Venere: dopo una lunga assenza, il pianeta più luminoso finalmente torna ad essere osservabile in orario serale. In realtà sarà necessario attendere ancora alcune settimane per poterlo ammirare agevolmente. All’inizio del mese Venere è ancora molto vicino al Sole, ma negli ultimi giorni di febbraio tramonta circa un’ora dopo il Sole e si può iniziare ad osservarlo tra le luci del tramonto sull’orizzonte ad Ovest. L’8 febbraio Venere lascia il Capricorno e nei giorni successivi attraversa quasi per intero l’Acquario, terminando il mese non lontano dal limite con i Pesci.
Marte: il cielo del mattino, prima del sorgere del Sole, è caratterizzato in questo periodo da un suggestivo corteo di tre pianeti. Giove, Marte e Saturno sorgono uno dopo l’altro e sono osservabili prima dell’alba da Sud a Sud-Est. Marte era entrato nella costellazione dello Scorpione alla fine di gennaio, ma vi rimane solo per pochi giorni. Già l’8 febbraio entra nell’Ofiuco.
Giove: cresce sempre più l’intervallo di tempo a disposizione per osservare il pianeta. A fine mese è visibile per quasi tutta la seconda parte della notte e lo si può vedere alla massima altezza sull’orizzonte quando culmina a Sud prima del sorgere del Sole. Giove si trova ancora nella costellazione della Bilancia.
Urano: il pianeta è ancora osservabile nelle ore che seguono il tramonto del Sole, ma l’intervallo di tempo disponibile per individuarlo è destinato a ridursi ulteriormente con il passare del tempo. Lo si può cercare ad Ovest, via via sempre più basso sull’orizzonte. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci, non lontano dal limite inferiore, vicino al confine con le costellazioni della Balena e dell’Ariete.
Nettuno: il pianeta è ormai praticamente inosservabile. La posizione in cielo è vicina a Venere, con cui si trova in una stretta congiunzione il giorno 21 febbraio. La bassa luminosità del pianeta richiede in ogni caso l’uso del telescopio per poterlo osservare, ma la luce del crepuscolo rende sempre più difficile il tentativo di individuarlo. A fine mese a pochi giorni dalla congiunzione con il Sole, l’osservazione di Nettuno è impossibile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: Dopo la congiunzione con il Sole che si è verificata nei primi giorni di gennaio, Plutone ricompare in cielo al mattino presto, poco prima del sorgere del Sole, ancora estremamente basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi difficile da individuare. Data la sua luminosità estremamente bassa è necessario utilizzare un telescopio di adeguata potenza poterlo osservare. Plutone si trova ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023.
Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca
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