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domenica 28 maggio 2017

[Guida]: Come Osservare la Stazione Spaziale Internazionale!

Tutti conosciamo la Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station - ISS): è una stazione spaziale, dedicata alla ricerca scientifica, che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. 

Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27743,8 km/h, completando 15,7 orbite (15/16 albe e tramonti) al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000 e l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a nove astronauti o cosmonauti. Qui la vediamo fotografata dallo Space Shuttle nella sua configurazione attuale, e proprio le sue dimensioni la rendono facilmente osservabile anche da terra, quando si presentano le occasioni giuste.


Ma, le domande alle quali vogliamo rispondere con questa guida sono: "Se non l'ho mai vista, cosa posso aspettarmi di osservare nel cielo? E cosa devo guardare con precisione?"

Cosa si Vede?

La Stazione Spaziale Internazionale, nei suoi transiti migliori, arriva ad una luminosità che può superare anche quella di Giove! E dopo la Luna e Venere, è l'oggetto più luminoso del cielo notturno: la sua magnitudine al culmine del transito varia da circa +1 ad oltre -4, con la regola, per le magnitudini, che più si va verso i valori negativi e più un'oggetto celeste (stella, satellite, pianeta) sarà luminoso nel cielo. Per la ISS se siamo sullo 0 occorrerà un cielo mediamente scuro per apprezzarla, ma se siamo sul -3, si riuscirà a vedere dal centro delle città più grandi senza problemi. Ma, giustamente, se non la si è mai osservata, non si sa cosa guardare con precisione, e si rischia di non vederla proprio!



Questa foto, scattata dall'autore del blog da Pisa, mostra cosa si osserva in una lunga esposizione: una linea che percorre il cielo, a volte per tutta la volta celeste, a volte interrompendosi lungo il cammino, in quanto entra nel cono d'ombra del nostro pianeta.

Naturalmente quando la andremo ad osservare con i nostri occhi, non vedremo una linea continua, ma un punto luminoso che si sposta abbastanza rapidamente (la media è di circa 7 minuti da orizzonte ad orizzonte, e quando è vicina al culmine si muove di circa 1 grado al secondo, equivalente a 2 diametri solari o lunari) nel cielo.

Immaginate una stella che non brilla e che si sposta, oppure un aereo che però non lampeggia, ma risplende di una luce fissa e bianca. Il seguente video, registrato da Michele Magni, a Milano, mostra chiaramente cosa si può osservare ad occhio nudo, ed è l'esempio perfetto per chi vuole individuarla per la prima volta.


La ISS non è purtroppo visibile di giorno, dato che la sua luminosità massima viene sempre ingolfata dalla luce del Sole, in ogni caso. Tuttavia, c'è una occasione nella quale è possibile osservarla: quando la stessa transita di fronte al disco solare o lunare!

In questi casi, possiamo vedere la sua silhouette stagliarsi nettamente, come un'ombra ben definita, sulla superficie di entrambi gli oggetti, come è possibile vedere in questa o in questa foto, ad opera di Thierry Legault.

Una guida dell'autore su come catturare questi particolari transiti si puó trovare su questo stesso Blog a questo indirizzo.

Altre domande che possono sorgere sono: "Perchè non la si vede transitare sempre nella stessa porzione di cielo? O perchè quando transita sull'Italia a volte non riusciamo ad avvistarla?"

Utilizziamo una immagine, realizzata gentilmente per il blog da Andrea Benassi e partiamo dalla seconda: riusciamo ad osservare la ISS con i nostri occhi quando il Sole è sotto l'orizzonte locale (quello del piccolo osservatore al Livello del Suolo) ma ai 400 km di altezza media della Stazione Spaziale la stessa continua ad essere illuminata dalla luce del Sole. E' come osservare il tramonto dall'alta cima di una montagna piuttosto che ai piedi della stessa: in cima il Sole tramonta poco tempo più tardi.
Quindi la ISS è ancora illuminata, anche se da noi, al suolo, è già notte. Tuttavia, se il Sole sarà sceso sotto l'orizzonte anche a quella quota la ISS sarà nel buio, invisibile ai nostri occhi.

Per la prima, è tutto dovuto alla sua orbita. Come detto, per rimanere alla sua altezza media compie circa 16 orbite al giorno. Tuttavia la Terra sotto di lei non rimane immobile, e continua a ruotare sul suo asse. Per questo motivo, dal punto di vista di un osservatore fisso sulla superficie del pianeta, la ISS si sposta sempre più da oriente verso occidente per ogni orbita compiuta dato che la Terra ruota nel senso opposto. Ed è per questo che la Stazione non transita due volte in giorni consecutivi (quando naturalmente possiamo osservarla di notte) nella stessa esatta traiettoria nel cielo. L'immagine, reperita online, ci fa vedere in blu le orbite passate, e in giallo quelle future e dimostra  quel che si è appena detto: per un'osservatore fisso sulla superficie del pianeta la ISS si sposta nel cielo da Ovest verso Est.

Come Fotografarla?

Finora abbiamo trattato il come e il cosa. Aggiungo, sul primo, che naturalmente può essere osservata anche con binocoli o telescopi, che permettono di intuirne la forma generale, oppure i secondi, che assicurano la realizzazione di stupende fotografie, estremamente dettagliate. Come questa di Alessandro Bianconi, realizzata con un Celestron C14 ed una montatura professionale che permette l'inserimento delle coordinate della ISS per inseguirla con profitto e realizzare queste spettacolari immagini, dalla superficie della Terra!


Ovviamente l'attrezzatura necessaria per realizzare una foto del genere è sicuramente fuori dalla portata dei più, ma si possono ottenere risultati ugualmente soddisfacenti anche con semplici fotocamere reflex con buoni teleobiettivi, o, al minimo, compatte con elevati zoom ottici, non digitali (e una buona mano ferma o meglio, un cavalletto).

In questo caso il 'trucco' è scattare fotografie con tempi di esposizione bassi, da 1/50 a 1/200 di secondo insieme ad una impostazione ISO 100-400, in modo da fissare la Stazione Spaziale senza che venga fuori la sua traccia oblunga. Se invece volete ottenere una scia estesa in un campo grandangolare, che attraversi la foto, vi basta esporre per 4 o più secondi, in riferimento al campo inquadrato. Fate delle prove per trovare il miglior compromesso con la vostra strumentazione.

Ed è importante anche il fatto di poter mettere a fuoco manualmente per fotografarla: in questo modo, focalizzando prima su una stella, o la Luna oppure un edificio/traliccio/albero molto lontano, avrete già impostato il fuoco migliore per poter ottenere qualche dettaglio, come la struttura della Stazione Spaziale stessa.

E gli Orari di Transito?

Per il dove e il quando, la risposta è semplice. Basta seguire questo blog, dove mese per mese verranno pubblicati elenchi comprensivi di tutti i transiti principali. Oppure, sulla sinistra, troverete sempre aggiornati, i successivi passaggi per il Nord, Centro e Sud Italia. Oppure, ancora, il profilo @AstroPratica su Twitter, o AstroPratica su Facebook, dove vengono pubblicati avvisi e allerte al minuto, e anche segnalati eventuali transiti lunari o solari, dato che in alcune occasioni come trattato, la Stazione Spaziale attraversa per uno o due secondi il disco della nostra stella, o del nostro satellite naturale.

Riguardo ai siti web, ecco i due principali dai quali tutti voi potrete ottenere, inserendo la vostra località, le previsioni per i transiti della Stazione Spaziale Internazionale.

Un suggerimento per facilitarvi le osservazioni: quando verranno forniti i dati saranno offerti in questo formato 'Ora Inizio Direzione Inizio - Ora Fine Direzione Fine' (es. 18:42 NO - 18:49 SE). Per aiutarvi, cercate dei punti di riferimento con il terreno -palazzi, alberi, montagne o similia- che vi rendano più rapido individuare i punti cardinali, se non avete a disposizione una bussola, che sia vecchio stile o sul cellulare. Oppure, se siete familiari con le costellazioni nei vari periodi dell'anno, potete usare le loro stelle come punti di riferimento.

Inoltre, considerate l'acquisto o il reperire un orologio radiocontrollato, che vi permetta di avere con precisione l'orario effettivo in modo da non perdere il transito per quei pochi minuti in cui eravate 'indietro' o 'avanti'. Anche un cellulare va benissimo, se ha il controllo dell'orario in remoto (ormai quasi tutti lo hanno), e le app che consiglio in chiusura saranno utili anche per questo.


Il perchè... perchè osservare la Stazione Spaziale Internazionale sorvolare la nostra testa? Alla fine, è solo un punto che si muove, un satellite come un altro, no? Non c'è nulla di più errato al riguardo.

La ISS è l'apice della nostra tecnologia in moltissimi campi, e non è un apice da punto di arrivo, ma un apice da punti di partenza! La ricerca ci porta avanti in innumerevoli applicazioni pratiche, avvantaggiate dalle condizioni a bordo, che ci fanno progredire in tutti i settori, da quello medico a quello psicologico a quello tecnologico.

Inoltre, è abitata permanentemente da più di 10 anni, come detto in apertura. Ci sono delle persone, come noi, che vivono e lavorano all'interno e ammirano il nostro piccolo pianeta azzurro dall'alto dello spazio! E se non è una emozione questa, poter osservare un oggetto così grande costruito dall'uomo in una collaborazione internazionale, con astronauti impegnati nel lavoro, e nello svago di apprezzare il nostro pianeta, non so proprio cos'altro potrebbe esserlo.


Concludo elencando tre app gratuite, per i tre maggiori SO dei moderni smartphone, che possono aiutare nell'identificarla con avvisi e mappa del cielo in tempo reale.


Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

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