Lightbox Effect

martedì 30 dicembre 2014

Tutta la Luna nel 2015!

Diamo uno sguardo a tutto quel che riguarda la Luna per tutta la durata del prossimo anno, elencate mese per mese sulle singole righe. Il merito di questo lavoro va ad Andrew Cool, del sito australiano SkippySky.

Potete trovarne una versione a maggior risoluzione qui, se desiderate stamparla o conservarla sul vostro pc/dispositivo mobile.

Potrà essere molto utile se volete pianificare, ad esempio, delle sessioni osservative e fotografiche di profondo cielo, concentrando gli obiettivi nelle notti in cui siamo vicini alla fase di Luna Nuova, dato che tutti sappiamo quanto la luce lunare possa rendere lattiginoso il cielo notturno, e quindi nascondere i dettagli più fini in questo tipo di fotografie o osservazioni.
Inoltre, potete utilizzarlo per pianificare anche le osservazioni lunari, osservando la fase e quindi decidendo se e quando scattare fotografie.

Di seguito, alcuni degli eventi principali, riguardanti l'Italia, che coinvolgono la Luna per tutto il 2015:
  • 5 Marzo: Luna Piena all'apogeo più distante dell'anno ('miniluna') alle 19:07
  • 20 Marzo: Eclisse Parziale di Sole visibile dall'Italia (copertura dal 40% al 60%)
  • 31 Luglio: Seconda Luna Piena del Mese
  • 28 Settembre: Luna Piena al perigeo più vicina dell'anno ('superluna') alle 4:52
  • 28 Settembre: Eclisse Totale di Luna visibile quasi al tramonto del satellite dall'Italia
  • 29 Ottobre: Luna occulta la stella Aldebaran, Alpha Tauri
  • 23 Dicembre: Luna occulta la stella Aldebaran, Alpha Tauri
In conclusione, andiamo a vedere con questo filmato -a cura della NASA, con immagini dalla sonda LRO/Lunar Reconaissance Orbiter- della durata di circa cinque minuti, tutte le fasi, le librazioni e la posizione rispetto alla Terra, della nostra Luna. Consiglio di osservarlo a tutto schermo, e a piena risoluzione!



Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

lunedì 29 dicembre 2014

C/2014 Q2 Lovejoy: Galleria Fotografica

Di questa cometa abbiamo parlato in modo completo in un precedente articolo, che potete trovare a questo indirizzo, ma facciamo comunque una piccola introduzione prima di passare alle fotografie scattate durante queste feste.

La C/2014 Q2 Lovejoy, che è stata scoperta dal 'cacciatore di comete' australiano Terry Lovejoy il 17 Agosto di quest'anno mentre transitava nella costellazione australe della Poppa e negli ultimi tempi la sua luminosità è aumentata in maniera tale da renderla già osservabile con semplici binocoli, sotto un cielo terso e buio. E in molti si sono dedicati alla sua osservazione e fotografia, ecco quindi le foto migliori scattate finora, reperite sul web.


Iniziamo dallo stupendo scatto di Michele Brusa, che è riuscito tra nuvole, nevicata in atto e altri problemi atmosferici a riprenderla durante la notte, proprio al passaggio vicino al debole ammasso globulare M79, che è visibile in alto nell'immagine. Una vista davvero fantastica!


Passiamo quindi ad un altro astrofotografo italiano, Rolando Ligustri, che ce la mostra in un campo visivo ancora più esteso, illuminando moltissime strutture nella sua lunga coda! L'immagine, favolosa, è stata catturata tramite un telescopio automatizzato in Australia.

sabato 27 dicembre 2014

[Guida]: Come Osservare la Stazione Spaziale Internazionale!

Tutti conosciamo la Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station - ISS): è una stazione spaziale, dedicata alla ricerca scientifica, che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27743,8 km/h, completando 15,7 orbite (15/16 albe e tramonti) al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000 e l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a nove astronauti o cosmonauti. Qui la vediamo fotografata dallo Space Shuttle nella sua configurazione attuale, e proprio le sue dimensioni la rendono facilmente osservabile anche da terra, quando si presentano le occasioni giuste.





Ma, le domande alle quali vogliamo rispondere con questa guida sono: "Se non l'ho mai vista, cosa posso aspettarmi di osservare nel cielo? E cosa devo guardare con precisione?"


Iniziamo da: cosa si vede? La Stazione Spaziale Internazionale, nei suoi transiti migliori, arriva ad una luminosità che può superare anche quella di Giove! E dopo la Luna e Venere, è l'oggetto più luminoso del cielo notturno: la sua magnitudine al culmine del transito varia da circa +1 ad oltre -4, con la regola, per le magnitudini, che più si va verso i valori negativi e più un'oggetto celeste (stella, satellite, pianeta) sarà luminoso nel cielo. Per la ISS se siamo sullo 0 occorrerà un cielo mediamente scuro per apprezzarla, ma se siamo sul -3, si riuscirà a vedere dal centro delle città più grandi senza problemi. Ma, giustamente, se non la si è mai osservata, non si sa cosa guardare con precisione, e si rischia di non vederla proprio!



Questa foto, scattata dall'autore del blog da Pisa, mostra cosa si osserva in una lunga esposizione: una linea che percorre il cielo, a volte per tutta la volta celeste, a volte interrompendosi lungo il cammino, in quanto entra nel cono d'ombra del nostro pianeta.

Naturalmente quando la andremo ad osservare con i nostri occhi, non vedremo una linea continua, ma un punto luminoso che si sposta abbastanza rapidamente (la media è di circa 7 minuti da orizzonte ad orizzonte, e quando è vicina al culmine si muove di circa 1 grado al secondo, equivalente a 2 diametri solari o lunari) nel cielo. Immaginate una stella che non brilla e che si sposta, oppure un aereo che però non lampeggia, ma risplende di una luce fissa e bianca. Il seguente video, registrato da Michele Magni, a Milano, mostra chiaramente cosa si può osservare ad occhio nudo, ed è l'esempio perfetto per chi vuole individuarla per la prima volta.


La ISS non è purtroppo visibile di giorno, dato che la sua luminosità massima viene sempre ingolfata dalla luce del Sole, in ogni caso. Tuttavia, c'è una occasione nella quale è possibile osservarla: quando la stessa transita di fronte al disco solare o lunare!
In questi casi, possiamo vedere la sua silhouette stagliarsi nettamente, come un'ombra ben definita, sulla superficie di entrambi gli oggetti, come è possibile vedere in questa o in questa foto, ad opera di Thierry Legault.

Altre domande che possono sorgere sono: "Perchè non la si vede transitare sempre nella stessa porzione di cielo? O perchè quando transita sull'Italia a volte non riusciamo ad avvistarla?"

Utilizziamo una immagine, realizzata gentilmente per il blog da Andrea Benassi e partiamo dalla seconda: riusciamo ad osservare la ISS con i nostri occhi quando il Sole è sotto l'orizzonte locale (quello del piccolo osservatore al Livello del Suolo) ma ai 400 km di altezza media della Stazione Spaziale la stessa continua ad essere illuminata dalla luce del Sole. E' come osservare il tramonto dall'alta cima di una montagna piuttosto che ai piedi della stessa: in cima il Sole tramonta poco tempo più tardi.
Quindi la ISS è ancora illuminata, anche se da noi, al suolo, è già notte. Tuttavia, se il Sole sarà sceso sotto l'orizzonte anche a quella quota la ISS sarà nel buio, invisibile ai nostri occhi.

Per la prima, è tutto dovuto alla sua orbita. Come detto, per rimanere alla sua altezza media compie circa 16 orbite al giorno. Tuttavia la Terra sotto di lei non rimane immobile, e continua a ruotare sul suo asse. Per questo motivo, dal punto di vista di un osservatore fisso sulla superficie del pianeta, la ISS si sposta sempre più da oriente verso occidente per ogni orbita compiuta dato che la Terra ruota nel senso opposto. Ed è per questo che la Stazione non transita due volte in giorni consecutivi (quando naturalmente possiamo osservarla di notte) nella stessa esatta traiettoria nel cielo. L'immagine, reperita online, ci fa vedere in blu le orbite passate, e in giallo quelle future e dimostra  quel che si è appena detto: per un'osservatore fisso sulla superficie del pianeta la ISS si sposta nel cielo da Ovest verso Est.


Finora abbiamo trattato il come e il cosa. Aggiungo, sul primo, che naturalmente può essere osservata anche con binocoli o telescopi, che permettono di intuirne la forma generale, oppure i secondi, che assicurano la realizzazione di stupende fotografie, estremamente dettagliate. Come questa di Alessandro Bianconi, realizzata con un Celestron C14 ed una montatura professionale che permette l'inserimento delle coordinate della ISS per inseguirla con profitto e realizzare queste spettacolari immagini, dalla superficie della Terra!


Ovviamente l'attrezzatura necessaria per realizzare una foto del genere è sicuramente fuori dalla portata dei più, ma si possono ottenere risultati ugualmente soddisfacenti anche con semplici fotocamere reflex con buoni teleobiettivi, o, al minimo, compatte con elevati zoom ottici, non digitali (e una buona mano ferma o meglio, un cavalletto). In questo caso il 'trucco' è scattare fotografie con tempi di esposizione bassi, da 1/50 a 1/200 di secondo insieme ad una impostazione ISO 100-400, in modo da fissare la Stazione Spaziale senza che venga fuori la sua traccia oblunga. Se invece volete ottenere una scia estesa, che attraversi la foto, vi basta esporre per 4 o più secondi, in riferimento al campo inquadrato. Fate delle prove per trovare il miglior compromesso con la vostra strumentazione. Ed è importante anche il fatto di poter mettere a fuoco manualmente per fotografarla: in questo modo, focalizzando prima su una stella, o la Luna oppure un edificio/traliccio/albero molto lontano, avrete già impostato il fuoco migliore per poter ottenere qualche dettaglio, come la struttura della Stazione Spaziale stessa.

Per il dove e il quando, la risposta è semplice. Basta seguire questo blog (cliccando sull'icona che rappresenta la ISS in alto sulla destra), dove mese per mese verranno pubblicati elenchi comprensivi di tutti i transiti principali. Oppure il profilo @AstroPratica su Twitter, o AstroPratica su Facebook, dove vengono pubblicati avvisi e allerte al minuto, e anche segnalati eventuali transiti lunari o solari, dato che in alcune occasioni come trattato, la Stazione Spaziale attraversa per uno o due secondi il disco della nostra stella, o del nostro satellite naturale.
Un suggerimento per facilitarvi le osservazioni: quando verranno forniti i dati saranno offerti in questo formato 'Ora Inizio Direzione Inizio - Ora Fine Direzione Fine' (es. 18:42 NO - 18:49 SE). Per aiutarvi, cercate dei punti di riferimento con il terreno -palazzi, alberi, montagne o similia- che vi rendano più rapido individuare i punti cardinali, se non avete a disposizione una bussola, che sia vecchio stile o sul cellulare. Oppure, se siete familiari con le costellazioni nei vari periodi dell'anno, potete usare le loro stelle come punti di riferimento.
Inoltre, considerate l'acquisto o il reperire un orologio radiocontrollato, che vi permetta di avere con precisione l'orario effettivo in modo da non perdere il transito per quei pochi minuti in cui eravate 'indietro' o 'avanti'. Anche un cellulare va benissimo, se ha il controllo dell'orario in remoto (ormai quasi tutti lo hanno), e le app che consiglio in chiusura saranno utili anche per questo.


Il perchè... perchè osservare la Stazione Spaziale Internazionale sorvolare la nostra testa? Alla fine, è solo un punto che si muove, un satellite come un altro, no? Non c'è nulla di più errato al riguardo.

La ISS è l'apice della nostra tecnologia in moltissimi campi, e non è un apice da punto di arrivo, ma un apice da punti di partenza! La ricerca ci porta avanti in innumerevoli applicazioni pratiche, avvantaggiate dalle condizioni a bordo, che ci fanno progredire in tutti i settori, da quello medico a quello psicologico a quello tecnologico.
Inoltre, è abitata permanentemente da più di 10 anni, come detto in apertura. Ci sono delle persone, come noi, che vivono e lavorano all'interno e ammirano il nostro piccolo pianeta azzurro dall'alto dello spazio! E se non è una emozione questa, poter osservare un oggetto così grande costruito dall'uomo in una collaborazione internazionale, con astronauti impegnati nel lavoro, e nello svago di apprezzare il nostro pianeta, non so proprio cos'altro potrebbe esserlo.


Concludo elencando tre app, per i tre maggiori SO dei moderni smartphone, che possono aiutare nell'identificarla con avvisi e mappa del cielo in tempo reale.
Androidhttps://play.google.com/store/apps/details?id=com.runar.issdetector
OShttps://itunes.apple.com/us/app/iss-spotter/id523486350?mt=8
Windows Phonehttp://www.windowsphone.com/it-it/store/app/iss-tracker/b33bb777-c315-447a-8684-e8255a0ec6be

E i due siti principali dai quali tutti voi potrete ottenere, inserendo la vostra località, le previsioni per i transiti della Stazione Spaziale Internazionale.
http://www.heavens-above.com/ -  http://www.calsky.com

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

giovedì 25 dicembre 2014

Comet C/2014 Q2 Lovejoy: una cometa tra Natale e il Nuovo Anno

Una piccola cometa sta facendo parlare di se. Non è luminosa o appariscente come la Hale-Bopp degli anni '90, ma può avere le potenzialità per essere osservata ad occhio nudo da cieli abbastanza bui, con il passare dei giorni.

E' la C/2014 Q2 Lovejoy, che è stata scoperta dal 'cacciatore di comete' australiano Terry Lovejoy il 17 Agosto di quest'anno mentre transitava nella costellazione australe della Poppa -un ritrovamento davvero recente- e negli ultimi tempi la sua luminosità è aumentata di qualche punto oltre le previsioni, rendendola già osservabile con semplici binocoli, sotto un cielo terso e buio.

Qui la cometa è stata ripresa da Gerald Rhemann, utilizzando un telescopio robotizzato che riprendeva dagli ottimi cieli della Namibia, in Africa. La coda è sicuramente la vista più spettacolare, con molte ramificazioni che si estendono per un campo visivo davvero esteso, 'telescopicamente' parlando.

La magnitudine stimata attuale (potete seguirne l'andamento quasi giorno per giorno da questa pagina, curata da Seiichi Yoshida) è di circa +5, quindi visibile anche ad occhio nudo da cieli bui. In ogni caso, è osservabile anche con binocoli, come una piccola stella ma offuscata e non definita. I colori emergono solo in fotografia per ora, e virano dal verde smeraldo della chioma della cometa (causato dalla ionizzazione delle molecole di C2 - carbonio diatomico) e l'affascinante blu della coda, causato dalla ionizzazione del monossido di carbonio.

Nell'immagine sopra abbiamo una stupenda vista in bianco e nero della cometa e della sua coda, a cura dell'eccellente Damian Peach, che mostra in modo davvero spettacolare tutti i filamenti che vanno a comporre la coda di gas. Davvero impressionante, anche per un oggetto che alla semplice vista ad occhio nudo è così piccolo!

Passiamo quindi ad illustrare dove si trova: tra qualche giorno entrerà nella costellazione della Lepre, per poi passare nell'Eridano, Toro, Ariete e Triangolo, arrivando alla fine di Gennaio. La sua massima osservabilità, se le previsioni saranno rispettate, sarà in un periodo di una decina di giorni incentrato sul 7 Gennaio, dove potrebbe raggiungere una magnitudine di +4, buona anche da cieli non troppo scuri, ad occhio nudo. Purtroppo la Luna, che arriverà ad essere piena nello stesso periodo, relegherà le osservazioni della stessa agli strumenti, come binocoli e telescopi.
Se avete un telescopio con GOTO, potete inserire facilmente le sue coordinate, reperibili a questo indirizzo del Minor Planet Center.

In questa mappa stellare, dal software StarryNight, possiamo osservare il suo percorso nel nostro cielo dal 24 Dicembre 2014 fino al 1 Febbraio 2015.

Una curiosità sulla cometa: il suo periodo orbitale originale era di ben 13500 (tredicimilacinquecento) anni! Quindi, quando è transitata nel Sistema Solare interno l'ultima volta, l'uomo era ancora all'età della pietra, nel Mesolitico! E ora, questo transito ha accorciato la sua orbita di circa 5000 anni, quindi il suo ritorno è previsto non prima dell'anno 10000 dopo Cristo! Meglio approfittarne quindi.

Concludo con questa immagine che mostra, come sotto un cielo mediamente scuro, e con una medio/lunga esposizione fotografica, la corona della cometa emerga senza problemi. Lo scatto è stato realizzato da Bum-Suk Yeon, dalla Corea del Sud.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

domenica 21 dicembre 2014

Solstizio d'Inverno

Oggi entreremo ufficialmente nell'inverno astronomico (dato che quello meteorologico si fa iniziare per convenzione il giorno 1 Dicembre). Precisamente alle ore 00:03 di stanotte si avrà il cosiddetto Solstizio d'Inverno, che corrisponde in termini di 'giorno' a quello più lungo nell'emisfero meridionale del pianeta, e a quello più corto nell'emisfero settentrionale, il nostro. Il Sole oggi ha avuto, dal nostro punto di vista, l'elevazione più bassa nel cielo diurno.


Ma, come possiamo vedere dall'immagine appena sopra, il Solstizio d'Inverno avviene quando il nostro pianeta si trova nel punto più vicino al Sole di tutta la sua orbita! Questo può sembrare strano, visto che siamo nella stagione più fredda. Quindi, come è possibile?

mercoledì 17 dicembre 2014

Il ritorno della 'Stella della Sera'.

Già dal titolo penso che si riesca a capire di cosa tratterà questo articolo. Il nostro pianeta gemello, Venere, ha effettuato la sua congiunzione con il Sole (quindi non osservabile con i nostri occhi) il 25 Ottobre, e da quel momento è iniziata la sua lenta ascesa nel cielo serale, dopo averci accompagnato per mesi in quello antecedente all'alba.

Per ora la sua elevazione è decisamente bassa, parliamo di circa 3/6° sopra l'orizzonte occidentale, appena dopo il tramonto. Per tentare la sua osservazione e riuscire a trovarlo in questi particolari momenti, è necessario avere l'orizzonte completamente sgombro da ostacoli, anche se è possibile vederlo insieme a qualche nuvola, come in questa foto dalle Canarie ad opera di Peter Chappell, scattata giusto due giorni fa.


Il pianeta, nostro vicino, compie una orbita attorno al Sole in circa 225 giorni, e dopo la Luna, è l'oggetto celeste più luminoso in assoluto nel cielo notturno. Per questo sin dall'antichità, ha il soprannome di 'Stella della Sera', o 'Stella del Mattino' anche se è solo da Pitagora che si è capito che l'oggetto visibile era il pianeta Venere, e non una stella.

Venere ci accompagnerà nel panorama celeste serale per buona parte del nuovo anno, fino a quando nell'Agosto 2015 non sarà nuovamente in congiunzione con il Sole, tornando dopo qualche settimana nel cielo mattutino.


Questa la situazione (da Stellarium) appena dopo il  tramonto del 22 Dicembre, con Venere di poco sopra la linea dei +5° di elevazione, Data la luce del Sole ancora presente in quella zona sarà difficile riuscirlo ad osservare senza un aiuto ottico, come un semplice binocolo. Ricordate sempre di iniziare DOPO il tramonto, in modo da non poter mai inquadrare, neanche per errore, il disco solare: questo evento, in particolar modo con strumentazioni osservative, può portare ad estremi danni alla vista! Prestate sempre la massima attenzione!

Il pianeta poi, durante l'anno 2015, si presterà a congiunzioni anche spettacolari con tutti gli altri pianeti del Sistema Solare, Saturno (e Terra ovviamente) esclusi. Di queste ne parleremo a tempo debito, quando saremo vicini alle singole occasioni, illustrandole a dovere.

Un ultimo appunto per ricordare che come la Luna, anche Venere mostra delle fasi lungo il suo cammino, osservato dal nostro punto di vista. Per ora il pianeta si mostra quasi pieno, illuminato al 97%. ma durante i prossimi mesi questo valore cambierà, sempre più diminuendo, rendendo la vista ancora più affascinante.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

venerdì 12 dicembre 2014

Geminidi di Dicembre al picco nei prossimi giorni

Uno degli sciami di meteore più prolifici dell'anno sta per avere il suo picco nei prossimi giorni, precisamente tra il 13 e il 14 Dicembre. Stiamo parlando delle Geminidi, che come intensità di 'stelle cadenti' sono paragonabili senza problemi alle Perseidi d'Agosto. Perchè, però, questo sciame è decisamente meno noto? In primis per il clima, che spesso in questo mese risulta nuvoloso. Per non parlare del freddo se si rimane fuori all'aperto per qualche ora ad osservare.

Ma sicuramente lo spettacolo è garantito per chi vorrà sfidare le temperature non propriamente estive, né autunnali, con un rate massimo vicino alle 80/120 meteore all'ora, una media di circa 1/2 meteore al minuto. Ovviamente stiamo parlando di visibilità sotto cieli perfettamente non inquinati, con tutto l'orizzonte libero e a disposizione. Ma anche se non avete queste condizioni ottimali, non preoccupatevi, qualcosa si riuscirà ad apprezzare lo stesso.


La mappa sopra (da UniverseToday) illustra dove puntare lo sguardo per queste due notti: l'orario di riferimento per la stessa è centrato intorno alle 23, ma basterà memorizzare la figura della costellazione (i Gemelli) per ritrovarla facilmente durante la notte. Se questo però vi risulta difficile, allora cercate la 'stella' più luminosa di tutto il cielo notturno. Quella 'stella' è il pianeta Giove, e come potete vedere dalla mappa è poco lontana rispetto al radiante: ovvero, dal punto del cielo dal quale sembreranno diramarsi tutte le 'stelle cadenti'.

Ma c'è un'altra cosa che rende questo sciame meteorico un po' più speciale degli altri, ovvero che non si origina dalla coda di polveri appartenente ad una cometa, come la maggioranza degli altri sciami! La loro origine è rimasta ignota fino al 1983, quando è stato scoperto l'asteroide 3200 Phaethon (circa 5 Km di diametro - 1,43 anni terrestri di periodo orbitale), che si pensa essere un nucleo cometario esausto. Tuttavia, anche con questa condizione, continua a rilasciare materiale nello spazio, lungo la sua orbita illustrata nell'immagine sotto.

Quando questa 'roccia' si avvicina al Sole, per l'effetto della disgregazione termica alla quale è sottoposta, disperde polveri e detriti di piccole dimensioni, andando a causare, quando la Terra incrocia la sua orbita, lo sciame delle Geminidi! Che ovviamente prende il suo nome dalla Costellazione dalla quale sembrano diramarsi tutte le meteore, i Gemelli. Concludiamo l'articolo con una fotografia composta dell'asteroide qui sopra citato, ripreso da Marco Langbroek.

La Luna per quest'anno non disturberà eccessivamente la loro osservazione, nelle prime ore della sera e notte. Ma più si andrà avanti con il tempo, più ci si avvicinerà al suo sorgere, e questo potrà porre un piccolo 'freno' alla vista delle meteore più deboli.

Ma nonostante questo, a chi affronterà la notte per osservarle, auguro buone osservazioni!
G. Petricca

sabato 6 dicembre 2014

Un Sole al tramonto... particolare.

Apriamo questo articolo direttamente con la foto che utilizzeremo nel trattarlo! Una stupenda immagine che è il risultato di una composizione digitale di un panorama reale di un favoloso tramonto, in Svezia, con il Sole stesso ripreso attraverso un telescopio dotato di un filtro H-Alpha, e messo in scala per combaciare completamente con quello che era possibile vedere nella realtà.


Credit & Copyright: Göran Strand

La vista è di sicuro impatto, e che rimane nella memoria. Ma perchè è così peculiare? Perchè ci permette di immaginare, per un attimo, come potrebbero essere i tramonti terrestri se i nostri occhi potessero vedere queste singole lunghezze d'onda. Forse i più conservatori si lamenterebbero, forse altri acclamerebbero la cosa, ma la questione sicura è che sarebbe stata certamente una vista 'nuova'. O forse no, perchè avendo a disposizione occhi che dal principio potevano osservarla, sarebbe stata per noi la 'normalità'!

Tuttavia, passiamo a parlare di cosa stiamo guardando. Sappiamo già che filtrando a varie lunghezze d'onda, con appositi e professionali strumenti (ricordate, MAI osservare il Sole senza protezioni o altre attrezzature adatte, dato che la cosa può causare danni irreparabili solo in pochi secondi), la nostra stella, riusciamo a percepire strutture, dettagli e informazioni che altrimenti il nostro occhio non riuscirebbe a catturare. Le immagini che arrivano dalla sonda SDO - Solar Dynamic Observatory - ne sono una chiara testimonianza, e potete vederle, in quasi tempo reale, da questo sito: http://sdo.gsfc.nasa.gov/data/

In questa stupenda composizione, osserviamo un panorama terrestre dell'isola di Frösön, vicina alla città di Östersund, in Svezia. Insieme a questo, come detto, una composizione della nostra stella ripresa in H-Alpha. Ma cosa vuol dire?
Stiamo riprendendo, dal nome, quello che si vede nella linea spettrale Hydrogen-Alpha, alla lunghezza d'onda di 656.28 nanometri (1 nanometro è equivalente a 1.0 × 10^-9 metri), e questo ci permette di osservare una infinità di dettagli in più rispetto a quello che si osserverebbe classicamente con un normale filtro solare.

Possiamo notare dei lunghi filamenti, di colore più chiaro o più scuro, dipanarsi sulle enormi distanze della superficie solare: sono delle prominenze che si estendono dalla superficie stessa verso l'alto, e sono buoni indicatori di zone ad interessante campo magnetico. Poi si osservano delle zone marcatamente più scure, e queste mostrano i nuclei più freddi (circa 4000°C rispetto ai 5500°C della superficie circostante) delle cosiddette macchie solari, anche queste sempre in stretto monitoraggio per gli eventuali flare che possono rilasciare. Per referenza, un flare è una improvvisa emissione di energia causata da intensa attività del campo magnetico locale, e che a volte possono rilasciare materia, sottoforma di plasma, nello spazio, nelle cosiddette CME - Coronal Mass Ejections. Possiamo infine notare una ragnatela di strutture piccole e grandi, che danno una vera e propria tridimensionalità alla stella che ci permette di essere oggi sul nostro pianeta, e che ci fanno rendere conto di quanto questa sia estremamente attiva ed energica in ogni istante!

Un ringraziamento speciale va a Göran Strand per aver messo a disposizione questa stupenda immagine, che mi ha dato subito l'idea per questo piccolo pezzo. Potete trovare molti altri suoi lavori a questi indirizzi:

Sito Web - http://www.astrofotografen.se
Facebook - http://www.facebook.com/fotografgoranstrand
Twitter - http://twitter.com/Astrofotografen
Instagram - http://instagram.com/Astrofotografen

G. Petricca

martedì 2 dicembre 2014

Passaggi ISS & Tiangong-1 - Dicembre 2014

Appuntamento mensile con la rubrica che si occuperà di descrivere e fornire informazioni riguardo i passaggi visibili più importanti di due tra le più grandi opere ingegneristiche dell'uomo!

Sto parlando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27743,8 km/h, completando 15,7 orbite al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.


La Tiangong-1 invece, è la prima Stazione Spaziale Cinese. La messa in orbita originariamente pianificata per la fine del 2010, è stata successivamente posticipata al 2011. Pensata e costruita come laboratorio-test per esperimenti e docking delle varie navette Shenzhou che la visiteranno nel corso dei due anni di vita programmata, essa fa parte del ben più ampio Progetto 921-2 che vuole vedere la Cina avere nello spazio una stazione orbitante da 20 tonnellate (su modello della vecchia Mir Russa) entro il 2022 e in Tiangong un modulo di rifornimento.
 

Qui di seguito quindi, trovate il file PDF con tutte le informazioni necessarie! Tutti i passaggi da magnitudine -1.0 in giù per la ISS e i più luminosi per la Tiangong-1 sul nostro paese. Potete scaricarlo e tenerlo sul vostro pc, o stamparlo per averlo sempre a portata di mano. La formattazione è stata pensata anche per i cellulari e tablet, in modo da raggiungere la diffusione e comodità di utilizzo più alta possibile.

http://www.mediafire.com/view/u9izcqv0fvc17f5/Passaggi_ISS_Dicembre_2014.pdf

Qui di seguito invece, trovate le immagini per ogni singola pagina, se non volete scaricare il file ed usare questo articolo come referenza. Gli avvisi al minuto sono presenti sul canale Twitter @AstroPratica (che potete trovare e 'followare' sulla destra della pagina) e sul canale Facebook AstroPratica con messaggi dedicati.


lunedì 1 dicembre 2014

Il Cielo Astronomico di Dicembre

- a cura del Portale http://www.astronomiamo.it/.

Fasi Lunari Complete - Dicembre 2014

Vediamo nel dettaglio, giorno per giorno, le fasi lunari che potremo osservare durante tutto il mese di Novembre 2014, grazie all’immagine a calendario che ci aiuta nel riunirle facilmente in un singolo colpo d'occhio (© Calendar12).



A questo link la troverete invece in una versione ad alta risoluzione, che potete anche stampare per avere un promemoria sempre con voi, oppure tenere comodamente sul vostro pc o dispositivo mobile.

Luna Piena
06 Dicembre
23:23:34
Ultimo Quarto
14 Dicembre
16:16:02
Luna Nuova
22 Dicembre
13:32:48
Primo Quarto
28 Dicembre
11:06:25

Ma ricordate, la nostra Luna mostra in ogni caso qualcosa di differente giorno per giorno, e se ne si ha la possibilità avendo a disposizione telescopi di piccola e media grandezza e tempo da dedicare, anche nell'arco di una sola notte! Quindi, vale sempre alzare gli occhi al cielo notturno, e osservarla, sia da vicino che da lontano!

Di seguito la tabella che mostra giorno per giorno gli orari di alba e tramonto del nostro satellite, riferiti alle latitudini medie italiane.

Data
sorge
tramonta
01 Sa
13h50m
00h17m(+1)
02 Do
14h27m
01h19m
03 Lu
15h02m
02h29m
04 Ma
15h38m
03h40m
05 Me
16h15m
04h51m
06 Gi
16h54m
06h01m
07 Ve
17h37m
07h08m
08 Sa
18h24m
08h13m
09 Do
19h14m
09h12m
10 Lu
20h07m
10h05m
11 Ma
21h03m
10h52m
12 Me
21h59m
11h33m
13 Gi
22h56m
12h09m
14 Ve
23h52m
12h42m
15 Sa
00h02m(+1)
13h12m
16 Do
00h49m
13h41m
17 Lu
01h46m
14h09m
18 Ma
02h43m
14h38m
19 Me
03h42m
15h09m
20 Gi
04h42m
15h42m
21 Ve
05h44m
16h20m
22 Sa
06h46m
17h03m
23 Do
07h47m
17h52m
24 Lu
08h45m
18h47m
25 Ma
09h40m
19h48m
26 Me
10h29m
20h53m
27 Gi
11h12m
22h01m
28 Ve
11h52m
23h10m
29 Sa
12h29m
00h11m(+1)
30 Do
13h03m
00h19m
31 Ve
13h11m
00h09m

(Nota: +1, se indicato, vuol dire che la Luna sorgerà/tramonterà dopo la mezzanotte del giorno successivo)
-Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it-

G.Petricca

Il Sole del Mese - Dicembre 2014

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Ricordate MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici, ne va della vostra vista!



Orari di alba e tramonto del Sole, riferiti al primo, quindicesimo e trentesimo giorno del mese anche per gli estremi orientali ed occidentali d’Italia:

Data
1 Dicembre
15 Dicembre
30 Dicembre
Luogo
sorge
tramonta
sorge
tramonta
sorge
tramonta
Ancona
07:18
16:31
07:31
16:31
07:38
16:39
Aosta
07:46
16:53
07:49
16:52
08:06
17:00
Bari
06:58
16:25
07:10
16:25
07:17
16:33
Bologna
07:29
16:38
07:42
16:37
07:49
16:45
Cagliari
07:23
17:01
07:25
17:02
07:42
17:10
Campobasso
07:03
16:38
07:15
16:38
07:22
16:46
Firenze
07:27
16:41
07:40
16:40
07:47
16:48
Genova
07:38
16:48
07:31
16:48
07:58
16:56
L’Aquila
07:10
16:40
07:23
16:40
07:30
16:48
Milano
07:40
16:44
07:54
16:43
08:01
16:51
Napoli
07:06
16:38
07:18
16:38
07:25
16:46
Palermo
07:03
16:48
07:15
16:48
07:22
16:56
Perugia
07:17
16:41
07:30
16:41
07:37
16:49
Potenza
06:55
16:36
07:08
16:36
07:15
16:44
Reggio Calabria
06:54
16:39
07:06
16:98
07:16
16:47
Roma
07:16
16:42
07:28
16:42
07:35
16:50
Torino
07:44
16:52
07:57
16:51
08:04
16:59
Trento
07:34
16:35
07:48
16:34
07:54
16:42
Trieste
07:23
16:25
07:37
16:23
07:44
16:31
Venezia
07:30
16:29
07:43
16:28
07:50
16:36
Capo d’Otranto
06:54
16:22
07:05
16:21
07:09
16:29
Bardonecchia
07:46
16:55
08:01
16:54
08:08
17:04

-Le effemeridi sono prese da varie fonti fonti internet-


Ancora una volta ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Se volete provare ad osservare i dettagli della sua superficie, come le macchie solari, basterà possedere un piccolo telescopio. Posizionatelo in modo tale da far si che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie (se presenti) stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione, per osservarle in modo sicuro.

G. Petricca