Ma sicuramente lo spettacolo è garantito per chi vorrà sfidare le temperature non propriamente estive, né autunnali, con un rate massimo vicino alle 80/120 meteore all'ora, una media di circa 1/2 meteore al minuto. Ovviamente stiamo parlando di visibilità sotto cieli perfettamente non inquinati, con tutto l'orizzonte libero e a disposizione. Ma anche se non avete queste condizioni ottimali, non preoccupatevi, qualcosa si riuscirà ad apprezzare lo stesso.
La mappa sopra (da UniverseToday) illustra dove puntare lo sguardo per queste due notti: l'orario di riferimento per la stessa è centrato intorno alle 23, ma basterà memorizzare la figura della costellazione (i Gemelli) per ritrovarla facilmente durante la notte. Se questo però vi risulta difficile, allora cercate la 'stella' più luminosa di tutto il cielo notturno. Quella 'stella' è il pianeta Giove, e come potete vedere dalla mappa è poco lontana rispetto al radiante: ovvero, dal punto del cielo dal quale sembreranno diramarsi tutte le 'stelle cadenti'.
Ma c'è un'altra cosa che rende questo sciame meteorico un po' più speciale degli altri, ovvero che non si origina dalla coda di polveri appartenente ad una cometa, come la maggioranza degli altri sciami! La loro origine è rimasta ignota fino al 1983, quando è stato scoperto l'asteroide 3200 Phaethon (circa 5 Km di diametro - 1,43 anni terrestri di periodo orbitale), che si pensa essere un nucleo cometario esausto. Tuttavia, anche con questa condizione, continua a rilasciare materiale nello spazio, lungo la sua orbita illustrata nell'immagine sotto.
Quando questa 'roccia' si avvicina al Sole, per l'effetto della disgregazione termica alla quale è sottoposta, disperde polveri e detriti di piccole dimensioni, andando a causare, quando la Terra incrocia la sua orbita, lo sciame delle Geminidi! Che ovviamente prende il suo nome dalla Costellazione dalla quale sembrano diramarsi tutte le meteore, i Gemelli. Concludiamo l'articolo con una fotografia composta dell'asteroide qui sopra citato, ripreso da Marco Langbroek.
Ma nonostante questo, a chi affronterà la notte per osservarle, auguro buone osservazioni!
G. Petricca
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