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martedì 5 maggio 2015

I Pianeti del Mese - Maggio 2015

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.



Mercurio: nei primi giorni del mese arriva al culmine il periodo di migliore osservabilità serale di Mercurio per il 2015. Il maggior ritardo del tramonto di Mercurio si verifica la sera del 6 maggio quando il pianeta tramonta un’ora e 56 minuti dopo il Sole. La sera successiva, il giorno 7, viene raggiunta la massima elongazione serale, con una distanza angolare di 21° 11’ dal Sole. Durante la seconda parte del mese la situazione si capovolge completamente nell’arco di pochi giorni: l’altezza di Mercurio sull’orizzonte occidentale si riduce molto velocemente, fino a diventare inosservabile. Il 30 maggio si verifica la congiunzione con il Sole, dopo la quale, a giugno, Mercurio riapparirà prima al mattino presto prima del sorgere del Sole.


Venere: il cielo sull’orizzonte occidentale è particolarmente interessante. Come per Mercurio, nel corso dei primi giorni del mese giunge al culmine il periodo di migliore osservabilità di Venere per l’anno in corso. L’8 maggio Venere tramonta ben 3 ore e 41 minuti dopo il Sole. C’è quindi molto tempo a disposizione per ammirare l’astro più luminoso della sera. Venere inizia il mese nella costellazione del Toro; l’8 maggio entra nei Gemelli, costellazione che attraversa quasi per intero.


Marte: il pianeta rosso è ormai molto vicino al Sole ed è praticamente impossibile osservarlo. La sera tramonta poco dopo il Sole quando il cielo è ancora chiaro per la luce del crepuscolo. Il 3 maggio il pianeta lascia la costellazione dell’Ariete e fa il suo ingresso nel Toro.


Giove: l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo si riduce progressivamente. Rimane comunque il secondo astro più luminoso dopo Venere (esclusa naturalmente la Luna) del cielo di questa primavera. Entrambi i pianeti si trovano sull’orizzonte occidentale e sarà interessante seguire giorno per giorno il loro graduale avvicinamento che porterà alla suggestiva congiunzione prevista per la prossima estate. Giove si trova ancora nella costellazione del Cancro, sempre più vicino al limite con il Leone.


Saturno: mese interessante per l’osservazione del pianeta degli anelli. Saturno si muove ancora con moto retrogrado e, dopo alcuni mesi passati nella costellazione dello Scorpione, il giorno 12 ritorna nella Biancia. Pochi giorni dopo, il 23 maggio, si verifica l’opposizione al Sole. Il pianeta si trova sulla volta celeste dalla parte opposta al Sole, rimanendo così osservabile per tutta la notte: come di consueto per i pianeti all’opposizione, lo individuiamo a Est al calare dell’oscurità, a Sud nelle ore centrali della notte e infine verso occidente prima dell’alba..


Urano: dopo la congiunzione con il Sole del mese precedente, l’osservazione di Urano è ancora difficile. Il pianeta è infatti ancora basso in cielo sull’orizzonte orientale al mattino preso, poco prima del sorgere del Sole. Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci, dove rimane per tutto l’anno in corso.


Nettuno: l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo sta crescendo, ma per questo mese è ancora limitato all’ultima parte della notte. Lo si può quindi cercare al mattino presto, ancora basso sull’orizzonte orientale. A fine maggio si trova a Sud-Est all’apparire delle prime luci dell’alba. Per poter osservare Nettuno è comunque necessario l’uso del telescopio, data la luminosità al di sotto dei limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.


Plutone: La IAU (International Astronomical Union) ha istituito (Giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Anche Plutone anticipa sempre più la comparsa sulla volta celeste, fino a sorgere prima di mezzanotte verso la fine del mese. E’ quindi osservabile per la seconda parte della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, poi più alto nel cielo meridionale già prima del sorgere del Sole. Data la luminosità molto bassa di Plutone, per individuarlo è sempre indispensabile l’ausilio di un telescopio. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

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