Ottobre è tempo di
Draconidi, tra le altre cose che questo mese potrà farci osservare. Stiamo parlando di uno sciame meteorico che viene ad originarsi quando il nostro pianeta attraversa la coda di polveri della cometa periodica
21P/Giacobini-Zinner (da qui anche il nome di
Giacobinidi), scoperta nel 1900 dall'astronomo Michel Giacobini e confermata nella sua natura cometaria 13 anni dopo da Ernst Zinner.
La cometa Giacobini-Zinner - © NASA/JPL
Le sere migliori per l'osservazione di questo sciame di stelle cadenti iniziano da oggi, e si avrà la possibilità di osservarne fino alla notte del 10. Il picco massimo di intensità comunque si avrà tra la notte del 7 e la notte dell'8 Ottobre.
Dove bisognerà guardare per osservarle? L'immagine allegata proprio qui sotto risolve il quesito.
Ovviamente, quasi inutile dirlo, le
Draconidi sono così chiamate perchè il
radiante dal quale sembrano originarsi tutte è localizzato nella 'testa' della
Costellazione del Draco, che è una costellazione abbastanza debole, rintracciabile nel suo intero solo sotto notti terse e senza luna, lontano dalle luci cittadine. Per individuarla facilmente, seguendo le indicazioni dell'immagine, bisognerà rintracciare prima l'
Orsa Minore (la costellazione della Stella Polare) oppure la più grande
Orsa Maggiore (Grande Carro), che in questo periodo rimane bassa all'orizzonte settentrionale, ma è sempre facilmente riconoscibile.
Due anni fa, nel 2011, questo sciame stupì gli osservatori Europei così come quelli di tutto il mondo, con un display registrato di oltre
500 meteore all'ora! Non sappiamo se quest'anno avremo una prestazione simile (molto probabilmente l'elevato numero di due anni fa è da ricollegarsi al fatto che la cometa aveva effettuato da poco il suo perielio, passando nel punto più vicino al Sole), ma cieli nuvolosi permettendo, sarà sicuramente un display interessante da osservare. Con nulla più che i nostri occhi rivolti al cielo e un pizzico di pazienza.
G. Petricca
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