Qui la vediamo fotografata dallo Space Shuttle nella sua configurazione attuale, e proprio le sue dimensioni la rendono facilmente osservabile anche da terra, quando si presentano le occasioni giuste.
Naturalmente quando la andremo ad osservare con i nostri occhi, non vedremo una linea continua, ma un punto luminoso che si sposta abbastanza rapidamente (la media è di circa 7 minuti da orizzonte ad orizzonte, e quando è vicina al culmine si muove di circa 1 grado al secondo, equivalente a 2 diametri solari o lunari) nel cielo. Immaginate una stella che non brilla e che si sposta, oppure un aereo che però non lampeggia, ma risplende di una luce fissa e bianca. Il seguente video, registrato da Michele Magni, a Milano, mostra chiaramente cosa si può osservare ad occhio nudo, ed è l'esempio perfetto per chi vuole individuarla per la prima volta.
La
ISS non è purtroppo visibile di giorno, dato che la sua luminosità massima viene sempre ingolfata dalla luce del Sole, in ogni caso. Tuttavia, c'è una occasione nella quale è possibile osservarla: quando la stessa
transita di fronte al disco solare o lunare!
In questi casi, possiamo vedere la sua silhouette stagliarsi nettamente, come un'ombra ben definita, sulla superficie di entrambi gli oggetti, come è possibile vedere in
questa o in
questa foto, ad opera di
Thierry Legault.
Altre domande che possono sorgere sono:
"Perchè non la si vede transitare sempre nella stessa porzione di cielo? O perchè quando transita sull'Italia a volte non riusciamo ad avvistarla?"
Utilizziamo una immagine, realizzata gentilmente per il blog da
Andrea Benassi e partiamo dalla seconda: riusciamo ad osservare la
ISS con i nostri occhi quando il Sole è
sotto l'orizzonte locale (quello del piccolo osservatore al Livello del Suolo) ma ai 400 km di altezza media della
Stazione Spaziale la stessa continua ad essere illuminata dalla luce del Sole. E' come osservare il tramonto dall'alta cima di una montagna piuttosto che ai piedi della stessa: in cima il Sole tramonta poco tempo più tardi.
Quindi la
ISS è ancora illuminata, anche se da noi, al suolo, è già notte. Tuttavia, se il Sole sarà sceso sotto l'orizzonte anche a quella quota la ISS sarà nel buio,
invisibile ai nostri occhi.
Per la prima,
è tutto dovuto alla sua orbita. Come detto, per rimanere alla sua altezza media compie circa 16 orbite al giorno. Tuttavia la Terra sotto di lei non rimane immobile, e continua a ruotare sul suo asse. Per questo motivo, dal punto di vista di un osservatore fisso sulla superficie del pianeta, la
ISS si sposta sempre più da oriente verso occidente per ogni orbita compiuta dato che la Terra ruota nel senso opposto. Ed è per questo che la Stazione non transita due volte in giorni consecutivi (quando naturalmente possiamo osservarla di notte) nella stessa esatta traiettoria nel cielo. L'immagine, reperita online, ci fa vedere in blu le orbite passate, e in giallo quelle future e dimostra quel che si è appena detto: per un'osservatore fisso sulla superficie del pianeta la ISS si sposta nel cielo da Ovest verso Est.
Finora abbiamo trattato il come e il cosa. Aggiungo, sul primo, che naturalmente può essere osservata anche con binocoli o telescopi, che permettono di intuirne la forma generale, oppure i secondi, che assicurano la realizzazione di stupende fotografie, estremamente dettagliate. Come questa di
Alessandro Bianconi, realizzata con un
Celestron C14 ed una
montatura professionale che permette l'inserimento delle coordinate della
ISS per inseguirla con profitto e realizzare queste spettacolari immagini, dalla superficie della Terra!
Ovviamente l'attrezzatura necessaria per realizzare una foto del genere è sicuramente fuori dalla portata dei più, ma si possono ottenere risultati ugualmente soddisfacenti anche con semplici fotocamere reflex con buoni teleobiettivi, o, al minimo, compatte con elevati zoom ottici, non digitali (e una buona mano ferma o meglio, un cavalletto). In questo caso il 'trucco' è scattare fotografie con tempi di esposizione bassi, da 1/50 a 1/200 di secondo insieme ad una impostazione ISO 100-400, in modo da fissare la Stazione Spaziale senza che venga fuori la sua traccia oblunga. Se invece volete ottenere una scia estesa, che attraversi la foto, vi basta esporre per 4 o più secondi, in riferimento al campo inquadrato. Fate delle prove per trovare il miglior compromesso con la vostra strumentazione. Ed è importante anche il fatto di poter mettere a fuoco manualmente per fotografarla: in questo modo, focalizzando prima su una stella, o la Luna oppure un edificio/traliccio/albero molto lontano, avrete già impostato il fuoco migliore per poter ottenere qualche dettaglio, come la struttura della Stazione Spaziale stessa.
Per il dove e il quando, la risposta è semplice. Basta
seguire questo blog (cliccando sull'icona che rappresenta la ISS in alto sulla destra), dove mese per mese verranno pubblicati elenchi comprensivi di tutti i transiti principali. Oppure il profilo
@AstroPratica su
Twitter, o
AstroPratica su
Facebook, dove vengono pubblicati avvisi e allerte al minuto, e anche segnalati eventuali transiti lunari o solari, dato che in alcune occasioni come trattato, la Stazione Spaziale attraversa per uno o due secondi il disco della nostra stella, o del nostro satellite naturale.
Un suggerimento per facilitarvi le osservazioni: quando verranno forniti i dati saranno offerti in questo formato '
Ora Inizio Direzione Inizio - Ora Fine Direzione Fine' (es. 18:42 NO - 18:49 SE). Per aiutarvi,
cercate dei punti di riferimento con il terreno -palazzi, alberi, montagne o similia- che vi rendano più rapido individuare i punti cardinali, se non avete a disposizione una bussola, che sia vecchio stile o sul cellulare. Oppure, se siete familiari con le costellazioni nei vari periodi dell'anno, potete usare le loro stelle come punti di riferimento.
Inoltre, considerate l'acquisto o il reperire un
orologio radiocontrollato, che vi permetta di avere con precisione l'orario effettivo in modo da non perdere il transito per quei pochi minuti in cui eravate 'indietro' o 'avanti'. Anche
un cellulare va benissimo, se ha
il controllo dell'orario in remoto (ormai quasi tutti lo hanno), e le app che consiglio in chiusura saranno utili anche per questo.
Il perchè...
perchè osservare la Stazione Spaziale Internazionale sorvolare la nostra testa? Alla fine, è solo un punto che si muove, un satellite come un altro, no? Non c'è nulla di più errato al riguardo.
La
ISS è l'apice della nostra tecnologia in moltissimi campi, e non è un apice da punto di arrivo, ma un apice da punti di partenza! La ricerca ci porta avanti in innumerevoli applicazioni pratiche, avvantaggiate dalle condizioni a bordo,
che ci fanno progredire in tutti i settori, da quello medico a quello psicologico a quello tecnologico.
Inoltre, è abitata permanentemente da più di 10 anni, come detto in apertura. Ci sono delle persone, come noi, che vivono e lavorano all'interno e ammirano il nostro piccolo pianeta azzurro dall'alto dello spazio!
E se non è una emozione questa, poter osservare un oggetto così grande costruito dall'uomo in una collaborazione internazionale, con astronauti impegnati nel lavoro, e nello svago di apprezzare il nostro pianeta,
non so proprio cos'altro potrebbe esserlo.
Concludo elencando tre
app, per i
tre maggiori SO dei moderni smartphone, che possono aiutare nell'identificarla con avvisi e mappa del cielo in tempo reale.
Android:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.runar.issdetector
OS:
https://itunes.apple.com/us/app/iss-spotter/id523486350?mt=8
Windows Phone:
http://www.windowsphone.com/it-it/store/app/iss-tracker/b33bb777-c315-447a-8684-e8255a0ec6be
E i due
siti principali dai quali tutti voi potrete ottenere, inserendo la vostra località, le previsioni per i transiti della
Stazione Spaziale Internazionale.
http://www.heavens-above.com/ -
http://www.calsky.com
Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca