Venere: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta più luminoso è ricomparso nel cielo del mattino, dove sarà possibile osservarlo agevolmente ad oriente. L’altezza sull’orizzonte di Venere aumenta con estrema velocità nell’arco di poche settimane, tanto che a fine settembre lo si vedrà sorgere ben 3 ore e mezza prima del Sole e arriverà ad oltre 35° di altezza sull’orizzonte prima che le prime luci del giorno prendano il sopravvento. Venere attraversa la costellazione del Cancro e dal giorno 24 lo possiamo osservare nel Leone.
Marte: il pianeta rosso è osservabile al mattino presto sull’orizzonte ad Est. Il 6 settembre lascia la costellazione del Cancro per entrare nel Leone, dove si avvicina rapidamente alla stella Regolo, con la quale sarà protagonista di una bella congiunzione ravvicinata il 25 settembre.
Giove: dopo la congiunzione con il Sole il pianeta, ancora troppo vicino alla nostra stella, rimane inosservabile nel corso della prima parte del mese. Al suo apparire tra le prime luci dell’alba alla fine del mese completerà un interessante allineamento tutto all’interno della costellazione del Leone. A partire dall’orizzonte ad Est si riconoscono Giove, Marte, la stella Regolo e Venere.
Urano: il pianeta è osservabile praticamente per tutta la durata della notte. Compare a Est nel corso delle prime ora di oscurità e lo si può seguire quando culmina a Sud dopo la mezzanotte, per poi abbassarsi ad occidente prima dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare agevolmente è necessario utilizzare il telescopio. Il pianeta si trova ancora nella parte centrale della costellazione dei Pesci.
Nettuno: il pianeta si trova all’opposizione proprio il 1° settembre. Nettuno è quindi osservabile per tutta la notte. Lo si deve quindi cercare ad Est dopo il tramonto del Sole, al culmine a Sud intorno alla mezzanotte e a Sud-Ovest nelle ultime ore della notte. Nonostante l’osservabilità ottimale, è comunque indispensabile l’utilizzo del telescopio per poter osservare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: Lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Nelle ore successive è sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Considerata la luminosità molto bassa del pianeta, è sempre indispensabile l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.
Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca
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