolo ZHR con cui avremo a che fare e che è stato trattato nella prima parte dell'articolo. Nel (e dal) 2031 in poi, anno del nuovo perielio, avremo uno ZHR delle Leonidi decisamente più elevato, e potremo apprezzarlo ancora di più.

Una curiosità riguardante questo sciame per concludere: dato che la scia di polveri e detriti si muove intorno al sole lungo l'orbita della Tempel-Tuttle in senso opposto a quello del movimento della Terra, queste meteore sono le più veloci in assoluto ad impattare contro la nostra atmosfera: la loro velocità si attesta infatti a circa 72Km/s oppure in unità più familiari, il valore di 260000 (duecentosessantamila) Km/h!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

mercoledì 9 settembre 2015

Tripla Congiunzione al Mattino del 10 Settembre

Domattina, per chi avrà voglia di alzarsi circa un'ora prima dell'alba, avremo una stupenda congiunzione tripla nel cielo orientale, auspicando naturalmente nel meteo favorevole.

Gli oggetti celesti interessati nella stessa saranno il nostro satellite naturale, la Luna, illuminata solamente per l'8% circa, in definitiva fase calante; il pianeta Venere, che da qualche tempo ha effettuato la sua congiunzione con il Sole e quindi è passato dal cielo serale a quello mattutino, e il nostro vicino pianeta rosso, Marte.


Nella mappa qui postata sopra, realizzata con il software Stellarium, possiamo vedere la loro configurazione all'orizzonte orientale, come detto. I tre oggetti avranno una buona elevazione, il che permetterà il loro avvistamento senza alcun problema, anche in caso di ostacoli di media elevazione.

La coppia Luna-Venere sarà la più evidente, con rispettive magnitudini di circa -8 e -4.5, distanziata da circa 2°. Marte sarà più lontano, a circa 9°, al vertice di un immaginario triangolo. Sarà più difficile da osservare a causa della sua ridotta magnitudine, +1.7, ma utilizzando gli altri due oggetti come mirino, non sarà complesso rintracciarlo.

Possiamo inoltre notare come molto più in basso, a circa 23° dal terzetto, sia visibile anche il pianeta Giove, che ha da poco oltrepassato la congiunzione con il Sole. Molto difficile da osservare ad occhio nudo a causa della sua vicinanza con la stella (ricordate SEMPRE di NON osservare MAI il Sole con strumenti ottici non filtrati!), e quindi del suo essere immerso nella sua luce, ma con dei binocoli potrete riuscire a notare un piccolo punto luminoso di magnitudine -1.7 a pochi gradi dall'orizzonte. Quel punto è proprio il gigante gassoso principale del Sistema Solare.


Nella seconda immagine qui sopra possiamo invece vedere un ingrandimento diretto ai protagonisti della congiunzione tripla. Con un telescopio, oltre alla fase lunare come detto pronunciata calante, potrete apprezzare anche la fase di Venere (ricordo che essendo un pianeta interno come Mercurio, mostra una porzione illuminata che cambia per ogni giorno che passa, come la nostra Luna). In questo caso la sua percentuale di illuminazione è di circa il 17%, apprezzabile come detto solo tramite telescopi, oppure teleobiettivi spinti (>= 250mm).

Inoltre, Marte con il suo caratteristico colore rossastro. sarà visibilissimo sia con binocoli che con telescopi, anche se la vista di particolari semplici della sua superficie è ora relegata a diametri davvero generosi e situazioni dove la bassa elevazione sull'orizzonte non aumenti ulteriormente la turbolenza atmosferica già presente.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

lunedì 17 novembre 2014

Leonidi di Novembre al picco

Tra questa notte e quella di domani lo sciame meteorico delle Leonidi raggiungerà il suo massimo. Le previsioni per quest'anno indicano uno ZHR (Zenithal Hourly Rate - Rateo Orario Zenitale) di circa 20 meteore all'ora, non certo uno sciame corposo come quello delle Perseidi di Agosto, ma comunque foriero di buoni avvistamenti delle cosiddette, nella cultura popolare, 'stelle cadenti'.


L'immagine qui sopra (©Stardate.org) ci fornisce una direzione e una idea di dove guardare per rintracciare il radiante delle Leonidi. Si definisce radiante la zona apparente di cielo dal quale sembrano 'uscire' e distribuirsi tutte le traccie che le varie meteore creano disintegrandosi nell'atmosfera.

La Luna disturberà poco la loro visibilità, essendo ormai in decisa fase calante e quindi sorgendo molto tardi, nella seconda parte della notte. Quest'anno risulterà particolarmente facile trovare questo radiante particolare, dato che il pianeta Giove, molto luminoso nel cielo notturno attuale con una magnitudine di circa -1.7, sarà una guida perfetta. Basterà infatti osservare verso di lui per trovarsi proprio dentro al radiante delle Leonidi.

Ma chiediamoci, da dove si origina questo sciame meteorico? La risposta potrebbe apparire allo stesso tempo interessante e affascinante per chi si avvicina all'astronomia.
La cometa Tempel-Tuttle, che è stata scoperta indipendentemente da due astronomi  Ernst Tempel e Horace Parnell Tuttle nel 1865 e 1866, è una cometa periodica con un'orbita che la riporta al perielio (punto più vicino al Sole) ogni 33 anni. Il suo ultimo passaggio si è avuto nel 1998 e il prossimo si avrà nel 2031. Nella foto sottostante, e a cura dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone possiamo apprezzarla facilmente.


Ecco, è proprio lei la genitrice dello sciame meteorico delle Leonidi, in quanto queste 'stelle cadenti' sono niente altro che polveri e detriti che la cometa si lascia dietro dopo ogni passaggio nel Sistema Solare interno e che vanno a generare la famosa scia luminosa non appena entrano in contatto con la nostra atmosfera.

Dato che ormai sono passati 15 anni dal suo ultimo passaggio, naturalmente il numero totale di questi detriti è andato diminuendo, e questo ci porta al piccolo ZHR con cui avremo a che fare e che è stato trattato nella prima parte dell'articolo. Nel (e dal) 2031 in poi, anno del nuovo perielio, avremo uno ZHR delle Leonidi decisamente più elevato, e potremo apprezzarlo ancora di più.

Una curiosità riguardante questo sciame per concludere: dato che la scia di polveri e detriti si muove intorno al sole lungo l'orbita della Tempel-Tuttle in senso opposto a quello del movimento della Terra, queste meteore sono le più veloci in assoluto ad impattare contro la nostra atmosfera! La loro velocità si attesta infatti a circa 72Km/s oppure in unità più familiari, il valore di 260000 (duecentosessantamila) Km/h!

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca