Venere: il pianeta è inosservabile a causa della congiunzione con il Sole, evento che si verifica il 6 giugno. Dopo vari mesi di osservabilità al mattino prima del sorgere del Sole, Venere ricomparirà alla sera, dopo il tramonto. Alla fine del mese tuttavia la distanza angolare dal Sole sarà ancora modesta e sarà quasi impossibile scorgere il pianeta nella luce del crepuscolo serale. Sarà necessario attendere ancora alcune settimane per riuscire ad osservarlo più agevolmente sull’orizzonte occidentale. Il 18 giugno Venere passa dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli.
Marte: dopo l’opposizione del 22 maggio Marte è ancora molto luminoso ed osservabile in condizioni ideali per quasi tutta la notte. Nel corso delle prime ore della notte lo si può seguire mentre culmina a Sud, per poi scendere verso sud Ovest nelle ore che precedono l’alba. Marte forma ancora un suggestivo triangolo con la stella Antares dello Scorpione e con Saturno: il pianeta rosso però si allontana dagli altri due astri a causa del moto retrogrado che lo porta ad attraversare un ampio tratto della costellazione della Bilancia. Proprio il 30 giugno diventa stazionario e riprende il moto diretto che lo porterà a riavvicinarsi allo Scorpione.
Giove: il pianeta gigante è ancora l’astro più luminoso del cielo di questo mese, anche se con il passare dei giorni si riduce sempre più il tempo a disposizione per osservarlo. Giove continua ad anticipare l’orario del proprio tramonto, così che a inizio giugno è osservabile a Sud-Ovest, mentre a fine mese lo troviamo ad Ovest già piuttosto basso (circa 20°) sull’orizzonte occidentale al calare dell’oscurità. Giove si trova ancora nella parte inferiore della costellazione del Leone e si avvicina lentamente al limite con la Vergine.
Urano: lo si può individuare al mattino presto ad Est. Nel corso del mese il pianeta incrementa l’altezza sull’orizzonte, anticipando il suo sorgere: nella seconda parte di giugno è quindi possibile osservarlo nelle ultime ore della notte, fino alla comparsa delle prime luci dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare l’uso di un telescopio rimane comunque necessario. Il pianeta si trova ancora nella parte centrale della costellazione dei Pesci dove rimane per tutto l’anno in corso.
Nettuno: il pianeta è osservabile nel corso della seconda parte della notte. Si trova un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Urano e nelle le ore che precedono il sorgere del Sole lo si può cercare a Sud-Est. Nel corso del mese l’orario del suo sorgere anticipa sempre più: alla fine mese sorge già intorno alla mezzanotte. Per poter individuare Nettuno rimane indispensabile l’uso del telescopio, essendo la luminosità del pianeta inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: L’opposizione di Plutone è ormai imminente. A fine mese diventa quindi osservabile per quasi l’intera durata della notte. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è sempre indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.
Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca
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