La galassia e la supernova sono relativamente 'vicine', a soli 12 milioni di anni luce da noi. Certo, può sembrare senza pensarci troppo una distanza enorme, ma il fatto è che questo evento è il più vicino al nostro pianeta dalla supernova SN 1987A, avvenuta nell'anno che le da il nome stesso. Per maggiori informazioni su quest'ultima potete andare in questa pagina.
Qui sopra possiamo vedere un confronto di immagini (prese da E. Guido, N. Howes, M. Nicolini) dove nella seconda appare, nel cerchietto azzurro, la supernova per ora classificata con il nome (che è più un codice) PSN J09554214+6940260, esplosa come già detto stanotte. Qui invece potete trovare una animazione delle stesse immagini, che fa apparire l'evento in tutta la sua evidenza.
Ma in realtà non è proprio così. Perchè? Semplicemente per la velocità della luce! Sappiamo che la luce ha una velocità pari a 299792,458 Km/s, e data la distanza tra il nostro pianeta e la galassia nella quale è avvenuta l'esplosione, possiamo calcolare che la supernova è vecchia di 12 milioni di anni! Tale è infatti l'ammontare di spazio che ci separa. Quindi, stiamo guardando un fenomeno che è avvenuto 12 milioni di anni fa, e la cui luce è arrivata a noi solamente... la scorsa notte! Questa è sicuramente una delle cose che rendono l'Astronomia una materia così interessante!
I primi report osservativi la danno visibile con telescopi di piccola/media grandezza in su. Ora la supernova risplende a magnitudine prossima a +11 (molto debole, ben oltre la soglia di visibilità massima ad occhio nudo di +6), ma nei giorni scorsi, grazie alle rilevazioni di K. Itagaki da Yamagata, Giappone, mostrano l'improvvisa 'accensione' in luminosità, passando da un +14.4 del 15 Gennaio al valore attuale. Probabilmente non sarà visibile ad occhio nudo, ma sicuramente è un oggetto molto interessante da osservare.
Arriviamo quindi alla domanda, dove osservare con precisione? Ecco una mappa al riguardo. L'obiettivo si trova nella galassia M 82, la più piccola della coppia mostrata nella stessa.
La direzione è Nord, Nord-Nord-Est, ben sopra il famoso asterismo formato dalle stelle più luminose dell'Orsa Maggiore, ovvero il cucchiaio, ben evidenziato qui sopra. Come detto sono visibili solamente con telescopi di piccola/media grandezza, diciamo con uno specchio da 10cm in su, e le sue coordinate, per chi dispone di sistemi computerizzati di ricerca, sono queste: A.R. 09 55 42.17 / DEC. +69 40 25.9
La scoperta è stata effettuata da un gruppo di studenti che fanno capo all'astrofisico Steve Fossey dell'University College di Londra. Poi confermata in poche ore grazie alla condivisione sui social network (Twitter in primis) e sui siti dedicati di notizie al riguardo.
Per chi tenterà osservazioni, buona fortuna e cieli tersi! State osservando il fenomeno più spettacolare che il nostro universo può offrire, e sono personalmente il mio fenomeno preferito. Quel piccolo flash ha la capacità di distruggere un intero sistema solare, e di stelirizzare tramite le sue radiazioni interi altri sistemi! Ma da questa 'distruzione' c'è anche la 'creazione', con la diffusione degli elementi pesanti che le costituivano, dai quali le rocce dei pianeti stessi e le molecole che danno origine alla vita! Un fenomeno affascinante, a dir poco!
G. Petricca
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