Venere: le prime ore della notte saranno illuminate dallo splendore di Venere, che in questo mese di gennaio raggiunge le condizioni di migliore osservabilità serale. Venere infatti tramonta ben 4 ore dopo il Sole. Sarà opportuno approfittare di queste condizioni molto favorevoli, perché nelle settimane successive il pianeta si abbasserà molto velocemente verso l’orizzonte occidentale e ben presto non sarà più visibile nel cielo della sera (dagli ultimi giorni di marzo e per tutto il resto dell’anno sarà visibile solo al mattino presto). Venere attraversa la costellazione dell’Acquario per entrare nei Pesci il giorno 23. Da segnalare la congiunzione con Nettuno del 13 gennaio.
Marte: le condizioni di osservabilità di Marte sono molto simili a quelle di Venere. Dopo il tramonto del Sole sono entrambi ben visibili a Sud-Ovest. In pratica si assiste ad una sorta di inseguimento, in cui il pianeta più luminoso si avvicina molto lentamente al pianeta rosso, senza riuscire a raggiungerlo: Marte si sposta dall’Acquario ai Pesci, dove fa il suo ingresso il 19 gennaio, alcuni giorni prima di Venere.
Giove: il pianeta gigante è il protagonista della seconda parte della notte. Continuando ad anticipare l’orario del proprio sorgere lo si può vedere culminare a Sud prima del sorgere del Sole e a fine mese già intorno alla mezzanotte apparirà sull’orizzonte ad Est. Giove rimane per tutto il mese nella Vergine, dove sarà in congiunzione con la stella più luminosa della costellazione, Spica, il 20 gennaio.
Urano: il pianeta è ancora osservabile a Sud-Ovest nella prima parte della notte, anche se le ore disponibili per poterlo seguire in cielo sono destinate a diminuire. Negli ultimi giorni del mese Urano tramonta infatti prima di mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad individuarlo si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta dal 2009 si trova nella costellazione dei Pesci, dove è destinato a rimanere anche per tutto il 2017.
Nettuno: abbiamo lasciato Nettuno in una congiunzione stretta con Marte proprio nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Come già segnalato, il giorno 13 si verifica la congiunzione con Venere. Il pianeta è quindi osservabile anch’esso a Sud-Ovest nelle prime ore della sera, anche se la sua luminosità è estremamente inferiore a quella di Marte e Venere, tanto da rendere necessario l’ausilio di un telescopio per poterlo individuare. Anche nel 2017 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011 per rimanervi per un lungo periodo, fino al 2022.
Plutone: Plutone è inosservabile: il 7 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Per vederlo ricomparire al mattino sarà necessario attendere alcune settimane: data la sua luminosità, estremamente bassa, prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio bisogna attendere che si trovi abbastanza alto sull’orizzonte orientale prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.
Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca
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