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lunedì 21 settembre 2015

L'Eclisse Totale di Luna del 28 Settembre 2015 - Parte I

Un’Eclisse di Luna è sempre un fenomeno affascinante, che ha attirato l’attenzione della razza umana sin dai tempi antichi, quando non avevamo ancora le conoscenze per capire fino in fondo tutti i meccanismi di questo fenomeno celeste.

Oggi, con il progresso tecnologico e scientifico, possiamo predire con precisione le Eclissi e quindi prepararci alla loro osservazione per tempo avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie.

Di seguito vi è la mappa che illustra l’Eclisse prevista per il 28 Settembre 2015, realizzata da Fred Espenak, NASA GSFC - http://eclipse.gsfc.nasa.gov/ dove l’Italia è stata evidenziata in rosso. 



Di seguito si fornirà un aiuto interpretativo alla stessa, che può risultare ostica a chi la osserva per la prima volta.

Come possiamo facilmente vedere, le Eclissi di Luna sono osservabili da qualunque punto della superficie terrestre dove la Luna sia sopra l'orizzonte ed interessano una vasta fascia del pianeta e quindi ci saranno zone dove l’Eclisse non sarà visibile (come in questo caso per l’Estremo Oriente e parte dell’Oceania, l’area più scura) e zone dove invece l’Eclisse sarà totalmente visibile (l’area contrapposta, più chiara, centrata approssimativamente sul Medio Atlantico).

Inoltre, abbiamo due vaste zone intermedie, con varie tonalità di grigio, sotto le etichette ‘Eclisse al Sorgere della Luna’ ed ‘Eclisse al Tramontare della Luna’. Proprio la seconda è quella che interessa il nostro paese, visto che l’Eclisse terminerà con il nostro satellite naturale molto basso sull’orizzonte occidentale.

Vediamo quindi, nell’immagine e nella tabella alla pagina seguente, i momenti principali che definiscono una Eclisse di Luna.

  
Contatto P1
02:11:47
Contatto U1
03:07:11
Contatto U2
04:11:10
Massimo dell’Eclisse
04:48:16
Contatto U3
05:23:05
Contatto U4
06:27:03
Contatto P4
07:22:27

La Luna, nel suo cammino lungo la sua orbita intorno alla Terra, entrerà poco a poco prima nella penombra del nostro pianeta, e poi nella sua ombra, per arrivare al Massimo dell’Eclisse. E seguirà lo stesso percorso, ovviamente inverso, per la sua uscita dalle medesime zone.

Avendo a disposizione le tempistiche, in ora italiana, si può pianificare al meglio una sessione di osservazione e/o di ripresa dell’evento. Come possiamo vedere il tutto avverrà a notte inoltrata, con l’inizio della fase totale intorno alle 3 del mattino e termine alle 6 e mezza circa, con le prime luci dell’alba che ormai avranno fatto la loro comparsa ad oriente.


Addentriamoci però un momento nella meccanica di una Eclisse di Luna. Questo fenomeno avviene quando, da specifiche posizioni sulla Terra, il nostro satellite naturale, la Luna, si trova all’interno del cono d’ombra (o penombra nel caso di una Eclisse di Penombra) proiettato nello spazio dalla Terra stessa.


 In questa immagine tratta da Cartoline dall'Universo vediamo in schema (non in scala) l’evento nella sua totalità. Una Eclisse può essere suddivisa in varie fasi, eccole di seguito: 
  • ·         Primo contatto esterno (P1): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra;
  • ·         Primo contatto interno (U1): il profilo lunare è tangente esternamente al bordo della zona d’ombra proiettata dalla Terra;
  • ·         Secondo contatto interno (U2): il profilo lunare è tangente internamente al bordo della zona d’ombra, si ha l’inizio della fase Totale dell’Eclisse;
  • ·         Totalità (Massimo): è chiamata anche fase massima o di massimo oscuramento della Luna;
  • ·         Terzo contatto interno (U3): termine della fase Totale dell’Eclisse;
  • ·         Quarto contatto interno (U4): il profilo lunare è tangente esternamente alla zona d’ombra proiettata dal pianeta, ma dalla porzione opposta;
  • ·         Secondo contatto esterno (P4): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra, ma dal lato opposto. Termine dell’Eclisse.


Dato che l’orbita del nostro satellite naturale è inclinata di 5.1° rispetto a quella della Terra non avremo una Eclisse per ogni Luna Piena: per far sì che questo evento accada la Luna deve essere in prossimità di uno dei due punti di intersezione (nodi) tra la sua orbita ed il piano orbitale della Terra.

Un altro argomento che è necessario trattare per comprendere l’evento che si andrà ad osservare è il perché il nostro satellite assuma una colorazione rossastra durante una Eclisse Totale.

La ‘colpa’ è tutta dell’atmosfera della Terra dato che il sottile strato di gas che ci circonda devia i raggi solari a causa della rifrazione. Dato che la lunghezza d’onda della luce rossa viene diffusa in modo meno efficace rispetto alla lunghezza d’onda blu, la superficie della Luna piano piano va a prendere una colorazione dai toni rossastro/marroncini, in riferimento a quanto il satellite si addentra nel cono d’ombra.

Se non ci fosse questo fenomeno, ovvero la debole diffusione della luce del Sole causata dall’atmosfera terrestre, la Luna sarebbe immersa in una ombra molto più buia rispetto a quella che possiamo osservare praticamente.

Abbiamo la Scala di Danjon che ci aiuta nel classificare la tipologia di Eclisse osservata (© AstroShop):



Il primo contatto (P1) segna il vero e proprio inizio dell’Eclisse. In questa fase è difficile notare ad occhio nudo l’oscuramento progressivo del nostro satellite, ma con il passare dei minuti nei quali la Luna si avvicinerà all’ombra, questo diventerà sempre più evidente.


In questa prima immagine possiamo vedere come apparirà la Luna a circa metà del suo percorso nella penombra. La riduzione di luminosità del nostro satellite è visibile, ma non ancora evidente.

Il secondo e successivo contatto (U1) si ha quando il disco tocca per prima volta la zona d’ombra della Terra. Da questa fase in poi l’Eclisse avanza verso la totalità, e verso il massimo oscuramento.


A questo punto l’oscuramento diventerà facilmente percepibile ad occhio nudo, e tonalità rosse sempre più scure si faranno strada sulla superficie del nostro satellite. Pian piano tutto il disco lunare sarà all’interno del cono d’ombra proiettato nello spazio dalla Terra, e si arriverà quindi al momento denominato U2 (terzo contatto), visibile nell’immagine sottostante.


Da questo istante in poi saremo di fronte alla vera e propria Totalità dell’Eclisse di Luna, che come indicato nella tabella posta due pagine fa, avverrà circa mezz’ora più tardi, nel Massimo.
L’intera fase totale durerà un’ora, undici minuti e cinquantacinque secondi con il nostro satellite che sarà intorno ai +30 gradi di elevazione sull’orizzonte occidentale.

Riporto per completezza anche i tempi generali dell’Eclisse Totale:

Eclisse di Penombra: 05h 10’ 41” (dal primo contatto – P1 – al sesto contatto – P4)
Eclisse di Ombra: 03h 19’ 52” (dal secondo contatto – U1 – al quinto contatto – U4)

Eclisse Totale: 01h 11’ 55” (dal terzo contatto – U2 – al quarto contatto – U3)


Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

2 commenti:

  1. Articolo veramente completo, parola di Astrofisico! - http://duepassitralestelle.com

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    1. Grazie mille! Detto da una persona del settore è sicuramente un gran complimento!
      E complimenti anche per il blog, davvero interessante!

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