Lightbox Effect

venerdì 29 novembre 2013

Nuove informazioni sulla ISON, sopravvissuta o no?

Molti hanno definito questa cometa come 'La cometa di Schrödinger", con l'ovvio riferimento al Paradosso del Gatto di Schrödinger. Ed effettivamente questa affermazione calza proprio a pennello, dato che la cometa che si era ritenuta totalmente vaporizzata e distrutta in un primo momento, è riapparsa, e si sta facendo ben vedere nelle immagini che stiamo ricevendo dalle sonde della NASA e dell'ESA in orbita.

L'animazione postata qui sopra, che riassume efficacemente in pochi secondi tutta la giornata di ieri, ricca di suspense e di affermazioni e contro-affermazioni nel giro di minuti! Per chi non l'ha seguita, ecco un piccolo riassunto degli eventi:
  • La cometa è effettivamente passata molto vicino al Sole, come mostra l'animazione stessa, seguendo perfettamente l'orbita prevista.
  • Le prime preoccupazioni sono iniziate quando si è passati dalle immagini a largo campo della sonda SOHO (SOlar and Heliospheric Observatory) a quelle della sonda per fotografia ad alta risoluzione SDO (Solar Dynamic Observatory), che doveva inquadrarla mentre ‘sfrecciava’ accanto al Sole. Ecco, in queste immagini non si è mai visto nulla! La comunità in rete si è subito scatenata dando la stessa per ‘completamente distrutta’ oppure per ‘il più grande bust del secolo’.
Ma poi, nelle stesse immagini della SOHO, che potete vedere anche voi, proprio nell'animazione, la cometa, o parte di essa, è riapparsa dalla parte opposta del Sole. Con un aspetto inizialmente meno luminoso, ma che poi, con il passare delle ore, è tornato a splendere nell'inquadratura del satellite, come si vede benissimo da questo mosaico:

Gli scienziati sono all'opera per cercare di capire cosa sia successo. Per ora, con le informazioni a nostra disposizione, sembra che una piccola porzione del nucleo cometario sia effettivamente sopravvissuta al passaggio ravvicinato con il Sole, e che questo stia iniziando a riformare, con il passare del tempo, una coda di polveri e gas. Non sappiamo ancora dire quanto tempo questo nuovo nucleo riuscirà a rimanere tutto d'un pezzo, e se lo stesso riuscirà a formare un oggetto che brillerà fino a divenire ben visibile anche ad occhio nudo nel cielo notturno.

Un'altra possibilità di cui si può leggere è che quello che stiamo vedendo ora sia un ammasso di varie parti del nucleo, ancora attive, che stiano rilasciando un quantitativo superiore al previsto di polveri. Anche se questa ultima ipotesi non è molto accreditata, si riporta per dovere di cronaca.
Insomma, la situazione è ancora in continua evoluzione, ora dopo ora, immagine dopo immagine. Nei prossimi articoli che la riguarderanno sapremo sicuramente dire di più sul destino della ISON. Restate sintonizzati per i prossimi aggiornamenti.

G. Petricca

giovedì 28 novembre 2013

LIVE ISON: Cronologia dell'avvicinamento e passaggio in perielio

"E' come tirare una palla di neve nel fuoco!" (Richard Branson su Twitter)

- Ore 00:05 - Con tutta la probabilità, secondo un ultimo articolo rilasciato dalla NASA, la Cometa ISON si è disintegrata ed è evaporata prima di raggiungere il perielio. Quella che ora vediamo riemergere dall'altra parte del Sole è semplicemente una porzione delle polveri (e probabilmente detriti) che formavano il nucleo e la chioma della cometa. A conclusione di questo LIVE, e ringraziando tutti quelli che hanno avuto voglia di seguirmi durante la serata, lascio queste due animazioni, che mostrano, da due prospettive diverse di due satelliti diversi, la disintegrazione del nucleo cometario!



- Ore 23:28 -  Le più recenti analisi mostrano come la linea più chiara che è emersa sul lato destro dell'immagine possa rappresentare semplicemente un ammasso di polveri e detriti, creatisi in seguito alla disgregazione completa del nucleo della Cometa ISON. Le stesse analisi (fonti ESA e NASA) dicono che probabilmente lo stesso ammasso non dovrebbe 'lunga vita' e potrebbe disperdersi nelle prossime ore.


- Ore 22:42 -  Il 'qualcosa' continua ad avanzare spedito lungo l'orbita originale della Cometa ISON, molto probabilmente si tratta dei detriti formatisi in seguito alla frammentazione del nucleo cometario. Nelle immagini infatti non si riesce a distinguere nulla che sembri un vero e proprio 'core' all'interno della fascia di polveri che si può ben riconoscere. Situazione in continuo aggiornamento!





- Ore 22:00 -  Il 'qualcosa' di cui si parlava nello scorso aggiornamento diventa più visibile nelle nuove immagini dalla sonda SOHO! Non sappiamo ancora cosa sia, probabilmente la scia composta da detriti della cometa, ma non si riesce ancora a quantificare quanto e cosa sia sopravvissuto. Rimanete sintonizzati con più immagini che continueranno ad arrivare, come il confronto qui sotto: osservate attentamente sulla destra del Sole.


- Ore 21:33 -  Update! Qualcosa è sopravvissuto al passaggio ravvicinato con il Sole! In queste due immagini della sonda SOHO possiamo apprezzare questo 'qualcosa' emergere dal disco di occultamento della fotocamera del satellite (lato destro per la prima, lato sinistro per la seconda), seguendo l'orbita della Cometa. Ancora non si sà se però è un 'fantasma' della ISON oppure un nucleo ancora attivo.
 


- Ore 20:53 -  Aggiornamento un po' ritardato, ma finora non si hanno conferme di una definitiva distruzione della Cometa ISON. Nelle immagini continua a non esserci alcuna traccia del 'riemergere' della cometa dalla parte opposta del Sole, seguendo la sua orbita. Si rimane in attesa di conferme ufficiali o smentite (principalmente dalle immagini stesse).


- Ore 19:48 -  ISON al perielio! Velocità: 377 Km/s (> 1/1000 della Velocità della Luce!) Distanza dal Sole: 1 milione 158 mila Km) Si attendono le prime immagini per tentare di capire se la cometa si sia davvero disintegrata, come molti su internet stanno affermando in questi minuti. Restate sintonizzati per avere ulteriori news!


- Ore 18:30 -  La NASA ha redirezionato il punto di vista della sonda Solar Dynamic Observatory (SDO) e da questa vedremo, in Alta Risoluzione, il passaggio al perielio della Cometa!
Ecco il link http://sdo.gsfc.nasa.gov/data/ mentre troverete in basso l'immagine in autoaggiornamento.


Giorno di Perielio (esattamente alle 19:25 Italiane) per la Cometa ISON, e in questo post seguiremo passo passo il suo avvicinamento e il 'giro di boa' intorno al Sole! Quindi per prima cosa, un po' di link sicuramente utili se anche voi vorrete seguirlo:
  • Helioviewer.org - Tutte le ultime immagini aggiornate dai satelliti in orbita alla nostra stella
  • ISONCampaign.org - Commenti ed analisi in tempo reale sullo status della cometa
  • PlanetarySociety - Live Blog tenuto dall'autrice Emily Lakdawalla e Bruce Betts
  • CometISON NASA - Sito dedicato all'osservazione in Alta Risoluzione dalla sonda SDO
  • Inoltre, potete seguire direttamente il Live Twitter Feed dalla porzione sinistra del blog stesso
Qui di seguito invece potete trovare le immagini autoaggiornanti dalle sonde principali, SOHO ed SDO. Ci sarà sempre l'ultima disponibile visualizzata, ma attenzione, il sito sta avendo moltissime visite, quindi è possibile che non venga mostrata in qualche caricamento  

Per ora, queste sono le notizie a nostra disposizione:
  • Non sappiamo se sopravviverà o meno al passaggio ravvicinato al Sole
  • Come da previsione, sta aumentando progressivamente la sua magnitudine dal 23 Novembre, dopo un calo improvviso che ha confuso gli osservatori
  • La cometa è ora nel campo visivo LASCO C3 della sonda SOHO. La stella luminosa in basso a sinistra, utilizzata anche per riferimento di magnitudine, è Antares, nello Scorpione.
  • La cometa ha avuto un improvviso aumento di luminosità tra le 12:58 e l'1:20 UTC del 27 Novembre (ieri, salendo di circa 2 magnitudini!)
  • Alle 21:00 UTC del 27 Novembre, Karl Battams ha stimato la sua magnitudine in un valore di -1
  • Alle 04:00 UTC di oggi, 28 Novembre, la magnitudine stimata era di -2
Ulteriori aggiornamenti saranno inseriti a capo d'articolo.
In ultimo, per renderci conto di quanto il nucleo cometario passerà vicino alla nostra stella, ecco due immagini sicuramente esplicative:
Sicuramente la prima è quella che fa capire al meglio quanto vicino alla superficie solare transiterà la Cometa! E' proprio per questo che tutte le previsioni sulla sua sopravvivenza o meno sono così 'sospese nell'incertezza. La seconda invece rende l'idea del percorso che farà, come vista dal nostro pianeta:


Ora, l'unica cosa da fare è rimanere ad aspettare, e sperare che riesca a passare più o meno indenne!

G. Petricca

mercoledì 27 novembre 2013

La ISON corre verso il Sole!

Ci siamo! Siamo a poco meno di un giorno dal perielio della Cometa ISON, e la stessa è entrata nel campo visivo di una delle due sonde più famose (nell'ambiente) realizzata per l'osservazione Solare, la SOHO (SOlar and Heliospheric Observatory)! Nell'immagine sottostante possiamo infatti apprezzare l'astro con parte della sua coda in basso a destra, nelle ore che precedono il suo avvicinamento al Sole. Un po' di dati al riguardo: Distanza dal Sole: 16 milioni 400 mila Km. Dalla Terra: 144 milioni 620 mila Km. Velocità 486000 Km/h! Tempo al Perielio: 1 giorno.

Non abbiamo ovviamente ancora stime riguardo le sue possibilità di sopravvivenza, dato che come sempre sono state una incognita. Alcuni studiosi si sono sbilanciati, principalmente in favore di una sua possibile distruzione, ma al momento attuale l'unica cosa che possiamo continuare a fare è proprio osservare. Da questo link sarà possibile a tutti osservare la cometa avanzare verso la nostra stella (portate pazienza durante il caricamento, dato che è il link più visitato sui siti NASA degli ultimi giorni), mentre da un altro sito è possibile avere stime in tempo reale di distanze e velocità.

Per capire meglio cosa succederà, nelle tre dimensioni spaziali, ecco un utile grafico orbitale che può aiutare in modo un po' differente, rispetto al guardare semplici immagini bidimensionali.

Entro la giornata di domani (il perielio è alle 18:37:45 UTC, ovvero alle 19:37 Italiane) la Cometa effettuerà 'il giro di boa' attorno alla nostra stella, passandole molto vicino, a meno di due milioni di Km dalla superficie del Sole. In questo altro articolo, i possibili scenari che la stessa potrebbe fronteggiare.

Appuntamento a domani, con una cronaca Live qui sul Blog Astronomia Pratica, che seguirà passo passo le osservazioni e le notizie riguardo il passaggio in perielio della Cometa ISON!

G. Petricca

lunedì 25 novembre 2013

ISON Update: voci di disgregazione?

Prima di passare a quello che si potrebbe definire 'il trend del giorno' riguardante la ISON su internet, passiamo un po' in rassegna lo 'status' della cometa stessa. Quindi parliamo della sua luminosità, che come possiamo vedere dal grafico sottostante (la curva di luce della cometa), si attesta poco sopra la soglia del valore +4. Sarebbe sicuramente un oggetto visibile ad occhio nudo anche da cieli suburbani, se non fosse per la sua posizione ormai troppo vicina al nostro Sole.

La cometa sta seguendo il modello del JPL (Jet Propulsion Laboratory) mostrato dalla linea nera, e stilato per l'ultima volta circa un mese fa, quando sono stati ottenuti nuovi dati al riguardo. Tuttavia il problema è proprio la difficoltà effettiva di osservazione, dato che ormai la cometa sorge poco meno di un'ora prima dell'alba, con la luce solare che arriva ad ingolfarla quasi completamente. Ho personalmente condotto una osservazione questa mattina, che purtroppo non è stata positiva, in quanto anche con cieli prettamente sgombri non è stato possibile rintracciare l'astro.

Intanto però le sonde automatiche della NASA continuano ad inviarci immagini, come queste due sotto: la prima inviata dalla sonda STEREO-A e la seconda dalla sonda Messenger che sta attualmente studiando Mercurio.
 

Tuttavia, e qui arriva la parte negativa dell'aggiornamento odierno, si sono diffuse voci riguardanti
Hi All,

Comet ISON has been closely monitored at the IRAM millimeter telescope in
Spain by Israel Hermelo (IRAM Granada) and myself (Caltech/NRAO) for the
last 6 days. We observe consistent, rapid fading of the molecular emission
lines between Nov. 21 and Nov. 25 by at least a factor of 20 (likely
more). This may indicate that the nucleus is now at best marginally active
or that... it no longer exists.

Regards,
Michal
una possibile totale disgregazione del nucleo cometario(!) Ma aspettiamo a fasciarci la testa prima del tempo, dato che le stesse devono essere ancora confermate, sperando ovviamente che la cosa non si sia verificata davvero. Se però questa sarà la realtà confermata, comunque era nelle previsioni, quindi da mettere in conto in qualche modo, anche se ovviamente nessuno se lo augurava.

Chiudo questo pezzo con l'elenco di tutte le sonde NASA e di altre agenzie spaziali che osserveranno la cometa da vicinissimo, durante le sue ore più delicate, al perielio:

• Nov. 21–28: STEREO-A 
• Nov. 26–29: STEREO-B Questa sarà l'unica sonda ad osservare la cometa transitare di fronte la superficie solare.
• Nov. 27–30: SOHO 
• Nov. 28–29: STEREO-A 
• Nov. 28: Solar Dynamics Observatory (SDO) Osservazione di circa 3 ore al perielio
• Nov. 28: Japan's Hinode, Osservazione ai Raggi X per circa 55 minuti al perielio

G. Petricca

Il Sole e la Luna questa settimana

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Stesso discorso viene fatto per la Luna, ma con l’unica differenza di riferire gli orari alla latitudine media della nostra nazione. All’occorrenza, saranno segnalate anche le macchie solari di importanza rilevante, con gli accorgimenti per osservarle (ricordate, MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici!) avendo a disposizione anche e solo un piccolo telescopio.

Orari di alba e tramonto del Sole, riferiti al giorno mediano settimanale, Giovedì 28:

Ancona
sorge alle 07:15
tramonta alle 16:32
Aosta
sorge alle 07:42
tramonta alle 16:55
Bari
sorge alle 06:55
tramonta alle 16:26
Bologna
sorge alle 07:25
tramonta alle 16:39
Cagliari
sorge alle 07:21
tramonta alle 17:02
Campobasso
sorge alle 06:59
tramonta alle 16:39
Firenze
sorge alle 07:24
tramonta alle 16:42
Genova
sorge alle 07:35
tramonta alle 16:50
L’Aquila
sorge alle 07:07
tramonta alle 16:41
Milano
sorge alle 07:37
tramonta alle 16:45
Napoli
sorge alle 07:03
tramonta alle 16:39
Palermo
sorge alle 07:00
tramonta alle 16:49
Perugia
sorge alle 07:14
tramonta alle 16:42
Potenza
sorge alle 06:53
tramonta alle 16:37
Reggio Calabria
sorge alle 06:51
tramonta alle 16:39
Roma
sorge alle 07:13
tramonta alle 16:43
Torino
sorge alle 07:41
tramonta alle 16:54
Trento
sorge alle 07:30
tramonta alle 16:36
Trieste
sorge alle 07:20
tramonta alle 16:26
Venezia
sorge alle 07:26
tramonta alle 16:31

Sulla superficie solare non sono presenti ad oggi macchie rilevanti, dopo comunque un periodo di attività moderata/intensa durato qualche settimana.

Per quanto riguarda il nostro satellite naturale invece, abbiamo avuto la fase di Ultimo Quarto il giorno 25 Novembre, alle 20:33 e avremo la fase di Luna Nuova  il 2 Dicembre, alle ore 23:52. In questa settimana, passeremo da una illuminazione del 48% circa, ad una del 2% circa. Continuano ad essere, meteo permettendo, serate ottimali per continuare ad osservare, giorno dopo giorno (con il diminuire della fase lunare), tutte le caratteristiche che man mano si renderanno visibili sulla superficie del satellite. Sia con binocoli che con telescopi. E torna, come sempre una volta al mese, il consiglio per l’osservazione del deep sky, dato che la luce Lunare sarà sempre meno presente giorno dopo giorno.

Orari di alba e tramonto per la Luna, presi giorno per giorno per le medie latitudini Italiane:

Lunedì 25
sorge alle 23:57
tramonta alle 12:20
Martedì 26
sorge alle 00:52 (+1)
tramonta alle 12:48
Mercoledì 27
sorge alle 00:57
tramonta alle 13:17
Giovedì 28
sorge alle 01:58
tramonta alle 13:47
Venerdì 29
sorge alle 03:02
tramonta alle 14:20
Sabato 30
sorge alle 04:09
tramonta alle 14:56
Domenica 1
sorge alle 05:17
tramonta alle 15:39
(Nota: +1, se indicato, vuol dire che la Luna sorgerà/tramonterà dopo la mezzanotte del giorno successivo)

domenica 24 novembre 2013

La Cometa ISON entra nel range visivo delle prime sonde NASA

Da circa due giorni la ISON è entrata nel campo visivo di una sonda della NASA, in particolare della STEREO-A. Questa sonda è stata lanciata nel 2006, insieme alla sua gemella STEREO-B, per una missione di osservazione Solare. L'acronimo stesso del loro nome, che sta per Solar TErrestrial RElations Observatory, lascia intendere l'obiettivo di studio delle interazioni tra la nostra stella ed il nostro pianeta. Inoltre, il fatto che siano due obiettivi a ritrarre lo stesso soggetto da posizioni differente crea la possibilità di generare immagini stereoscopiche del soggetto stesso.

Ecco quindi un filmato, molto accelerato, di quello che è stato ripreso negli ultimi due giorni. Si notano facilmente due punti molto molto luminosi, il pianeta Mercurio e la nostra Terra, osservati dal punto di vista della sonda stessa.

Ma ci sono anche due piccoli punti in veloce movimento verso destra, dove (non inquadrato) è il Sole. Sono le comete 2P Encke -la più piccola- e la C/2012 S1 ISON, in primo piano nella ripresa. Quelle che vediamo come 'danzare' sono le loro code di gas e polveri immerse nel vento solare! Che è proprio quella sorta di 'disturbo che si vede avanzare, a tratti con violenza, dalla destra dell'animazione. Come dire, che il 'meteo' al di fuori della nostra atmosfera, può essere attivo e molto più 'feroce' di quello che possiamo sperimentare, data la potenza enorme della nostra stella.

Ad oggi, comunque, mancano 4 giorni al perielio della ISON, e per ora sembra proprio che la cometa stia procedendo bene e spedita alla sua velocità di circa 350 Km al secondo(!) Non ci sono segni evidenti di frammentazione, almeno dalle immagini che possiamo ricevere. Nei prossimi giorni, inoltre, altre sonde della costellazione della NASA che osservano da vicino il nostro Sole inizieranno ad avere nei loro campi visivi la cometa stessa, garantendo un posto in prima linea per l'unica porzione della sua orbita che non potremo mai osservare, a causa della luce del giorno.

A domani con il prossimo aggiornamento, ma non prima di segnalare che domattina -per chi vorrà tentare- ci sarà la possibilità di tentare una osservazione della cometa. Attenzione però, la stessa sorgerà poco prima del Sole, ergo, osservate fino a qualche minuto prima dell'alba per la vostra località, dopo lasciate perdere! Ci sono rischi gravissimi per le osservazioni dirette al Sole con strumenti ottici!! Prestate la massima attenzione! La mappa sotto è per chi volesse cimentarsi nell'impresa: ore 6:15 (fino alle 6:45), direzione ESE.


G. Petricca

sabato 23 novembre 2013

ISON: cosa potrebbe succedere?

Questo è il primo di una serie di articoli che andranno a seguire, day by day, il percorso della Cometa ISON (della quale ho parlato in questo e questo articolo) durante il suo avvicinamento al perielio (punto più vicino al Sole) che si avrà il giorno 28 Novembre. In questa data la cometa passerà a meno di due milioni di Km dalla superficie della stella, con temperature e forza di gravità che costituiscono fattori estremi per la sua sopravvivenza.

Quindi, prepariamoci a quello che potremo osservare, andando ad analizzare tre scenari in particolare:

1) La cometa si disintegrerà ben prima del perielio.

  • E' uno scenario che al momento possiamo escludere, dato che a 5 giorni dallo stesso, sicuramente non rientriamo nel range temporale indicato dalla definizione ben prima. Tuttavia la preoccupazione c'era, e rimane per questi giorni che precedono questo momento. Si può ripensare alle comete C/1999 S4 LINEAR nel 2000 (foto sotto) e la C/2010 X1 Elenin nel 2011, completamente disintegrate prima del loro avvicinamento finale al Sole.

2) La Cometa si disintegrerà vicina al perielio.
  • Attualmente, questa è la preoccupazione maggiore. C'è il rischio che le estreme temperature di questo passaggio ravvicinato (circa 3000 gradi centrigradi) possano letteralmente vaporizzare il nucleo cometario -del quale non sappiamo con precisione le dimensioni e la massa, in modo da poter escludere o meno questa ipotesi. Inoltre, ci saranno le intense forze gravitazionali della stella a poter essere la causa della distruzione del nucleo della cometa.
  • In rapporto a queste informazioni però, potremmo avere ancora qualche speranza, se e solo se la disgregazione avvenisse qualche giorno dopo il perielio. In quel caso tutte le polveri risultati dalla distruzione del nucleo non verrebbero totalmente vaporizzate dall'intenso calore, ma andrebbero a formare una coda che potrebbe assumere connotati sicuramente belli alla vista, come nel caso della Cometa Comet C/2011 W3 Lovejoy, che deliziò gli osservatori dell'emisfero australe nel 2011 (foto sotto).

3) La cometa sopravviverà al perielio.
  • Questo è sicuramente lo scenario che tutti si augurano, dato che potenzialmente, potrebbe farci vedere uno spettacolo davvero stupendo. Sicuramente la memoria torna alla Cometa C/2006 P1 McNaught, che nel 2007 'riempì' (letteralmente) i cieli meridionali del pianeta (foto in chiusura d'articolo).
    Ovviamente non sappiamo se il fenomeno si ripeterà esattamente allo stesso modo (con ogni probabilità, no, dato che ogni evento cometario è unico nel suo genere!) ma sicuramente questo fa salire le speranze! Attenzione però, si parla sempre di possibilità e non di certezze! Questo è sempre meglio tenerlo a mente, quando si trattano fenomeni del genere.

Lo scenario migliore in assoluto, giusto per fantasticare un po' con le previsioni possibili, sarebbe il caso in cui il nucleo della Cometa si rompesse in poche parti, ma tutte di grandi dimensioni. Questo darebbe modo di studiare da vicinissimo la composizione del nucleo stesso da parte degli scienziati, e anche alle persone comuni di osservare uno dei fenomeni più belli che possiamo apprezzare dal nostro pianeta.

Ma non ci resta che aspettare e sperare per il meglio! A domani con il prossimo aggiornamento.

G. Petricca

lunedì 18 novembre 2013

Le quattro comete dell'Inverno

Si sente molto parlare della ISON di questi tempi, la cometa che appena scoperta aveva fatto registrare un boom mediatico non indifferente, classificandola con (erronea) sicurezza 'La Cometa del Secolo'. Ovviamente ha tutte le potenzialità per esserlo, come illustrato in un altro articolo precedente su questo portale, tuttavia non si potrà essere sicuri che garantirà uno spettacolo così affascinante fino a quando non lo vedremo con i nostri occhi.

Ma, attenzione, la ISON non è certo l'unica cometa presente nel cielo notturno (prima dell'alba, per essere precisi) che si potrà osservare durante questo inverno. Ce ne sono ben quattro che meritano l'attenzione di chi ha a disposizione un telescopio o un binocolo per alcune. Invece, per chi non possiede questa strumentazione, le immagini presenti su internet sono un ottimo metodo per colmare la lacuna. Come questa qui sotto:

In ordine da sinistra a destra, abbiamo la C/2013 X1 Linear, la C/2012 S1 ISON, la 2P Encke e la C/2013 R1 Lovejoy (quest'ultima scoperta da poco).
Come si può notare, la ISON al momento non risulta neanche la più luminosa, dato che l'ultima scoperta è sicuramente la più appariscente. Seguita dalla prima che ha avuto una improvvisa illuminazione (più di 200 volte! la sua luminosità, nella sua posizione attuale) dovuta ad un improvviso ed inaspettato burst di materiale cometario dalla superficie del nucleo.

Nella immagine sotto vediamo come sono allineate nel cielo del mattino, tra la costellazione del Cancro e quella della Vergine:



Dato che è abbastanza raro vedere quattro comete nella stessa porzione di cielo, sicuramente se ne potrà approfittare in questi giorni dove la Luna sorge ancora presto. Altrimenti, sarà meglio attendere i giorni vicini alla prossima Luna Nuova, che si avrà Martedì 3 Dicembre, per avere un cielo perfettamente scuro che riuscirà a mostrare per bene questi 'batuffoli' di ghiaccio che vagano nel nostro Sistema Solare.

Nella prima immagine dell'articolo, con le quattro comete riprese tutte in una notte dall'Osservatorio Astronomico Sormano, nelle Prealpi Lombarde, si può apprezzare tuttavia quello che l'occhio nudo non riesce ancora ad osservare. E non per questo, certamente, la loro bellezza diminuisce, anzi...
E' vero, le comete se non sono viste con i propri occhi ad offrire uno spettacolo stupendo (vedi Hale Bopp, Hyakutake, Halley) probabilmente non vengono neanche ricordate. Ma ce ne sono molte che non riescono ad illuminarsi fino a quel punto, vuoi per la loro orbita, o vuoi per la loro dimensione, che però osservate attentamente (o visionate tramite le fotografie) restituiscono uno spettacolo quasi di pari bellezza.

In conclusione, aggiungo qualche link per chi volesse informarsi maggiormente su queste quattro comete (in Inglese), ed un'altra foto che le ritrae tutte:
http://en.wikipedia.org/wiki/C/2012_S1 - http://en.wikipedia.org/wiki/Comet_Encke - http://en.wikipedia.org/wiki/C/2013_R1 - http://remanzacco.blogspot.com/2013/10/outburst-of-comet-c2012-x1-linear.html

G. Petricca

sabato 16 novembre 2013

La ISON si 'accende'!

Un veloce aggiornamento sulla Cometa ISON, di cui si parla molto, specialmente con l'arrivo delle prime fotografie ad alta risoluzione dell'oggetto, mentre lo stesso viaggia spedito verso il suo perielio (punto più vicino al nostro Sole) che si avrà il 28 Novembre, quindi tra poco più di dieci giorni.

(© Juanjo Gonzalez)

Ma veniamo al titolo dell'articolo, grazie all'immagine appena postata qui sopra. La cometa nelle ultime due settimane è diventata nettamente più luminosa, come potete vedere facilmente confrontando le quattro immagini del mosaico.
Inoltre, negli ultimi due giorni si è avuto un 'burst' di materiale cometario dalla sua superficie, che ha portato un ulteriore incremento di luminosità, arrivando alla soglia della visibilità ad occhio nudo sotto cieli bui (che viene posta alla magnitudine +6.0). Ho condotto personalmente un'osservazione stamattina, e difatti da un cielo suburbano risulta ancora invisibile all'occhio umano, ma è sicuramente presente in fotografia, come testimonia questo mio scatto, effettuato con una semplice compatta bridge non reflex:


Qui troverete una versione ad Alta Risoluzione.
Ovviamente, dato il metodo di ripresa, la cometa è quasi impercettibile, ma è lì ed è ben attiva!
Tuttavia, ci sono alcuni esperti che pensano che questo burst sia un po' "l'inizio della fine" per l'astro: alcuni la paragonano infatti alla Cometa LINEAR (C/1999 S4). Nel 2000 questa cometa si disintegrò completamente mentre avanzava verso il Sole, e la rottura del nucleo cometario avvenne proprio in seguito ad un burst simile a quello visto ora sulla ISON. Questo però non vuol dire, con sicurezza, che la cometa si disintegrerà, è solamente una delle possibilità che abbiamo nel nostro mazzo. Dobbiamo aspettare e continuare a monitorare la sua condizione.

Tornando al discorso iniziale, questi sono i giorni nei quali si avranno le migliori occasioni per osservarla, sia con binocoli che con piccoli telescopi, dato che si ha circa un'ora e mezza di tempo prima che la luce del Sole che sorge arrivi a farla sparire. Si trova nella costellazione della Vergine, a poca distanza dalla stella principale Spica. La direzione nella quale osservare è Est, ad un'altezza di circa 10/20° sull'orizzonte (in diminuzione per ogni giorno che passa a partire da oggi).
E il fotografo professionista Damian Peach, dal suo osservatorio, certamente non si è fatto attendere, portandoci la foto più spettacolare e dettagliata (finora) della Cometa ISON, che in seguito al burst ha assunto un aspetto davvero stupendo!
(© Damian Peach)

G. Petricca

martedì 12 novembre 2013

Un Saturno... come non l'avete mai visto!

Probabilmente si è sentita tante volte questa frase, ma ogni volta che personalmente vedo uno scatto del genere della sonda Cassini, non posso fare a meno di ripeterla, ancora una volta!
Lasciamo spazio direttamente all'immagine, che merita tutta la nostra attenzione e tutta la nostra meraviglia:

(© NASA - JPL - Cassini Team - Qui la versione FullRes)

Questa si che è una foto del pianeta Saturno!
Per realizzarla i tecnici della sonda Cassini (che orbita intorno al pianeta dal 2004, e che finora ci ha restituito le immagini più spettacolari del Signore degli Anelli, oltre che al primo studio approfondito sulla sua luna più grande, Titano), hanno atteso il momento nel quale, durante la sua orbita, la sonda fosse perfettamente allineata con il pianeta e il Sole, che risulta schermato da Saturno stesso.

Per comporre questo mosaico sono state utilizzate 323 immagini scattate dalla sonda in 4 ore di tempo, ed un lavoro del team a terra di circa 3 mesi, prendendo solo 141 scatti. Sicuramente i migliori! I colori sono totalmente realistici, se ci trovassimo nella stessa posizione della sonda nella stessa situazione, questo è quello che riusciremmo a vedere ad occhio nudo in termini di tonalità.

E il risultato è quello che potete vedere, uno straordinario panorama in altissima risoluzione (si dipana per oltre 650000 Km di lunghezza!) di tutto il sistema di anelli di Saturno, compresi quelli (i più esterni) che sono davvero evanescenti, e che solo in queste occasioni emergono in tutta la loro eterea bellezza.
Ma cosa stiamo guardando di preciso? Questa immagine nasconde molte più cose di quanto non appaia a prima vista, quindi ecco un utile sovraimpressione che ci spiega tutto quello che stiamo osservando.

Qui troverete una versione a maggiori dimensioni, per permettervi di leggere per bene tutte le didascalie. Ed ecco un piccolo ritratto di una parte del nostro Sistema Solare: nella stessa foto infatti, oltre a Saturno, possiamo vedere come piccoli punti luminosi i pianeti Marte e Venere, oltre a numerosi satelliti e stelle di fondo cielo.

Inoltre ci sono anche numerose lune pastore (satelliti all'interno degli anelli, che 'guidano' gravitazionalmente parti degli stessi), e l'evanescente ultimo anello del sistema, l'Anello E, il più esterno, composto dalle particelle rilasciate dai getti di materia provenienti dal polo sud del satellite Encelado. 

Ma soprattutto, ci siamo anche noi! La Terra e la Luna sono rintracciabili e distinguibilissime poco al di sotto del piano degli anelli. Certo, non sono più che semplici punti, rispetto a quel che possiamo osservare del gigante gassoso, ma, citando Carl Sagan "Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita.[...]"

G. Petricca

lunedì 11 novembre 2013

Il Sole e la Luna questa settimana

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Stesso discorso viene fatto per la Luna, ma con l’unica differenza di riferire gli orari alla latitudine media della nostra nazione. All’occorrenza, saranno segnalate anche le macchie solari di importanza rilevante, con gli accorgimenti per osservarle (ricordate, MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici!) avendo a disposizione anche e solo un piccolo telescopio.

Orari di alba e tramonto del Sole, riferiti al giorno mediano settimanale, Giovedì 14:

Ancona
sorge alle 06:58
tramonta alle 16:42
Aosta
sorge alle 07:24
tramonta alle 17:06
Bari
sorge alle 06:39
tramonta alle 16:35
Bologna
sorge alle 07:08
tramonta alle 16:50
Cagliari
sorge alle 07:05
tramonta alle 17:10
Campobasso
sorge alle 06:44
tramonta alle 16:48
Firenze
sorge alle 07:06
tramonta alle 16:52
Genova
sorge alle 07:17
tramonta alle 17:00
L’Aquila
sorge alle 06:51
tramonta alle 16:50
Milano
sorge alle 07:19
tramonta alle 16:56
Napoli
sorge alle 06:47
tramonta alle 16:48
Palermo
sorge alle 06:46
tramonta alle 16:56
Perugia
sorge alle 06:58
tramonta alle 16:52
Potenza
sorge alle 06:39
tramonta alle 16:43
Reggio Calabria
sorge alle 06:37
tramonta alle 16:47
Roma
sorge alle 06:56
tramonta alle 16:42
Torino
sorge alle 07:23
tramonta alle 17:04
Trento
sorge alle 07:12
tramonta alle 16:48
Trieste
sorge alle 07:01
tramonta alle 16:37
Venezia
sorge alle 07:08
tramonta alle 16:42

Sulla superficie solare, abbastanza attiva nell’ultima settimana, abbiamo una singola regione attiva davvero enorme, delle dimensioni del pianeta Giove: la AR 1890, che sta lentamente ruotando fuori dal campo visivo del nostro pianeta. Per osservarla lo stretto necessario di cui avrete bisogno sarà un piccolo telescopio. Ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Raccomandato questo, posizionate il telescopio, se riuscite, in modo che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione.



Per quanto riguarda il nostro satellite naturale invece, abbiamo avuto la fase di Primo Quarto il giorno 10 Novembre, alle 06:54 e avremo la fase di Luna Piena  il 17 Novembre, alle ore 16:16. In questa settimana, passeremo da una illuminazione del 65% circa, ad una del 100% circa. Continuano ad essere, meteo permettendo, serate ottimali per iniziare ad osservare, giorno dopo giorno (con l’aumentare della fase lunare), tutte le caratteristiche che man mano si renderanno visibili sulla superficie del satellite. Sia con binocoli che con telescopi. Sconsigliata l’osservazione del deep sky, dato che la luce Lunare andrà ad eliminare troppi dettagli che renderebbero la visione più interessante.

Orari di alba e tramonto per la Luna, presi giorno per giorno per le medie latitudini Italiane:

Lunedì 11
sorge alle 13:27
tramonta alle 00:12
Martedì 12
sorge alle 13:59
tramonta alle 01:19
Mercoledì 12
sorge alle 14:30
tramonta alle 02:26
Giovedì 14
sorge alle 15:02
tramonta alle 03:31
Venerdì 15
sorge alle 15:36
tramonta alle 04:36
Sabato 16
sorge alle 16:12
tramonta alle 05:39
Domenica 17
sorge alle 16:52
tramonta alle 06:40

(Nota: +1, se indicato, vuol dire che la Luna sorgerà/tramonterà dopo la mezzanotte del giorno successivo)

G. Petricca