Lightbox Effect

mercoledì 28 ottobre 2015

Occultazione di Aldebaran da parte della Luna

Domani 29 Ottobre, alla sera, il nostro satellite naturale occulterà la stella principale della Costellazione del Toro, l'arancione Aldebaran. L'evento, meteo permettendo, sarà visibile comodamente da tutta la penisola e soprattutto non occorreranno strumenti particolari per osservarlo.

In primis però chiariamo di cosa stiamo parlando. Cos'è una Occultazione? Si definisce tale "l'oscuramento di un corpo celeste da parte di un altro di maggiore diametro apparente: in modo speciale è il passaggio della Luna davanti una stella o un pianeta, oppure è la scomparsa di un satellite dietro il disco del suo primario."

Sembra simile alla defininizione di Eclisse quindi. Dov'è la differenza? Il paragrafo successivo dell'Explanatory Supplement to The Astronomical Almanac' da dove è stato tratto il testo citato chiarisce: "Se la principale sorgente di illuminazione di un corpo riflettente è interrotta dall'occultazione, il fenomeno è anche chiamato eclisse. L'occultazione del Sole da parte della Luna è una eclisse solare."

Questa volta, a differenza dell'occultazione di Saturno da parte della Luna, avvenuta qualche giorno più di un anno fa, entrambi gli oggetti saranno alti sull'orizzonte e ben visibili, anche ad occhio nudo.


La Luna come è ovvio, è impossibile da non rintracciare data la sua grandezza e luminosità. Per quanto riguarda la stella che occulterà, Aldebaran, anche questa sarà visibile facilmente, anche dai cieli fortemente inquinati (si parla naturalmente di inquinamento luminoso) dei centri cittadini più grandi.

Cosa utilizzare per le osservazioni? Come detto, anche i vostri semplici occhi saranno sufficienti. Ma attenzione a non sbattere le palpebre proprio nel momento dell'occultazione stessa, dato che la scomparsa di una stella dietro la Luna è istantanea, a differenza della gradualità che si ha con un pianeta.
Binocoli e teleobiettivi fotografici aiuteranno notevolmente, dato che oltre all'evento in sé potrete osservare molte delle caratteristiche presenti sul suolo Lunare; in particolare posso consigliare il quartetto di grandi crateri presente nella porzione meridionale del terminatore: Langrenus - Vendelinius - Petavius - Furnerius. Mentre nella porzione settentrionale avremo il grande Mare Crisium insieme al cratere dal fondo scuro Endymion, molto più a nord. Le due mappe qui e qui (Virtual Moon Atlas) possono sicuramente aiutare.

Con dei telescopi invece queste caratteristiche del suolo lunare appariranno ancora più in evidenza, e potrete osservarle con tutta calma, mentre si attende l'emersione della stella Aldebaran dall'altro lato del satellite. Anche in questo caso l'evento sarà istantaneo, e soprattutto, apparirà come 'dal nulla'. Questo perché parte della Luna (circa il 9%) sarà in ombra, quindi potremo osservare la stella emergere dall'oscurità come se apparisse all'improvviso nello spazio.


Qui di seguito alcuni tempi di ingresso e di uscita racchiusi in una comoda tabella per alcune tra le principali città Italiane, mentre sopra potete vedere una mappa della Terra (http://www.lunar-occultations.com/) che mostra tutte le zone nelle quali potrà essere osservata questa occultazione. La potete trovare anche qui alla massima risoluzione.



Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

venerdì 23 ottobre 2015

Le Congiunzioni di Ottobre - Parte III

Come detto in apertura del primo articolo di questa serie, Ottobre sarà davvero foriero di congiunzioni tra oggetti celesti, e tutte visibili ad occhio nudo! Siamo arrivati alla parte terza, e le vostre osservazioni di questa nuova congiunzione potranno iniziare da domani 24 Ottobre, al mattino prima dell'alba.


Questa volta i corpi celesti interessati saranno Giove e Venere, separati al momento di massimo avvicinamento visibile dal nostro paese (all'alba del 25 Ottobre) da una distanza pari a circa due Lune Piene (1° 11' d'arco).  I due hanno iniziato il loro avvicinamento da qualche tempo, ma nei prossimi tre giorni (tre mattine per la precisione, visto che parliamo di un avvenimento osservabile solo prima dell'alba) arriveranno appunto alla distanza minima tra loro.

Dove bisognerà osservare, e quando?

A partire da domani mattina, prima dell'alba (circa dalle 05:30 fino a quando la luce del Sole non li nasconderà alla vista) fino alla mattina del 26 Ottobre. Il massimo avvicinamento si avrà il giorno 25. e chi avrà a disposizione semplici binocoli, oppure telescopi di diametro anche ridotto, potrà ammirare questa vista utilizzando un oculare che non porti eccessivi ingrandimenti.


Venere avrà una magnitudine di circa -4.40, risultando ottimamente visibile ad occhio nudo, anche con cieli non perfettamente tersi. Sarà illuminato per circa il 48% della sua superficie visibile (che ricordo sono sempre le nubi della sua atmosfera) e il suo diametro apparente sarà di 24 secondi d'arco.

Un lavoro nettamente più semplice con Giove, che risplenderà di magnitudine -1.75 circa, e con un diametro apparente di 32 secondi d'arco. Saranno facilmente osservabili anche i quattro satelliti maggiori (Medicei) con Callisto isolato verso destra, Ganimede ed Io molto vicini tra loro, ed Europa a chiudere il quartetto sulla destra, vicino al pianeta gassoso.

Come sempre, se riuscirete ad osservare l'evento scrivete le vostre testimonianze sia qui sul blog, nei commenti, sia nei canali Social di Astronomia Pratica. E se riuscirete a scattare delle foto, inviatele pure tramite gli stessi canali!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

martedì 20 ottobre 2015

Lo Sciame della Cometa - Le Orionidi

Questo sciame meteorico è poco noto, con uno ZHR (Zenithal Hourly Rate - Rateo Orario Zenitale) di circa 20 meteore all'ora (seppure in alcuni anni questo valore è salito fino alle 70 meteore/ora) ed è normalmente poco avvistato in quanto la zona dalla quale sembrano provenire tutte le meteore è visibile solamente prima dell'alba, in questo periodo.


In questa immagine (© UniverseToday) possiamo facilmente vedere il radiante dello sciame, posto quasi a metà strada tra le costellazioni prettamente invernali di Orione -da qui il nome Orionidi- e i Gemelli.

La Luna non disturberà affatto la scena, in quanto anche se illuminata in una fase del 60% circa, tramonterà presto, lasciando la porzione di notte prima dell'alba perfettamente scura e ottima per osservare le meteore entrare nella nostra atmosfera. Il loro picco si prevede per il mattino di domani, con buone possibilità di osservarle anche durante il mattino di dopodomani, 22 Ottobre. Questo sciame meteorico è inoltre famoso per risultare 'spalmato' lungo un arco di 3/5 giorni dal momento del picco, quindi potrete continuare le vostre osservazioni anche nelle mattine a venire.

Un consiglio per osservarle è quello consueto di recarsi fuori città e da zone con poca umidità, in modo da minimizzare l'inquinamento luminoso nel cielo. Inoltre, se potete, mettervi con le spalle alle eventuali luci artificiali presenti (ad esempio dietro un muro al margine di una tettoia): questo limiterà la vostra visione del cielo, ma garantirà alla porzione più scura di essere decisamente più apprezzabile.


Nella foto sopra invece (© NASA/W. Liller - NSSDC's Photo Gallery (NASA), abbiamo l'origine di questo sciame di meteore, la Cometa 1P/Halley: molto famosa negli ambienti astronomici e forse anche al di fuori di essi dato che diede spettacolo circa 29 anni fa, risultando visibile chiaramente ad occhio nudo. Osservazioni riguardanti questa cometa, a corto periodo (circa 75 anni), risalgono anche ad un passato antico, con testimonianze Cinesi, Babilonesi, e dei popoli dell'Europa medioevale. Inoltre, durante il suo transito del 1986, il suo nucleo fu il primo della storia ad essere studiato e fotografato da una sonda terrestre, la Giotto.

Tornando all'osservazione dello sciame meteorico delle Orionidi, un altro consiglio che voglio dare è quello di non osservare direttamente verso il radiante in queste situazione, ma a qualche grado da questo. Per quale motivo? Il radiante è il punto dal quale sembrano irradiarsi appunto le scie luminose, ma queste possono attraversare il cielo anche a distanza notevole da questo punto. Quindi muovetevi con lo sguardo, e vedrete che potrete apprezzarne un numero ancora maggiore.

Fotograficamente parlando, se volete tentare di immortalarle, il consiglio è di utilizzare un obiettivo fortemente grandangolare (anche dei fish-eye), aprire il diaframma il più possibile, utilizzare nuovamente un tempo di esposizione elevato (circa sui 30 secondi al minimo) e aumentare il valore dell'ISO in rapporto al vostro cielo (più inquinato dalle luci cittadine sarà, e più l'aumento dell'ISO dovrà essere contenuto).

Come sempre, se riuscirete ad osservare l'evento scrivete le vostre testimonianze sia qui sul blog, nei commenti, sia nei canali Social di Astronomia Pratica. E se riuscirete a scattare delle foto, inviatele pure tramite gli stessi canali!

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

venerdì 16 ottobre 2015

Le Congiunzioni di Ottobre - Parte II

Siamo arrivati ormai alla metà d'Ottobre, e proprio da domattina, avremo la possibilità di osservare i prodromi di una nuova congiunzione, questa volta a campo molto più stretto, tra due pianeti del nostro Sistema Solare.


Come possiamo vedere facilmente dall'immagine allegata, stiamo parlando del pianeta rosso, Marte, e del gigante gassoso maggiore del Sistema Solare, Giove. I due hanno iniziato il loro avvicinamento da qualche tempo, ma nei prossimi tre giorni (tre mattine per la precisione, visto che parliamo di un avvenimento osservabile solo prima dell'alba) arriveranno alla distanza minima tra loro.

Parliamo di un avvicinamento che li porterà a circa 23 primi d'arco l'uno dall'altro, una distanza che è quindi inferiore al diametro medio apparente di una Luna Piena (circa 30 primi d'arco). Nel cielo i due risulteranno nettamente prossimi, e molto facili da distinguere, in quanto la loro colorazione sarà differente.

Dove bisognerà osservare, e quando?
A partire da domani mattina, prima dell'alba (circa dalle 05:30 fino a quando la luce del Sole non li nasconderà alla vista) fino alla mattina del 19 Ottobre. Il massimo avvicinamento si avrà il giorno 18. e chi avrà a disposizione semplici binocoli, oppure telescopi di diametro anche ridotto, potrà ammirare questa vista utilizzando un oculare che non porti eccessivi ingrandimenti.


Marte avrà una magnitudine di circa +1.75, risultando comunque visibile ad occhio nudo, anche con cieli non perfettamente tersi. Sarà illuminato per circa il 96% ma il suo diametro apparente, essendo molto lontani dalla prossima opposizione, sarà di soli 4 secondi d'arco. Serviranno telescopi con diametri generosi per riuscire a carpire qualche dettaglio superficiale a scala planetaria.

Un lavoro nettamente più semplice con Giove, che risplenderà di magnitudine -1.75 circa, e con un diametro apparente di 32 secondi d'arco. Saranno facilmente osservabili anche i quattro satelliti maggiori (Medicei) con Europa isolato verso destra, Ganimede ed Io molto vicini tra loro, e Callisto a chiudere il quartetto sulla sinistra.

Come sempre, se riuscirete ad osservare l'evento scrivete le vostre testimonianze sia qui sul blog, nei commenti, sia nei canali Social di Astronomia Pratica. E se riuscirete a scattare delle foto, inviatele pure tramite gli stessi canali!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

sabato 10 ottobre 2015

[Foto]: Congiunzioni d'Ottobre

Qualche giorno fa, in questo articolo, si era parlato delle prime e affascinanti congiunzioni tra vari oggetti celesti che si avranno durante il mese di Ottobre. L'orario di osservazione può risultare un po' scomodo, in quanto si tratta di alzarsi prima dell'alba locale, ma un nostro lettore - Giuseppe Parinisi di Caltabellotta (AG) - ha sfidato l'orario mattiniero per regalarci due splendide viste.



Approfittando anche di un cielo terso e sereno, almeno nella porzione medio-alta del cielo, la congiunzione multipla tra Luna (l'oggetto più luminoso), Venere (il secondo in ordine di brillantezza), Giove (il terzo, e più basso di tutti) e Marte (il più debole) risulta davvero appariscente ed impossibile da non apprezzare.

Data la lunga esposizione possiamo osservare anche le ultime stelle visibili prima che la luce dell'alba le 'inghiotta' completamente, e quindi notiamo in toto la Costellazione del Leone, con la stella Regolo poco distante dal pianeta Venere. Sulla destra, debole ma riconoscibile, la testa dell'enorme Costellazione dell'Idra, di forma poligonale, mentre all'estrema sinistra, proprio di poco oltre le rocce, notiamo il famoso ammasso Melotte 111, nella splendida Chioma di Berenice.


In questa seconda foto, dove è stato utilizzato uno zoom, andiamo ad osservare invece più da vicino il quartetto principale di oggetti. La Luna risplende in una fase pronunciata calante, e dove possiamo osservare anche una distinta ed evidente luce cinerea sulla superficie non illuminata direttamente dal Sole.

Venere appare davvero come Stella del Mattino, mentre Giove è di poco meno luminoso e nuovamente osservabile dopo la sua congiunzione con il Sole, avvenuta qualche tempo fa. Di Marte invece possiamo ben osservare la sua debole presenza, ma che porta comunque la testimonianza del nostro vicino pianeta rosso, con la colorazione che emerge bene anche da una foto compressa.

Grazie ancora a Giuseppe Parinisi per aver condiviso con noi i suoi splendidi scatti!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

giovedì 8 ottobre 2015

Draconidi d'Ottobre al picco

Ottobre è tempo di Draconidi, tra le altre occasioni astronomiche fornite dal mese in corso. Si parla quindi di uno sciame meteorico che viene ad originarsi quando il nostro pianeta attraversa la coda di polveri della cometa periodica 21P/Giacobini-Zinner (da qui anche il nome di Giacobinidi), scoperta nel 1900 dall'astronomo Michel Giacobini e confermata nella sua natura cometaria 13 anni dopo da Ernst Zinner. (Nella foto sotto, la cometa in una immagine d'archivio © NASA/JPL)



Le sere migliori per l'osservazione di questo sciame meteorico iniziano da oggi, e si avrà la possibilità di osservarne fino alla notte del 10. Il picco massimo di intensità comunque si avrà tra la notte dell'8 e la notte del 9 Ottobre con un rateo orario (ZHR - Zenithal Hourly Rate) di circa 10/20 meteore all'ora. Dove bisognerà rivolgere il nostro sguardo per osservarle? L'immagine allegata proprio qui sotto risolve il quesito.


Ovviamente, quasi inutile dirlo, le Draconidi sono così chiamate perchè il radiante dal quale sembrano originarsi tutte è localizzato nella 'testa' della Costellazione del Draco, una costellazione abbastanza debole, rintracciabile nel suo intero solo sotto notti terse e senza Luna (come sarà quest'anno) lontano dalle luci cittadine. Per individuarla facilmente, seguendo le indicazioni dell'immagine, bisognerà rintracciare prima l'Orsa Minore (la costellazione della Stella Polare) oppure la più grande Orsa Maggiore (Grande Carro), che in questo periodo rimane bassa all'orizzonte settentrionale, ma è sempre facilmente riconoscibile.

Quattro anni fa, nel 2011, questo sciame stupì gli osservatori Europei così come quelli di tutto il mondo, con un display registrato di oltre 500 meteore all'ora! Non sappiamo se quest'anno avremo una prestazione simile (molto probabilmente l'elevato numero di due anni fa è da ricollegarsi al fatto che la cometa aveva effettuato da poco il suo perielio, passando nel punto della sua orbita più vicino al Sole), ma cieli nuvolosi permettendo, sarà sicuramente un display interessante da osservare. Con nulla più che i nostri occhi rivolti al cielo e un pizzico di pazienza.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

mercoledì 7 ottobre 2015

Le Congiunzioni di Ottobre - Parte I

Ottobre sarà un mese ricco di eventi astronomici visibili chiaramente anche ad occhio nudo, sempre meteo permettendo. E si inizierà proprio da domani mattina, con uno stupendo 'allineamento planetario' insieme alla falce di Luna calante.


Grazie a questa grafica, realizzata con il software Stellarium, possiamo vedere su uno sfondo fisso (riferito alla posizione dei pianeti per l'8 Ottobre e alle 6:30 del mattino) il movimento della Luna lungo la sua orbita nei prossimi quattro giorni.

Domattina (8 Ottobre) la Luna si troverà al di sopra di tutti i pianeti posti lungo l'Eclittica, e sarà illuminata in una fase al 19%. Marte si troverà di poco spostato verso il gigante gassoso principale del nostro Sistema Solare, Giove, ormai ben visibile prima dell'alba, e sarà riconoscibile dato il suo caratteristico colore rossastro.
L'altro oggetto più luminoso del cielo, a parte la Luna, sarà il pianeta Venere, illuminato per circa il 40% della sua superficie (atmosfera) visibile. A completare tutto l'elenco, molto basso all'orizzonte ed immerso nelle luci dell'alba, il piccolo ed interno Mercurio, visibile solamente ad un buon occhio allenato, e se non ci saranno ostacoli naturali o artificiali in quella direzione.

Gli osservatori di parte dell'Australia, e soprattutto della Nuova Zelanda, potranno ammirare la Luna occultare il brillante Venere, dalla loro posizione. Purtroppo l'evento non sarà visibile dall'Italia, ma sicuramente potremo reperire molte fotografie e filmati dell'evento.


Il giorno dopo (9 Ottobre) il nostro satellite sarà nel mezzo del terzetto principale dei pianeti, illuminata solo per il 12% e quindi davvero a forma di piccola falce calante. Sarà il giorno migliore, anche fotograficamente parlando, per tentare di riprendere questo evento, se il cielo sarà terso e sereno. Non sarà nemmeno necessario puntare la sveglia troppo presto, in quanto anche alle 6 del mattino (in virtù delle minori ore di luce di questo periodo) il tutto sarà ancora tranquillamente osservabile.

Il 10 Ottobre la Luna si troverà sotto il gigante gassoso Giove, e ormai sulla strada per la fase di Luna Nuova, mentre il giorno 11 Ottobre avremo un'altra congiunzione, molto stretta, tra la Luna e il pianeta Mercurio, bassi all'orizzonte. Il nostro satellite sarà illuminato solamente per il 2%, quindi molto difficile da osservare ad occhio nudo; si consiglia quindi l'utilizzo del binocolo per scrutare in quella zona e rintracciare la coppia di oggetti celesti.
Ricordate SEMPRE di NON osservare MAI con strumenti ottici non filtrati dopo il sorgere del Sole, in quanto andrete incontro a seri danni alla vostra vista!
Ottobre avrà ancora molti eventi in serbo per noi, e li tratteremo adeguatamente nei prossimi articoli.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

venerdì 2 ottobre 2015

Transiti della Stazione Spaziale Internazionale - Ottobre 2015

Appuntamento mensile con la rubrica che si occuperà di descrivere e fornire informazioni riguardo i passaggi visibili più importanti di due tra le più grandi opere ingegneristiche dell'uomo!

Sto parlando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27743,8 km/h, completando 15,7 orbite al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.


 
Qui di seguito invece, trovate un elenco riguardante i principali avvistamenti. Per tutti i transiti e gli avvisi al minuto invece potete recarvi sul canale Twitter @AstroPratica (che potete trovare e 'followare' sulla destra della pagina) e sul canale Facebook AstroPratica con messaggi dedicati.
La ISSStazione Spaziale Internazionale sarà rintracciabile nei nostri cieli ad orari serali, quindi senza l’obbligo della sveglia al mattino prima dell’alba. Avremo cinque transiti notevoli con magnitudini elevate durante il corso del terzultimo mese dell’anno, auspicando in cieli sereni durante la stagione autunnale.

Si inizierà il giorno 3 Ottobre, dalle 20:02 alle 20:07, osservando da SSO ad SE. La ISS sarà ben dalle zone del Sud Italia. La magnitudine massima si attesterà su un valore di -2.8, quindi il transito sarà individuabile senza alcun problema anche dal Centro e dal Nord, sempre più basso all’orizzonte, meteo permettendo.

Ancora al giorno 5 Ottobre, ma di sera, dalle 19:54 in direzione SO alle 20:01 in direzione ENE. Questo sarà un transito ottimale, visibile da ogni parte del paese, con una magnitudine massima di -3.4. Sperando come sempre in cieli sereni. Per gli osservatori del Centro Italia, la ISS transiterà molto vicina al pianeta Saturno, nella prima parte del suo tragitto.

Per il successivo transito dovremo aspettare circa due settimane: il 20 Ottobre sarà di nuovo ottimale e visibile da tutto il paese, seppur parziale. La ISS transiterà nei nostri cieli dalle 19:48 alle 19:54, osservando da NO a E. La magnitudine massima sarà di -3.5 proprio qualche istante prima che la Stazione Spaziale entri nell’ombra della Terra.

Il 21 Ottobre la Stazione Spaziale sarà osservabile al meglio dal Nord Est, ma potremo avvistarla senza problemi anche dal resto d’Italia. L’orario è dalle 18:56 alle 19:05, guardando da NO a E. La magnitudine sarà di -2.8.

Il giorno 23 Ottobre avremo ancora una occasione di transito ottimale, con il Centro Italia che vedrà la ISS attraversare il cielo molto vicina alla Luna, una ottima occasione fotografica. Dalle 18:49 in direzione NO alle 18:59 in direzione SE. Come detto, anche questo sarà un transito osservabile da tutto il paese, con magnitudine di -3.3.

Giorno
Ora Inizio
Direzione
Ora Fine
Direzione
Magnitudine
03
20:02
SSO
20:07
SE
-2.8
05
19:54
SO
20:01
ENE
-3.4
20
19:48
NO
19:54
E
-3.5
21
18:56
NO
19:05
E
-2.8
23
18:49
NO
18:59
SE
-3.3


N.B. Le direzioni visibili per ogni transito sono riferite ad un punto centrato sulla penisola, nel centro Italia, costa tirrenica. Considerate uno scarto ± 1-5 minuti dagli orari sopra scritti, a causa del grande anticipo con il quale sono stati calcolati.
Buone Osservazioni a tutti!
G. Petricca

giovedì 1 ottobre 2015

I Pianeti del Mese - Ottobre 2015

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.



Mercurio: nel corso di questo mese sarà possibile tentare l’osservazione di Mercurio al mattino presto, a Est, tra le luci dell’alba. La migliore osservabilità si raggiunge il 16 ottobre, quando il pianeta si trova alla massima elongazione mattutina, ad oltre 18° dal Sole. Quel giorno Mercurio sorge 1 ora e 34 minuti prima del Sole e può essere facilmente individuato sull’orizzonte orientale.


Venere: il pianeta più luminoso è protagonista di un periodo di eccezionale visibilità mattutina. L’intervallo di osservabilità cresce sensibilmente per tutto il mese, fino a raggiungere il massimo all’inizio del prossimo mese di novembre quando Venere sorgerà quasi 4 ore prima del Sole. Un tempo davvero lungo che ci permette di osservare il fulgore di Venere molto alto in cielo ad Est prima che la luce del Sole prenda il sopravvento. Nel corso del mese si verificheranno numerose spettacolari congiunzioni, tra le quali spicca quella con Giove. Venere, in questo mese di ottobre, attraversa quasi per intero la costellazione del Leone.



Marte: l’osservabilità del pianeta rosso è simile a quella di Venere. Anch’esso si trova nella costellazione del Leone, ma un po’ più in basso sull’orizzonte orientale, dove lo si può osservare prima del sorgere del Sole. Marte si allontana dalla stella Regolo avvicinandosi a fine mese al limite con la costellazione della Vergine. Anche per Marte sono previste delle interessanti congiunzioni: di particolare rilievo quella con Giove.


Giove: il pianeta gigante completa il terzetto di pianeti visibili all’alba, sempre più vicini tra loro. Nell’ultima decade di ottobre il cielo all’alba sarà davvero spettacolare, con Venere, Giove e Marte concentrati nella costellazione del Leone. Ricordiamo nuovamente di consultare il paragrafo dedicato alle congiunzioni per verificare le date dei vari incontri ravvicinati.


Saturno: il lungo periodo di osservabilità serale è ormai al termine e a fine ottobre il pianeta sarà così basso sull’orizzonte occidentale da rendere difficile individuarlo nella luce del tramonto. Da segnalare l’attraversamento del limite tra due costellazioni il giorno 17: Saturno lascia la Bilancia e fa il suo ingresso nello Scorpione.


Urano: il 12 ottobre Urano si trova in opposizione al Sole, pertanto è osservabile per tutta la notte. Compare ad oriente al tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e scende ad occidente al termine della notte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dai Pesci che lo ospita dal 2009.


Nettuno: lo si può osservare per quasi tutta la notte. Al calare dell’oscurità è già alto in cielo a Sud-Est e nel corso della prima arte della notte raggiunge la culminazione a Sud. Rimane indispensabile l’uso del telescopio per poter osservare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.


Plutone: L’osservabilità di Plutone è limitata alle prime ore di oscurità: dopo il tramonto del Sole Plutone è già basso in cielo a Sud-Ovest. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è comunque indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario per ancora molti anni, fino al 2023.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

La Luna del Mese – Ottobre 2015

Vediamo nel dettaglio, giorno per giorno, le fasi lunari che potremo osservare durante tutto il mese di Ottobre 2015, grazie all’immagine a calendario che ci aiuta nel riunirle facilmente in un singolo colpo d'occhio (© Calendar12).


A questo link la troverete invece in una versione ad alta risoluzione, che potete anche stampare per avere un promemoria sempre con voi, oppure tenere comodamente sul vostro pc o dispositivo mobile.


Ultimo Quarto
04 Ottobre
23:06
Luna Nuova
14 Ottobre
02:06
Primo Quarto
20 Ottobre
22:31
Luna Piena
27 Ottobre
13:05

Ma ricordate, la nostra Luna mostra in ogni caso qualcosa di differente giorno per giorno, e se ne si ha la possibilità avendo a disposizione telescopi di piccola e media grandezza e tempo da dedicare, anche nell'arco di una sola notte! Quindi, vale sempre alzare gli occhi al cielo notturno, e osservarla, sia da vicino che da lontano!

Di seguito la tabella che mostra giorno per giorno gli orari di alba e tramonto del nostro satellite, riferiti alle latitudini medie italiane.



 (Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it-)


Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

Il Cielo Astronomico di Ottobre 2015 - In collaborazione con l'UAI

- a cura dell'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.

Il Sole del Mese - Ottobre 2015

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Ricordate MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici, ne va della vostra vista!



Ed ecco quindi gli orari di alba e tramonto del Sole per i 20 capoluoghi di regione del nostro paese, ed anche per gli estremi orientali ed occidentali d’Italia. Potete comodamente cliccare su una delle città e il link vi porterà ad una pagina con le effemeridi annuali, dove gli orari sono rintracciabili in modo facile e veloce.


-Le effemeridi sono prese da: www.sunrisesunsetmap.com-


La tabella invece si riferisce agli orari di sorgere, culminazione, e tramonto del Sole per una posizione centrale del nostro paese: 




Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it

Ancora una volta ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Se volete provare ad osservare i dettagli della sua superficie, come le macchie solari, basterà possedere un piccolo telescopio. Posizionatelo in modo tale da far si che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie (se presenti) stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione, per osservarle in modo sicuro.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca