Venere: prosegue il periodo di ottima osservabilità mattutina. Il pianeta sorge quasi 4 ore prima del Sole. Proprio il 1° novembre si registra il massimo anticipo dell’orario del sorgere di Venere rispetto al Sole: 3 ore e 57 minuti. Quando il cielo si rischiara per la luce dell’alba Venere è già molto alto sull’orizzonte di Sud-Est. Venere lascia la costellazione del Leone e dal 3 novembre inizia ad attraversare la Vergine.
Marte: lo si può osservare al mattino presto, sull’orizzonte orientale. Le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono simili a quelle di Venere, con il quale si trova in congiunzione il giorno 3. Marte il 2 novembre attraversa il limite tra Leone e Vergine. Mentre Venere attraversa rapidamente la Vergine, Marte si sposta più lentamente, rimanendo nella parte alta della costellazione. Lo si può quindi osservare più a lungo e più alto sull’orizzonte, prima del sorgere del Sole.
Giove: dei tre pianeti che caratterizzano la volta celeste nelle ore che precedono il sorgere del Sole, Giove è quello più alto sull’orizzonte. Sorge per primo e lo si può individuare facilmente. Nei giorni che seguono la congiunzione Marte – Venere (il 3 novembre), si può osservare il terzetto di pianeti allineati, con Venere, il più luminoso, più basso sull’orizzonte, il pianeta rosso in posizione intermedia e Giove, rimasto ancora nella costellazione del Leone, in posizione più elevata. Al comparire delle luci dell’alba Giove è ben visibile a Sud-Est.
Urano: il pianeta si è trovato in opposizione al Sole il mese scorso, condizione che lo rende ancora osservabile per quasi tutta la notte. E’ quindi possibili individuarlo e seguirlo agevolmente mentre, nel corso della prima parte della notte, si eleva fino a culminare a Sud. Essendo la luminosità del pianeta al limite della capacità di percezione dell’occhio umano, è consigliabile l’osservazione attraverso un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dai Pesci.
Nettuno: il pianeta è osservabile solo nel corso della prima parte della notte. L’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo si riduce progressivamente nel corso del mese. Nella prime ore della sera lo si può osservare a Sud-Ovest, ma avvicinandosi alla mezzanotte si trova ormai molto basso sull’orizzonte. L’osservazione va effettuata con l’ausilio del telescopio: la luminosità del pianeta è infatti inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si muove lentamente con moto retrogrado fino al 18 novembre, giorno in cui inverte la marcia e torna a muoversi con moto diretto. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere ancora a lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: L’osservazione di Plutone è piuttosto difficoltosa. Già nelle prime ore della sera Plutone si trova basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Sagittario. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è ancora più difficile tentare di individuarlo quando si trova prossimo al suo tramonto. E’ comunque indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.
Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca
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